La causa del singhiozzo è il nervo frenico che sotto stimolo fa contrarre il diaframma in modo insistente e ripetitivo. Le persone che sono più soggette al singhiozzo sono gli uomini. Coloro che sono stati sottoposti a interventi chirurgici, perché ci sono alcuni fattori che ne aumentano il rischio come anestesia generale, allungamento del collo, distensione addominale, manipolazione di organi.
Anche chi è soggetto a problemi mentali o emotivi può essere colpito da singhiozzo, perché eccitazione, ansia e stress sembrano favorirlo.
Il singhiozzo può essere causato da diverse condizioni:
Di rado il singhiozzo è sintomo di qualcosa di più grave (problemi a livello nervoso, disturbi metabolici per esempio), ma può accadere se dura per ore, giorni, settimane causando anche problemi psichici e nutrizionali. Se dura più di 48 ore consultare il medico o anche se è talmente intenso da impedirvi di mangiare o di respirare.
Ogni persona ha le sue teorie su come far passare il singhiozzo: c’è chi si mette un sacchetto di carta sulla bocca, chi mangia dello zucchero, le teorie sono davvero tantissime. Ovviamente non tutte è detto che funzionino davvero, ma probabilmente mentre si sarà intenti a fare tentativi esso passerà da sé, molti metodi si basano proprio sulla distrazione.
La prima cosa da fare su come far passare il singhiozzo è cercare di prevenirlo mangiando con lentezza e masticando bene, in modo da evitare di ingoiare aria che scompensa il nervo vago. Se viene proseguite normalmente alternando al cibo mangiato lentamente dei piccoli sorsi di acqua.
Evitate di rimpinzarvi, se lo stomaco è sovraccarico il singhiozzo può venire come segnale d’allarme. Evitate cibi piccanti che irritano la mucosa gastrica e possono stimolare il singhiozzo.
Quando il singhiozzo nonostante i tentativi non passa e sta diventando fastidioso, assumere sostanze calmanti naturali come camomilla, valeriana, menta e lavanda. Queste erbe permettono infatti alla muscolatura del diaframma di rilassarsi. In alternativa ingerite una tazzina di aceto o succo di limone quanto più concentrata possibile, allungandola per il resto con acqua.
Un’altra soluzione è l’agopuntura localizzata nell’orecchio o, sebbene poco elegante, l’eruttazione può sospendere il singhiozzo.
Il singhiozzo nei neonati è un fenomeno molto frequente e anche naturale, mano a mano poi che il bambino cresce gli episodi diminuiscono fino a sparire. Il singhiozzo si può anche manifestare ancora nell’utero materno. Si dice che quando accade significa che il piccolo si sta allenando i polmoni alla respirazione.
Quando il neonato si alimenta con l’allattamento o con i biberon può accadere che mangi troppo in fretta o che ingerisca aria che determina il singhiozzo, la cosa primaria da fare, se il piccolo non si lamenta, è quella di continuare la poppata in modo regolare, mangiando la situazione dovrebbe tornare alla normalità.
Un altro metodo su come far passare il singhiozzo è quello di andare a solleticare la parte sotto al nasino, portando il bambino a starnutire. Lo starnuto riporta il diaframma alla normalità. Meglio evitare comunque il limone, come dettano vecchi rimedi, perché lo stomaco dei bambini è delicato ed il succo di limone è troppo acido. Esso potrebbe infatti causare problemi allo stomaco del neonato.