Per una neo mamma può trattarsi di uno strumento sconosciuto. L’omogeneizzatore viene infatti utilizzato solo quando in giro per casa ci sono bambini piccoli. E’ uno strumento che permette di realizzare in casa gli omogeneizzati, pappe utili nella fase dello svezzamento.
Hanno una consistenza tra il solido e il liquido e non richiedono infatti la masticazione. Vengono somministrati al bambino quando ancora assume il latte materno (o quello artificiale) così da favorire il passaggio.
Questo robot viene regalato alla futura mamma oppure, è lei a scegliere di comprarlo prima ancora nella nascita del bambino. E’ uno strumento utile per preparare le pappe in modo sicuro e soprattutto veloce. Un investimento iniziale certo, ma davvero eccellente se consideriamo che consente di evitare l’acquisto di omogeneizzati.
Il fai-da-te di solito è sinonimo di maggiore qualità perché prevede l’assenza di sostanze di dubbia qualità e di conservanti. Insomma, l’omogeneizzatore è davvero utile! Permette di risparmiare diversi soldi, diminuisce lo spreco dei rifiuti, offre prodotti molto più salutari e realizza omogeneizzati in pochi minuti.
Non posso sostituirlo con un frullatore?
Molte donne in effetti non ritengono l’omogeneizzatore indispensabile, perché pensano di poterlo sostituire con il frullatore. Effettivamente è possibile ma, l’omogeneizzatore ha la caratteristica di non incorporare l’aria negli alimenti. Questa alla fine è la differenza principale tra i due robot. Perciò per un neonato che sta passando la fase dello svezzamento, è certamente più consigliato.
Molte mamme scelgono ad esempio di farne a meno e continuare a cucinare per i propri bambini le pappe alla vecchia maniera. L’omogeneizzatore non è quindi uno strumento indispensabile ma può essere di grande aiuto e chi magari si trova ad affrontare la scelta se acquistare un nuovo frullatore o un omogeneizzatore, può tranquillamente optare per quest’ultimo.
Come realizzare omogeneizzati
Con l’omogeneizzatore si preparano ottimi preparati per il neonato, a base di frutta, di verdura, di pesce e di carne. Per quest’ultima alcuni pediatri sconsigliano in realtà il fai-da-te perché se non viene tritata bene c’è il rischio che non sia ben digeribile.
L’ideale è scegliere sempre frutta e verdura di stagione, assicurandosi di usare così prodotti freschi contenenti tutti i loro valori nutrizionali. Preparando gli omogeneizzati in casa probabilmente si riesce a prevenire anche il problema delle coliche, in quanto appunto si rimuove l’aria dal prodotto e si usano ingredienti sani.
L’omogeneizzatore è facile da utilizzare. Dobbiamo versare nella caldaia l’acqua minerale sufficiente per cuocere. Prendiamo adesso la frutta, la verdura o la carne e mettiamola all’interno del cestello. Cuoce tutto al vapore e una volta che è cotto, bisogna frullare tutto sempre nello stesso bicchiere. Si deve ottenere una pappa compatta e liscia, non ci devono essere pezzi interi di frutta o verdura.
E’ tutto estremamente intuitivo, richiede poco tempo e ci aiuta a preparare omogeneizzati fai-da-te di ottima qualità.
Posso prepararli in quantità superiori?
La mancanza cronica di tempo provoca stress e nervosismo, soprattutto nella neo-mamma che deve pensare alla casa, il bambino e se stessa. Saper ridefinire il tempo non è semplice, non a caso sono tante le donne che cadono nella depressione post-partum.
Il pensiero quindi di realizzare ogni giorno gli omogeneizzati, quando invece basterebbe andare al supermercato e acquistarli già pronti, può far desistere anche la più salutista delle donne. In realtà nessuno ci obbliga a preparare gli omogeneizzati in grandi quantità, tutti nello stesso giorno.
Le pappe in questione possono essere conservate. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno sono i vasetti di vetro con chiusura ermetica. Devono stare all’asciutto, lontano da fonti di calore e ovviamente umidità. Consideriamo però che devono essere sottovuoto, se eseguiamo male la procedura va buttato tutto perché rischia di essere contaminato il cibo. Altrimenti possiamo congelarli sottovuoto e usarli entro un massimo di sei mesi.
Come scegliere l’omogeneizzatore
Un buon omogeneizzatore deve avere alcune caratteristiche. Prima di tutto deve essere facile da usare ma anche da lavare. Molti modelli possono essere messi anche in lavastoviglie. Chi pensa di spostarsi molto, magari perché ama fare lunghi viaggi, deve tenere in considerazione anche questo aspetto e optare magari per quei modelli che sono facili da trasportare. Chiaramente devono offrire un buon risultato finale, cioè pappe cremose senza pezzi grandi interi.
Un altro aspetto non di poco conto è la capienza. Soprattutto quando decidiamo di preparare qualche scorta in previsione del futuro, è bene che il nostro robot ci permetta di preparare pappe in quantità superiori.
E’ anche una questione di salute!
Erroneamente si ritiene che un prodotto per bambini sia controllato in modo certosino prima di essere immesso sul mercato. Così ci fidiamo di pubblicità ingannevoli che cercando di far passare un prodotto che di salutare ha ben poco, come una soluzione ottima per nostro figlio.
Non accade per tutti i prodotti e ci sono molte aziende serie ma purtroppo diventa sempre più difficile riconoscerle. Ecco perché quando è possibile, è una buona regola preparare le pappe e per i più piccoli in casa.
Grazie all’omogeneizzatore è possibile ottenere un prodotto uniforme, cosa che non accade con un normale frullatore. Per quanto il risultato finale possa essere simile è bene ricordare che un omogeneizzato non è l’equivalente di un prodotto tritato.
Tornando agli omogeneizzati industriali è bene ricordare che non sempre sono severamente controllati. Ci sono ancora dei dubbi anche sugli effetti collaterali e alcuni casi hanno fatto scattare il campanello d’allarme, inducendo molte famiglie a preferire i prodotti fai-da-te.