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Cheloide: una deformazione della cute come conseguenza di danni subiti precedentemente

Pubblicato da
Lorenzo

I cheloidi sono delle vere e proprie lesioni cicatrizzate, in seguito ai processi di riparazione di ferite della pelle. A causare queste abnormi produzioni di tessuto cicatraziale possono essere stati precedenti danni: cicatrici chirurgiche, lacerazioni o un’acne molto invadente.

Come sono composti i cheloidi?

I cheloidi sono più frequenti nei pazienti con pelle scura. Essi tendono a comparire in maggioranza sulla parte superiore del tronco, specialmente nell’area dorsale superiore e medio toracica e nelle zone deltoidee. A differenza delle cicatrici ipertrofiche, il tessuto cicatriziale cheloideo si amplia oltre i confini della lesione o della ferita iniziale. La loro comparsa avviene in maniera spontanea.

Di fatto in alcuni soggetti, l’iperproliferazione dei fibroblasti, seguita da un’eccessiva generazione di matrice extracellulare, dà origine alla formazione di queste cicatrici irregolari, caratterizzate da un aspetto liscio, lucente, in certi casi di forma ovoidale e a volte dure al tatto.

Le cause biologiche che stanno alla base di uno sviluppo di cicatrizzazione di questo tipo sono in ampia parte sconosciute. Anche se un ruolo importate pare averlo l’alterazione dei processi che coordinano il profilarsi e l’apoptosi cellulare: la riproduzione di tessuto connettivo da parte dei fibroblasti oltre il periodo utile a un normale processo di rimargino della pelle, darebbe origine alla nascita di queste cicatrici sproporzionate.

I cheloidi in linea generale sono asintomatici, anche se possono causare prurito, bruciore e dolore acuto. Le persone più a rischio sono i bambini e gli adolescenti, chi ha subito particolari interventi chirurgici e, come già detto nelle precedenti righe, chi ha la pelle scura.

Come nascono i cheloidi?

I cheloidi compaiono in maniera imprevedibile, anche se è facile intuire dal tipo di pelle o trauma subito se si è a rischio. La crescita è irregolare e può andare avanti per settimane, mesi e addirittura anni. Al termine dello sviluppo, il cheloide si assesta, ma tuttavia non regredisce da solo.

Acne e cheloidi

Le cicatrici lasciate dall’acne sono talvolta il risultato di una cattiva gestione del problema in anni addietro o di una manifestazione acneica molto prolungata e violenta.

Una condizione che può provocare problemi di natura psicologica a chi ne soffre, sia durante la fase acuta e quindi infiammatoria, sia anni dopo in presenza di antiestetiche cicatrici. Un disagio che aumenta se al “normale” sfregio si associano i cheloidi.

Le parti più colpite in questo caso sono le spalle e la zona presternale. Ovviamente i segni lasciati non sono pericolosi alla salute del soggetto, ma come dicevo, incrementano un disagio in chi vive questo stato. Specie se si tratta di giovani e adolescenti.

Come prevenire le cicatrici da acne?

L’acne è un fenomeno difficile da tenere a bada, non solo legato alla fase dello sviluppo, ma a problematiche ampie. Questo però non impedisce a chi ne soffre di attuare delle giuste regole, in modo da evitare ulteriori danni col passare del tempo. Qui un breve elenco:

  • farsi controllare da un dermatologo e iniziare il trattamento antiacne il prima possibile;
  • se si formano ascessi, curali in breve tempo;
  • non schiacciare o spremere brufoli.

Che trattamento seguire in presenza di cheloidi?

La prima cosa da fare è recarsi da un dermatologo per una visita specializzata e non procedere spontaneamente con cure improvvisate. Tracciata la diagnosi, il medico provvederà a prescrivere il farmaco adatto al trattamento dei cheloidi.

I farmaci indicati per queste malattie della pelle sono dei gel a base di silicone o altri polimeri sintetici; questi prodotti si possono applicare sia sulle ferite (chiuse) in via di guarigione, sia sulle cicatrici ipertrofiche o i cheloni già formati. Lo scopo di queste pomate è di garantire una cicatrizzazione ottimale laddove si fosse ancora in tempo e di migliorare l’aspetto delle lesioni.

Altri trattamenti possibili possono essere degli interventi chirurgici fatti con il laser. Quest’operazione andrebbe a ridurre il volume della lesione, senza però risolvere del tutto il problema. Purtroppo in molti pazienti, dopo qualche mese, i cheloni sono ricomparsi.

Lorenzo