Bifiselle è un integratore alimentare piuttosto diffuso in Italia. Realizzato dalla casa farmaceutica Bromatech, al suo interno contiene una miscela di fermenti lattici vivi, utili per poter favorire il riequilibrio della flora intestinale.
Ricordiamo infatti come la flora intestinale sia fondamentale per poter garantire il giusto benessere al nostro organismo, non riguardando solamente la difesa diretta dell’intestino, bensì agendo in una serie di altre iniziative fondamentali per il nostro sistema immunitario.
Cosa contiene
Bifiselle contiene: Maltodestrina da mais, gelatina (ingrediente capsula); agente di carica: cellulosa microcristallina (gel di cellulosa); miscela di fermenti lattici (Bifidobacterium lactis BL 04, Bifidobacterium breve BB 03, Bifidobacterium bifidum BB 06, Bifidobacterium longum BL 05); agenti antiagglomeranti: sali di magnesio degli acidi grassi, biossido di silicio.
In tal proposito, si segnala come i fermenti lattici che sono contenuti in Bifiselle abbiano un’azione probiotica, generando un vantaggio diretto sulla cura del proprio intestino.
Si rammenta infatti come disporre di una flora batterica intestinale sia fondamentale per poter contrastare la stitichezza e il meteorismo, ed è altresì molto importante per poter facilitare l’espulsione delle tossine che possiamo quotidianamente ingerire con il cibo.
Dosaggio
Il dosaggio di Bifiselle deve essere concordato con il proprio medico di riferimento. In linea di massima, dalla lettura del foglietto informativo, posiamo comunque segnalare come la posologia consigliata sia di 1-3 capsule al giorno, da assumere con l’ausilio di un bicchiere d’acqua, preferibilmente dopo i pasti.
Ricordiamo ancora una volta come la dose consigliata per il proprio problema di salute dovrà essere condivisa con il medico, sulla base delle proprie effettive necessità.
In ogni caso, nell’ipotesi in cui si stia assumendo Bifiselle unitamente a una terapia a base di antibiotici, è preferibile assumere tale integratore lontano dalla somministrazione dell’antibiotico. È generalmente sufficiente anticipare l’assunzione di 3-4 ore prima o dopo l’antibiotico, poiché l’azione dell’antibiotico concomitante con Bifiselle potrebbe ridurre la quantità di fermenti lattici vivi che riescono a raggiungere l’intestino.
Effetti collaterali
Bifiselle viene ritenuto essere un integratore alimentare piuttosto sicuro, tanto che non sono noti e segnalati degli effetti collaterali gravi. Alcuni pazienti hanno ritenuto di riportare la presenza di fenomeni di gastrite sporadici, scomparsi con la sospensione del trattamento.
Per poter evitare la comparsa di effetti collaterali, comunque lievi e momentanei, è comunque sufficiente non superare le dosi consigliate, ma limitarsi alla posologia concordata con il medico o rilevata nel foglietto informativo.
Come conservare
Nel caso in cui si debba usare Bifiselle a breve termine, ovvero nel caso in cui si preveda di finire tutta la confezione di questo medicinale, è consigliabile conservare il prodotto in un luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore.
Se invece il paziente intende usare Bifiselle a lungo termine, è fondamentale conservare il contenitore in un frigo, ben chiuso. Gli sbalzi di temperatura sono molto dannosi per questo tipo di integratori, poiché si riduce la carica batterica e viene dunque meno l’attività del prodotto.
Bifiselle in gravidanza
Bifiselle è un prodotto in capsule, con una composizione che viene ritenuta efficace in tutti quei processi in cui si renda necessario riequilibrare la flora batterica, grazie ai fermenti lattici vivi contenuti.
Proprio grazie alla sua particolare composizione, Bifiselle può essere assunto in gravidanza. Naturalmente, le pazienti in dolce attesa dovrebbero comunque soffermarsi per parlare con il proprio medico della convenienza ad assumere questo prodotto.
Per poterne sapere di più su Bifiselle, e comprendere se l’assunzione di questo integratore potrebbe effettivamente apportare dei benefici alle proprie condizioni di salute, vi consigliamo naturalmente di parlarne con il proprio medico di riferimento, valutando se tale prodotto sia indicato, o sia meglio invece ricorrere a composti alternativi.