I primi poco al di sotto dell’epidermide, in totale una decina di linfonodi, risiedono sotto il legamento inguinale, nella zona conosciuta come triangolo femorale (noto anche come triangolo di Scarpa). Anteriormente c’è la fascia di Camper, mentre dietro scorrono le arterie femorali. I linfonodi inguinali superficiali si dividono in tre sottogruppi: quelli inferiori, quelli sopra-mediali, quelli sopra laterali. I linfonodi inferiori sono sotto all’apertura safena della coscia. Questa è un foro attraverso il quale passa la vena femorale della grande safena. I linfonodi sopra mediali si trovano sul bordo mediale dell’apertura e quelli sopra mediali sul bordo laterale del foro dell’apertura safena.
I linfonodi inguinali profondi si trovano invece nel triangolo femorale, precisamente nel canale femorale, nei pressi della vena femorale, anteriormente alla fascia cribriforme. Questi linfonodi di solito variano da 3 a 5 in base al soggetto.
I linfonodi inguinali che si estendono in superficie sono fatti per accogliere la linfa che proviene dai vasi linfatici della zona del perineo, delle natiche, della parete addominale, della schiena bassa, dei genitali (dallo scroto e dai tegumenti del pene nell’uomo, dalla vulva nella donna), dell’ano, della coscia e dalla parte centrale della gamba.
Il contenuto dai linfonodi più in superficie, passa a quelli che si trovano in profondità. I linfonodi profondi, oltre a ricevere questa linfa, accolgono la sostanza proveniente dalla parte bassa delle gambe, dal clitoride e dal pene. Dai linfonodi profondi la linfa defluisce in quelli iliaci esterni, in quelli pelvici e nei paraortici.
I linfonodi sono degli organi che hanno l’importante compito di raccogliere ed eliminare le sostanze di rifiuto che sono presenti nei tessuti e quindi di evitare che vi sia un eccessivo accumulo di fluidi. Essi, in alcuni casi, hanno anche il compito di contenere delle cellule del sistema immunitario, ovvero i linfociti B ed i T. Il sistema linfatico è percorso dalla linfa, un fluido che deriva dal sangue, di colore giallo, bianco, trasparente, contenente zuccheri, proteine, lipidi, sali, amminoacidi, vitamine, ormoni, globuli bianchi e altre sostanze.
I linfonodi sono piccoli organi che si possono sostanzialmente paragonare a dei filtri biologici che hanno il compito di intercettare e quindi distruggere eventuali germi e agenti patogeni estranei presenti nella linfa. Nel corpo umano queste strutture importantissime sono presenti in alcuni punti strategici, fra cui appunto la zona dell’inguine. Essi sono posti nella zona del legamento inguinale, ovvero nei pressi di quella banda di tessuto connettivo che si estende dal tubercolo publico del pube, sino alla spina iliaca anteriore superiore dell’osso dell’ilio.
I linfonodi inguinali, specialmente quelli superficiali, si possono facilmente rilevare con la palpazione della zona dell’inguine. Questo tipo di intervento diventa particolarmente importante dal momento che si avverte un dolore nella zona probabilmente data dall’ingrossamento di questi linfonodi. Di solito l’ingrossamento dei linfonodi è segnale di un problema fisico, che potrebbe essere più o meno grave.
Fra le cause dell’ ingrossamento dei linfonodi inguinali ci sono: infezioni, tumori, terapie farmacologiche particolari, vaccini, malattie. Proprio per questo motivo è importante di tanto in tanto fare un’auto-analisi dei propri linfonodi, specialmente se si nota un ingrossamento. In alcuni casi se c’è questa anomalia, essi sono visibili anche a occhio nudo. Per avere la sicurezza di una diagnosi comunque è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia per una visita più esperta. Può essere che sia solo il risultato di affaticamento, ma è meglio escludere la presenza di problemi.
Alcune infezioni possono determinare l’ingrossamento dei linfonodi inguinali. Nello specifico, questa anomalia, è tipica di malattie trasmissibili sessualmente come la gonorrea, la sifilide, il linfogranuloma venereo, l’herpes genitale, il cancroide. A causare l’ingrossamento possono anche essere infezioni di tipo virale, come l’orchite, la mononucleosi e altre malattie infettive.
In questo caso non è detto che il problema sia evidente solo o precisamente nei linfonodi inguinali, ma può presentarsi anche nei linfonodi delle ascelle, in quelli del collo e nelle altre parti del corpo. Anche le infezioni batteriche possono causare l’ingrossamento di questi linfonodi. Così come la toxoplasmosi, una malattia asintomatica pericolosa per chi ha un sistema immunitario fragile. A gonfiare i linfonodi interviene anche la peste bubbonica, causata dalla Yersinia pestis.
Alcune tipologie di tumori possono essere causa dell’ingrossamento dei linfonodi inguinali, come le leucemie, che altro non sono se non tumori maligni del sangue, i linfomi, i tumori agli organi pelvici. Quando si arriva all’ingrossamento dei linfonodi a causa di un tumore, è facile che lo stesso si sia diffuso in una zona vicina rispetto a quella di origine. Anche i melanomi, tumori maligni alla pelle, possono essere causa di rigonfiamento dei linfonodi.
In alcuni casi farmaci e vaccini possono far insorgere come effetto collaterali l’ingrossamento dei linfonodi. Fra i farmaci che possono essere causa di questo problema vi sono per esempio quelli per la cura della gotta, cioè l’allopurinolo; quelli per l’epilessia, come la fenitoina, la carbamazepina; le penicilline contro le infezioni batteriche; la pirimetamina contro la malaria; i sulfamidici. Anche alcuni vaccini possono determinare l’insorgere del problema, nello specifico le vaccinazioni trivalenti contro rosolia, parotite, morbillo e quelle contro il tifo.
L’ingrossamento dei linfonodi può anche essere causato da malattie sistemiche, come l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la sarcoidosi. Queste malattie tendono ad essere associate ad un ingrossamento dei linfonodi dell’inguine soprattutto quando lo stadio della malattia è avanzato. Nei bambini, il problema è molte volte causato dalla linfadenite.