Levosulpiride è un farmaco utilizzato principalmente per trattare disturbi digestivi di vario genere, sia causati da fattori fisici sia da disturbi somatizzati. Per tali condizioni viene utilizzato comunemente in una formulazione in gocce.
Il suo impiego trova utilità anche per il trattamento di forme di depressione ed ansia.
Impieghi clinici
Il farmaco è indicato per il trattamento delle seguenti patologie:
- Dispepsia
- Anoressia
- Pirosi
- Nausea
- Vomito
- Tensione epigastrica frequente
- Eruttazioni frequenti
- Meteorismo
- Stipsi
- Diarrea
Il suo impiego è indicato inoltre per disturbi di origine neurologica:
- Cefalea postprandiale
- Cefalea a grappolo
- Cefalea muscolo-tensiva
- Emicrania classica
- Disturbi psichiatrici
- Stati depressivi
- Disturbi somatizzati
- Schizofrenia in forma acuta
- Schizofrenia in forma cronica
La somministrazione di questo farmaco si è dimostrata particolarmente efficace nei soggetti affetti da vertigini di origine periferica o centrale, compreso il dolore miofasciale e disturbi come acufeni ed eiaculazione precoce.
L’efficacia di tale farmaco è sovrapponibile in alcuni casi a quella dimostratasi grazie alla ricerca della Cisapride, in grado di svuotare l’apparato gastrico. Gli studi hanno evidenziato una sintomatologia che può comportare un forte disagio sulla vita quotidiana dei pazienti, come nausea, vomito e sazietà precoce.
Tali disturbi migliorano dopo la somministrazione di Levosulpiride piuttosto che con l’impiego di Cisapride.
Per il trattamento della dispepsia, il farmaco si è dimostrato molto più efficace e tollerabile rispetto ad altri farmaci simili. Esso è i grado di migliorare significativamente la sintomatologia di questo disturbo.
Per il trattamento dell’eiaculazione precoce si sono evidenziati miglioramenti notevoli in circa la metà dei pazienti sottoposti al trattamento.
Nella psicosi acuta, la somministrazione del farmaco non risulta essere molto efficace, ma più tollerabile rispetto alla somministrazione di altri farmaci della stessa categoria.
Effetti collaterali
Questo medicinale come abbiamo visto mostra una buona tollerabilità sia nel breve che nel lungo termine. In particolare l’impiego delle dosi comunemente utilizzate per il disturbo gastrico non hanno evidenziato problemi importanti.
Gli studi effettuati hanno evidenziato la totale assenza di effetti collaterali da accumulo, oppure da sospensione e nel trattamento dei disturbi psichiatrici.
Anche i test sugli animali da laboratorio non hanno mostrato effetti indesiderati sulla prole, ma in via precauzionale l’assunzione durante la gravidanza è sconsigliata.
Nel caso di una somministrazione prolungata, il farmaco agisce sull’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, per questo può determinare la comparsa di alcuni effetti indesiderati.
Tra i vari disturbi ricordiamo l’amenorrea, la ginecomastia, la galattorrea, le alterazioni della libido ed infine l’iperprolattinemia.
Effetti indesiderati simili si sono evidenziati anche con l’impiego di altri farmaci neurolettici.
In rari casi tale medicinale può comportare il prolungamento dell’intervallo QT, aritmie ventricolari ed anche l’arresto cardiaco.
Inoltre sono stati segnalati disturbi del movimento come le discinesie tremori e segnali di parkinsonismo, specialmente in seguito alla somministrazione di un dosaggio elevato per il trattamento di disturbi psichici.
L’impiego del medicinale è sconsigliato nei soggetti affetti da ipersensibilità accertata al principio attivo o ad uno o più componenti presenti nel medicinale.
Il suo impiego inoltre è vietato a coloro che sono affetti da feocromocitoma, perché si potrebbe manifestare una crisi ipertensiva determinata dal rilascio di catecolamine da parte del tumore stesso.
Nel caso in cui dovessero comparire queste crisi di ipersensibilità il paziente potrebbe essere trattato con fentolamina.
Infine il medicinale non deve essere utilizzato nei malati di epilessia, oppure nei soggetti affetti da stati maniacali e durante le fasi maniacali delle psicosi maniaco-depressive.
Dosaggio terapeutico
Il dosaggio terapeutico varia in base al disturbo da trattare e altri fattori:
Dispepsia
Nelle persone adulte il dosaggio consigliato è pari a 25 mg, ovvero una compressa da somministrare tre volte al giorno prima dei pasti principali. I casi di forte nausea e vomito, la somministrazione orale deve essere sostituita da quella iniettabile. In tal caso il dosaggio è lo stesso, 25 mg da somministrare per endovenosa due o tre volte a giorno.
Quando i sintomi iniziano ad attenuarsi è possibile sostituire le iniezioni con la somministrazione in compresse.
Depressione
Nelle fasi depressive il dosaggio consigliato è pari a 150 o 300 mg da somministrare nelle persone adulte.