Feci+nastriformi%3A+cause+e+caratteristiche+di+questa+condizione
inranit
/2019/02/20/feci-nastriformi/amp/

Feci nastriformi: cause e caratteristiche di questa condizione

Pubblicato da
Francesca Rotondo

Generalmente i medici sono soliti ricondurre la presenza di feci nastriformi a cause temporanee e non gravi, come una cattiva alimentazione, ma in alcuni casi potrebbe essere un sintomo di una condizione o malattia di fondo.

In altri termini, sebbene sia naturale per le feci variare nell’aspetto e nella consistenza, le feci nastriformi che si presentano spesso possono richiedere ulteriori indagini mediche.

Ricordate infatti che le caratteristiche delle feci e lo stato di salute dell’intestino di una persona sono considerati buoni indicatori della salute generale.

Dieta povera e non sana

L’assunzione di una dieta non sana aumenta le possibilità di stitichezza. Dunque, fate attenzione a evitare una dieta povera di fibre o di liquidi, poiché tali condizioni aumentano le possibilità di stitichezza. Come risultato, le feci potrebbero essere di dimensioni ridotte, assumendo un aspetto fibroso.

Ricordate che la stitichezza cronica porta spesso a blocchi che si sviluppano nel colon, portando al passaggio di feci nastriformi. Un modo semplice per contrastare la stitichezza è quello di aumentare l’assunzione di frutta e verdura, pane integrale e cereali, fagioli e lenticchie, patate con la pelle, avena, mandorle e piselli, ovvero altri esempi di cibi ad alta fibra da includere nella vostra dieta.

È opportuna un’assunzione giornaliera di 25 grammi di fibre, che aiuta ad ammorbidire le feci e favorisce il movimento intestinale. Purtroppo, molto spesso, si è lontani da questa quantità ottimale.

Infezione intestinale

Alcuni batteri o parassiti causano infezioni nel tratto digestivo, in particolare nell’intestino. Oltre alle feci nastriformi, i sintomi delle infezioni intestinali includono nausea, crampi, affaticamento e perdita di peso.

Nella maggior parte dei casi, i medici possono facilmente trattare queste infezioni con antibiotici, farmaci antiparassitari o farmaci che neutralizzano l’acidità dello stomaco.

Sindrome dell’intestino irritabile

credit: stock.adobe.com/takasu

La sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo dell’intestino crasso che potrebbe essere responsabile di cambiamenti nelle abitudini intestinali di una persona. I sintomi più comuni includono dolore addominale, diarrea, gonfiore e disagio persistente.

La causa della sindrome non è sempre nota, ma spesso si riconduce il tutto a una ipersensibilità dei nervi nell’intestino, disturbi muscolari intestinali e infiammazione della mucosa intestinale.

La medicina non è ancora in grado di curare tale sindrome, ma molte persone provano sollievo evitando i fattori scatenanti e imparando a gestire i sintomi in altri modi.

Cancro del colon-retto

Se le feci nastriformi sono accompagnate da sangue, sarebbe opportuno parlarne con il proprio medico. Ricordate però che per poter ipotizzare la sussistenza di una malattia di questo tipo, sarà opportuno cercare di condividere anche l’esistenza di altri sintomi, come:

  • sanguinamento rettale;
  • sangue nelle feci;
  • crampi;
  • dolore addominale;
  • debolezza persistente;
  • inspiegabile ma notevole perdita di peso.

Se uno qualsiasi di questi sintomi è presente, è saggio condividere le proprie condizioni di salute con un medico che possa confermare o escludere la presenza di simili malattie.

Altre cause

Altre condizioni comuni che sono noti per causare le feci nastriformi includono:

  • colon allungato;
  • restringimento tra il retto e l’ano;
  • minuscole escrescenze o polipi nel colon;
  • una massa dura di feci incastrate nel colon;
  • infiammazione del colon, in caso di colite ulcerosa o malattia di Crohn;
  • ernie addominali.

Diagnosticare le feci nastriformi

Per poter diagnosticare correttamente le feci nastriformi è spesso sufficiente il prelievo di un campione di feci per verificare la presenza di infezioni batteriche o parassitarie. A seconda della frequenza del problema e della presenza di altri sintomi, un medico può aver bisogno di effettuare ulteriori indagini per determinare la causa alla base di tale condizione.

In particolar modo, il medico potrebbe consigliare uno o più dei seguenti test:

  • test campione di feci per individuare un’infezione batterica o parassitaria,
  • test occulto fecale per controllare la presenza di sangue nelle feci,
  • test di imaging, come la TAC o i raggi X, con una soluzione di contrasto per mostrare il tratto digestivo,
  • colonscopia,
  • sigmoidoscopia.

Insomma, ricorda che generalmente le feci nastriformi non sono motivo di preoccupazione e spesso si risolvono da sole. Se tuttavia la caratteristica dura da più di una settimana ed è presente insieme ad altri sintomi, è bene consultare un medico.

Francesca Rotondo