Tale situazione, quando si verifica, si protrae di solito per qualche giorno, almeno sino a quando il sangue non è stato riassorbito totalmente. La rottura dei capillari oculare è conosciuta come emorragia sottocongiuntivale. Si definisce in questo modo (o iposfagma) perché così si definisce lo spazio tra la congiuntiva e la sclera. Emorragia invece fa riferimento alla rottura di un vaso sanguigno.
Il cosiddetto “sangue nell’occhio” è dato dalla rottura dei capillari della sclera, solo di rado si tratta di vasi più grossi. Qui si diramano invisibili capillari molto superficiali, posti tra la sclera e la congiuntiva. Il versamento di sangue risulta alla vista quindi come una chiazza rossa localizzata nella parte chiara dell’occhio. La zona precisa dipende dalla causa. Questa manifestazione non richiede intervento medico, perché con il tempo si risolve spontaneamente.
Durante il periodo di guarigione tuttavia è consigliato l’utilizzo di un collirio o il ricorso a rimedi naturali, al fine di dare sollievo al fastidio. Il disturbo non causa comunque in alcun modo, di solito, problemi alla vista. Nella maggior parte dei casi è solo una questione estetica. Può trattarsi di un aumento di pressione, o avere cause patologiche o derivare dall’assunzione di anticoagulanti. Se il problema poi persistesse oltre i 14 giorni, è il caso di consultare il medico per individuare qual è la causa.
Emorragia vitreale e retinica
Questo genere di rottura dei capillari nell’occhio è molto meno frequente dell’altra, ma comporta alterazioni anche in alcuni casi più gravi. La rottura dei capillari in questo caso dà luogo ad una raccolta di sangue nella cosiddetta cavità vitreale nella quale è contenuto l’umor vitreo oppure corpo vitreo dell’occhio trasparente. Questo impedisce alla luce di arrivare alla retina e quindi c’è una riduzione visiva, parziale o compromessa in modo totale.
Nei casi gravi di emorragia vitreale si può verificare il distacco della retina, la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare. Le emorragie retiniche potrebbero essere invece manifestazione di una patologia vascolare sistemica (occlusione venosa, diabete etc.). A causa di questi disturbi, il sistema coriocapillare ed i vasi della retina si danneggiano, creando anche gravi alterazioni all’occhio.
Sintomatologia
Nell’emorragia sottocongiuntivale, nello spazio tra la congiuntiva e la sclera oltre all’evidente sanguinamento, molte persone segnalano anche una sensazione di graffiamento. Di solito il sangue all’inizio è rosso vivace e così resta per pochi giorni. Con il tempo l’emorragia può diffondersi e i colori possono variare sulle sfumature del giallo e del verde, come vi fosse un livido. Il dolore non si avverte o si affievolisce rapidamente. In tutti i casi non ci sono cambiamenti di visione.
Nell’emorragia vitreale e retinica, se il sanguinamento è limitato, il soggetto vede miodesopsie, quindi corpi mobili oppure mosche volanti, nei casi più gravi invece la visione potrebbe essere compromessa e l’occhio potrebbe venirne compromesso. In entrambi i casi è d’obbligo un consulto oculistico, in modo da valutare la condizione del bulbo e del fondo dell’occhio, ponendo l’attenzione sulla periferia retinica.
Cause
La rottura capillare occhio è causata dalla lesione di un piccolissimo vaso sanguigno. Questo rompendosi riversa il sangue contenuto nella congiuntiva bulbare. L’epitelio qui contiene infatti molti vasi sanguigni (di solito visibili anche quando l’occhio è infiammato). Questi capillari sono abbastanza fragili e le loro strutture quindi si rompono con facilità. La perdita di sangue a livello oculare può essere data da:
- un aumento di pressione a livello degli occhi, scaturita da uno starnuto o da un colpo di tosse forte, da soffocamento, dal sollevamento di carichi pesanti, da vomito;
- sfregamento troppo vigoroso dell’occhio con le mani;
- traumi, un trauma contusivo, la frattura del cranio, l’aumento della pressione intraoculare e intracranica;
- patologie vascolari del soggetto: ipertensione (che fa aumentare la pressione), disturbi della coagulazione, diabete, glaucoma
- patologie agli occhi, potenzialmente gravi: infezione dell’occhio (associata a secrezione oculare), congiuntivite;
- complicazione post operatoria in chirurgia refrattiva (ad esempio il LASIK).
Fattori di rischio
Un fattore che può incrementare le possibilità di manifestare la rottura capillare occhio è per esempio l’assunzione di farmaci anticoagulanti, come l’Aspirina ed il Warfarin. Anche alcune sostanze e integratori, se assunti in dosi elevate, come l’erba si S. Giovanni, il ginkgo biloba, lo zenzero, il pepe di Cayenna possono aumentare il rischio di emorragia oculare. In gravidanza gli sbalzi ormonali possono far aumentare la fragilità capillare negli occhi.
Diagnosi
Nella maggioranza dei casi, un esame della vista può essere sufficiente per diagnosticare in modo corretto un’emorragia a livello sottocongiuntivale. Se però la causa della stessa è sconosciuta, in certi casi, il medico oculista potrebbe decidere di fare eseguire delle indagini in più per escludere patologie a carico dell’occhio.
Se invece la rottura capillare occhio è dovuta ad un trauma, si andrà ad effettuare un esame maggiormente approfondito, così da accertare che il danno non abbia magari coinvolto anche altre strutture. Se in altre parte del corpo si sono manifestate ecchimosi o sanguinamento, verranno fatti anche altri test diagnostici, che siano più precisi.
Trattamento
Quando non c’è un’infezione oppure un trauma che sia significativo, l’emorragia sottocongiuntivale non richiede alcun tipo di trattamento specifico. Se però il soggetto avverte fastidio o dolore in tale condizione, nel periodo di guarigione si possono raccomandare farmaci analgesici. Anche per esempio prodotti come le lacrime artificiali possono aiutare a ridurre le irritazioni. I soggetti che stanno seguendo una terapia nella quale sono previste assunzioni di aspirina oppure di anticoagulanti, dovrebbero rivolgersi al medico in modo da decidere se sia opportuno continuare a prendere questi medicinali o meno.
In caso che la rottura capillare occhio sia dovuta ad un trauma, è possibile siano necessarie altre misure mediche per un recupero ottimale. Se c’è in corso invece un’infezione, o una uveite, si possono prescrivere colliri oppure pomate antibiotiche per prendere tempo. Di solito la perdita di sangue a livello oculare è di tipo autolimitante, cioè si risolve in 2-3 settimane, senza dare complicanze a lungo termine. Nelle emorragie vitreali si ricorre di solito a farmaci antiemorragici ed alla chirurgia, così anche per le emorragie retiniche.
Rimedi naturali
Per favorire il riassorbimento dell’emorragia si può intervenire sulle proprie abitudini alimentari, per esempio consumando cibi che contengono flavonoidi, presenti a livelli alti nei frutti di bosco, negli agrumi, nella vite rossa. É anche meglio evitare di assumere sostanze che potrebbero fare dilatare i capillari, come alimenti piccanti e caldi, alcolici, caffè e bevande gasate. É anche meglio non trascurare di svolgere un’attività fisica moderata e di eventualmente rimediare con appositi integratori alle carenze vitaminiche.
Prevenzione
La rottura capillare occhio può anche essere prevenuta. Per evitare traumi agli occhi è opportuno utilizzare sempre degli occhiali protettivi se vi sono particelle volatili nell’aria e se c’è luce intensa. Se comunque ci sono ricorrenti rotture dei capillari in questa zona, meglio fare un controllo dall’oculista per essere certi di non avere problemi di coagulazione.
Bibliografia e credit
- Clinica dell’apparato visivo. Caudio Azzolini; Edra Masson
- Oftalmologia. Aldo Caporossi; Piccin-Nuova Libraria; 2017
- Manuale di oftalmologia. Luciano Liuzzi, Franco Bartoli; Minerva Medica