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HBsAb positivo, quali sono i suoi significati

Pubblicato da
Francesca Rotondo

L’anticorpo di superficie dell’epatite B è indicato anche come anti-HBs e non deve essere confuso con l’HBsAg, che invece è l’antigene di superficie dell’epatite B.

Quando si è esposti all’epatite B, l’organismo reagisce contro di essa intercettandolo come un elemento invasore. Questo accade se si è esposti a tale malattia a causa del sangue o di un contatto sessuale o se si è vaccinati con il vaccino contro l’epatite B.

Il virus dell’epatite B ha sulla sua superficie delle proteine (antigeni) che inducono il sistema immunitario a produrre anticorpi. Con il vaccino, il campione contiene solo la proteina e non il virus stesso.

La prima risposta che il proprio organismo produrrà quando è esposto all’epatite B è quella di produrre anticorpi IgM anti epatite B IgM. Questi anticorpi precoci sono realizzati per poter contrastare diverse parti del virus, compreso il suo nucleo: intravedibili nella risposta iniziale, gradualmente tali anticorpi precoci tendono a sparire.

Il sistema immunitario inizia a produrre anticorpi IgG, e continua a produrre questi anticorpi per il resto della propria vita. In questo modo, il sistema immunitario è sempre pronto ad attaccare il virus dell’epatite B quando è esposto ad esso.

Perché si fa il test

Il test HBsAb può essere fatto per verificare se la vaccinazione ha avuto successo. Ma non solo: può altresì essere eseguito se avete l’epatite B e per vedere se vi state riprendendo. È anche possibile che i livelli di anticorpi diminuiscano nel corso degli anni e se il test è negativo, potrebbe dunque essere necessario un richiamo.

Come viene eseguito il test

credit: stock.adobe.com/nenetus

Il test HBsAb viene effettuato prelevando un campione di sangue che viene inviato al laboratorio per l’analisi. Il medico riceverà i risultati e li valuterà alla luce dell’anamnesi vaccinale, del rischio di esposizione, dei sintomi e dei risultati di altri test di epatite.

HBsAb positivo o negativo, cosa significa

Quando l’HBsAb è positivo (ovvero, fornisce come informazione che sono presenti anticorpi) significa di solito che il paziente si è ripreso da un’infezione da epatite B e ha sviluppato una certa immunità, oppure che, una volta ricevuta la vaccinazione contro l’epatite B, è diventato immune.

Se invece il testo è HBsAb è negativo, può significare molte cose diverse, ma, in generale, significa che non siete immuni dal virus dell’epatite B. Se gli altri test per l’epatite B (sia l’HBsAb che altri test per l’epatite) sono negativi, significa che non siete infetti o che vi trovate nella primissima fase di incubazione dell’infezione, prima del punto in cui si formano gli anticorpi. Se il test è negativo, il medico potrebbe consigliare di procurarsi il vaccino e sottoporsi a vaccinazione.

Ricordiamo tuttavia che il test HBsAb può essere negativo anche quando altri test per l’epatite B sono positivi, mostrando un’infezione attiva o cronica. Per questo motivo sono necessari ulteriori test, in particolare per l’antigene di superficie dell’epatite B (HBsAg), che dimostra che il virus stesso circola nel sangue e che si ha un’infezione attiva o cronica.

Come interpretare i risultati

Domandate al vostro medico se avete ulteriori domande sul test e sul perché viene eseguito. Se il vostro HBsAb è positivo, significa che avete avuto un’infezione in passato o che avete ricevuto il vaccino e ora siete immuni.

Molte persone che si infettano con il virus dell’epatite B non hanno fattori di rischio evidenti per ottenere l’infezione. Ci vuole solo una piccola quantità di sangue per trasmettere il virus, e anche condividere uno spazzolino da denti o baciare può essere sufficiente per trasmettere l’infezione. La vaccinazione, in questo caso, può proteggervi da fonti sconosciute dell’infezione.

Come si trasmette l’epatite B?

Se il test HBsAb è negativo, ma gli altri test per l’epatite sono positivi, il medico dovrà valutare ulteriormente il paziente. Potrebbe trattarsi di un’infezione attiva, che dovrebbe essere monitorata attentamente, o di un’infezione cronica da epatite B cronica.

Le infezioni croniche possono portare a complicazioni con il passare del tempo, alcune gravi come la cirrosi e il cancro al fegato, per cui è molto importante parlarne con il medico e sviluppare un piano d’azione, di trattamento o di attento monitoraggio.

Approfondimenti e bibliografia

Francesca Rotondo