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Fitte al seno: quei fastidiosi dolori riconducibili a cause diverse

Pubblicato da
Lorenzo

In genere si tratta di un fenomeno passeggero, una sorta di dolore lampo dalle cause diverse, tra le cui cause principali non vanno trascurate le variazioni ormonali legati al ciclo.

Le fitte al seno non sono definite semplicemente in questo modo, ma hanno un nome scientifico che le designa o che si riferisce più in generale ai dolori alla mammella. Si tratta esattamente di mastodinia, classificata in diverse tipologie:

Mastodinia ciclica: questa tipologia è la più comune, circa il 60% dei casi ed è legata  alle variazioni ormonali provocate dall’evoluzione. Un fenomeno che si presenta con gonfiore e dolore al seno, in quei giorni precedenti alle mestruazioni.

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Questi fastidi sono individuabili nei quadranti superiori ed esterni della mammella e tendono a scomparire in maniera autonoma con l’arrivo del ciclo.

Mastodinia non ciclica: in questo caso siamo dinanzi a una categoria che non presenta delle cause ben specifiche, o meglio che non è legata agli ormoni che regolano il ciclo mestruale. Essa si manifesta per lo più in età adulta, verso i 45 e i 50 anni e tende a scomparire del tutto con l’avanzare della menopausa.

Un consiglio è di tenere sotto controllo i sintomi che si avvertono in questa fascia di età, perché potrebbero essere il campanello d’allarme di un nodulo mammario o di lesioni benigne alla mammella.

Mastodinia extramammaria: la terza e ultima tipologia è detta mastodinia extramammaria e può essere causata da un dolore di tipo vertebrale, capace di raggiunge il seno e provocare anche strappi muscolari o veri propri traumi da colpo.

Come nel secondo caso descritto poco fa, anche la mastodinia extramammaria non è legata a nessuna variazione ormonale. Considerando però che può colpire in età avanzata, è opportuno contattare il medico in presenza di dolori insoliti ed eseguire dei controlli specifici (mammografia), in modo da prevenire il possibile rischio di malattie gravi al seno.

Ulteriori cause

credit: stock.adobe.comUn’altra causa che può provocare le fitte al seno può essere un’infezione batterica, ma parliamo di un problema che riguarda soprattutto le donne che allattano. Una patologia che spesso si risolve con l’uso di antibiotici, i quali vanno somministrati solo ed esclusivamente sotto prescrizione medica.

Gli antibiotici sono molto usati per contrastare le infezioni causate dai batteri, impedendogli così di riprodursi nell’organismo. Tali farmaci però, anche se parecchio utili, vengono assorbiti dal latte materno e possono causare al bambino effetti collaterali seri.

Prima di continuare con l’articolo, passando al paragrafo successivo, ci tengo a dire che questo non è un elenco esaustivo. Le fitte al seno possono essere provocate anche da cause non riportate finora e quindi è sempre meglio seguire dei controlli di routine dal ginecologo e degli esami generici.

Quali sono i rimedi

Le fitte al seno, se sono provocate da problemi innocui, si possono attenuare con degli antinfiammatori, con impacchi di ghiaccio o usando un reggiseno dalle giuste misure.  

A volte pure la pillola anticoncezionale può essere utile ad alleviare i fastidi, anche se non è sempre detto, ci sono casi in cui i dolori aumentano. Ad ogni modo, sarà sempre il medico a dire l’ultima parola e a decidere cosa prescrivere.

In quali circostanze è importante rivolgersi al proprio medico?

Come ho già detto il consiglio è di seguire dei controlli di routine, in modo da tenere sotto controllo lo stato di salute e prevenire in tempo spiacevoli inconvenienti.

È importante rivolgersi allo specialista in presenza di perdite dal capezzolo, che siano chiare o con avvisaglie di sangue; se si è partorito da meno di una settimana e il seno risulta duro o gonfio, se al tatto si dovesse avvertire un nodulo, quando il dolore persiste e non sembra avere una spiegazione chiara o se è accompagnato da episodi di febbre, pus e anomali arrossamenti locali.

Lorenzo