La procedura di intervento chirurgico ha diverse modalità di svolgimento e di solito, salvo per l’ipertiroidismo, non richiede preparazioni particolari. A seguito dell’intervento comunque, dal momento che senza tiroide non si sopravvive, è necessaria una terapia sostitutiva opportuna, con ormoni tiroidei di origine sintetica.
La tiroide è un organo singolo che si trova nella parte anteriore del collo, cioè alla base della gola. La tiroide risiede davanti alla laringe e alla trachea. Essa è costituita da due lobi laterali e uno centrale chiamato istmo. La tiroide è mediamente di 20 grammi (più grande nell’uomo), ma può variare nel corso degli anni in base a condizioni particolari: gravidanza, pubertà, menopausa, ciclo mestruale, allattamento etc.
La forma è simile a quella di una farfalla come forma. Essa ha un ruolo fisiologico molto importante e regola numerose attività chimiche necessarie per l’organismo. La tiroide ha a che fare con:
La tiroide per tutte queste attività si avvale di 3 ormoni che si occupa di produrre e di immettere nel sangue. Gli ormoni sono in particolare la triiodotironina (T3), la tiroxina (T4) e la calcitonina. La sintesi degli ormoni e la loro immissione nel sangue rende la tiroide una delle ghiandole endocrine importanti per l’uomo.
La tiroidectomia totale viene messa in atto quando ci sono disturbi alla tiroide, tali che è preferibile la rimozione in favore di una successiva terapia ormonale. In particolare, l’intervento è necessario in presenza di:
In presenza di noduli tiroidei, di gozzo ridotto e di ipertiroidismo dalle problematiche relative, può essere necessario solo mettere in pratica la tiroidectomia in modo parziale.
La tiroidectomia totale è un intervento sicuro e semplice, ma ciononostante, come ogni intervento, può avere delle complicazioni e dei rischi. I pericoli eventuali sono:
La tiroidectomia totale prevede l’anestesia generale, quindi il paziente per 24 ore nel giorno dell’intervento deve essere a digiuno, per evitare il soffocamento. Se l’intervento è fatto per ipertiroidismo, precede anche una terapia farmacologica con ioduro di potassio per i 14 giorni precedenti. Questa sostanza inibisce la sintesi di ormoni e rende il parenchima ghiandolare più compatto e quindi soggetto a minori perdite di sangue.
Il paziente è sedato, anestetizzato e viene collegato a strumenti per il monitoraggio dei suoi parametri vitali: battito cardiaco, pressione del sangue, livelli di ossigeno nel sangue. Il medico pratica delle incisioni a livello del collo o del torace, tutto dipende dalla modalità operativa che si pratica. La procedura viene fatta in una sala operatoria attrezzata e dura anche oltre un’ora. L’anestesia generale prevede l’utilizzo di antidolorifici e anestetici che rendono il paziente incosciente e insensibile al dolore. La somministrazione dei farmaci necessari avviene per via endovenosa e per inalazione, prima e durante l’intervento.