La flunisolide viene somministrata per trattare e prevenire le malattie delle vie respiratorie, quali rinite allergica, prurito, naso chiuso o che cola. Inoltre può essere prescritta in caso di asma, bronchite e altri problemi ai polmoni, come il respiro sibilante o il fiato corto, il raffreddore cronico o stagionale.
La flunisolide è un principio attivo antinfiammatorio che appartiene alla famiglia dei corticosteroidi. I medicinali che contengono flunisolide agiscono attivando i recettori dei glucocorticoidi innescando così un effetto antinfiammatorio.
Nella maggior parte dei casi l’assunzione di questi farmaci avviene per via nasale sotto forma di spray. L’azione terapeutica si avverte in pochi minuti e determina una sensibile riduzione dell’infiammazione della mucosa respiratoria.
La posologia può variare a seconda dei casi e delle indicazioni mediche. In generale si raccomanda al paziente di non andare oltre le quattro inalazioni al giorno.
Come tutti i medicinali anche quelli che contengono flunisolide possono causare degli eventuali effetti collaterali. Si raccomanda quindi di leggere con attenzione il foglio illustrativo che si trova nella confezione prima di incominciare il trattamento e rivolgersi al medico o al farmacista in caso di dubbi.
Ecco i principali:
Ulteriori effetti collaterali più gravi in cui è opportuno contattare il medico o recarsi al pronto soccorso:
In rari casi: problemi alle ossa (osteoporosi), disturbi allo stomaco e all’intestino (ulcera peptica), sintomi dovuti all’insufficienza surrenalica, quali riduzione della pressione del sangue e perdita di peso.
Durante l’assunzione di flunisolide il medico specialista potrebbe indicare un’alimentazione a basso contenuto di sodio e di sale, consigliandovi di privilegiare pasti ricchi di potassio e di proteine. Inoltre, è da tenere presente che la flunisolide può in alcuni pazienti aumentare la sensibilità gastrointestinale.
Prima di assumere farmaci che contengono questo principio è importante informare il medico:
Se è in corso una gravidanza o la si sta pianificando, oppure si sta allattando con latte materno, è preferibile chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di usare questo medicinale. Si tenga comunque conto che la flunisolide è da evitare soprattutto durante i primi tre mesi, sia di gravidanza che di allattamento al seno.
Il manifestarsi di una rinite allergica non è dissimile da un raffreddore. Colpisce le prime vie aeree, quindi naso e gola, e in alcune circostanze anche gli occhi. I sintomi principali sono starnuti, prurito al naso o naso che cola, congestione delle mucose nasali e difficoltà a respirare, talvolta, accompagnata da una lieve oppressione al petto.
La causa più frequente di rinite allergica è determinata dall’inalazione di polline, insieme all’esposizione ai peli di animali e all’acaro della polvere. Solitamente questa patologia si sviluppa in età infantile o durante l’adolescenza e ha una tendenza stagionale.