A questo punto, giova cercare di capire cosa si intende per valori di proteine nelle urine, e quali sono le principali fasce all’interno delle quali possono oscillare i valori.
Di norma, in base al valore registrato analizzando le urine raccolte nell’arco delle 24 ore, è possibile parlare di:
I principali fattori di rischio per la c.d. “proteinuria”, cioè valori elevati di proteine nelle urine, sono rappresentate dall’ipertensione e dal diabete.
La presenza delle proteine nelle urine in maniera particolarmente concentrata può tuttavia essere anche determinata da altre situazioni, come la glomerulonefrite acuta e quella focale, l’amiloidosi, le malattie cardiache (pericardite % co.), il mieloma multiplo, e tanto altro ancora.
Un ventaglio piuttosto ampio che, come intuibile, richiederà la necessità di un pronto intervento da parte del medico, che sarà certamente in grado di individuare quali sono le cause patologiche di questa condizione.
Sempre a proposito di cause, ricordiamo come dei significativi rialzi delle concentrazioni di proteine nelle urine possano essere associate anche a condizioni fisiologiche: la proteinuria transitoria, come sopra anticipato, può essere determinata da stress emozionali, esercizio fisico sportivo o lavorativo molto intenso, febbre, esposizione a un freddo a un calore intenso, e così via.
Altra causa ricorrente di proteine nelle urine oltre valori normali è la gravidanza: in questo caso di parla però di una lieve crescita rispetto a valori soglia, poiché concentrazioni molto sensibili potrebbero essere derivanti da infezioni di natura urinaria.
I sintomi della proteinuria sono spesso assenti o moderati in tutti quei casi in cui le proteine nelle urine siano sì maggiori delle soglie ordinarie, ma in maniera lieve. Se invece i valori sono significativamente maggiori, è possibile riscontrare alcune condizioni come la presenza di schiuma nelle urine, l’edema, la ritenzione idrica.
Il trattamento della proteinuria è rivolto a eliminare o attenuare le cause che hanno condotto le proteine ad essere presenti nel sangue in misura così rilevante. A titolo di esempio, se la proteinuria è determinata dall’ipertensione, il medico potrebbe consigliare l’assunzione di farmaci ACE-inibitori o antagonisti dell’angiotensina.
Infine, si tenga conto che la presenza di proteine nelle urine non è di per sé un elemento dannoso, anzi. nel sangue di tutti gli individui circolano infatti delle proteine essenziali per il nostro organismo, poiché in grado di svolgere importanti funzioni di trasporto di nutrienti, gas e ormoni, o ancora funzioni di natura immunitaria o regolatrice.
Dunque, non è la presenza di proteine nelle urine che deve far scattare un campanello d’allarme, ma la sua concentrazione oltre o sotto soglia, in misura sensibile. Anche in questo caso, non bisogna certo fasciarsi la testa: come abbiamo visto, può infatti capitare che in momenti transitori della propria vita, patologie o problemi di altra natura possano favorire l’accesso di maggiori quantità di proteine.
Parlatene con il vostro medico: riuscirete certamente a risalire alla causa scatenante la presenza di proteine nelle urine e, di conseguenza, intervenire a correggere lo scenario di riferimento.