Questo ormone svolge un ruolo fondamentale nelle primi fasi della gestazione. Questo perché riesce a mantenere attivo il corpo luteo, che si forma a seguito dell’ovulazione. Quest’ultimo infatti si genera proprio dal follicolo che ha liberato l’uovo che poi verrà fecondato.
La conservazione del corpo luteo è importante, specie agli inizi della gravidanza. Perché è lui che produce il progesterone fondamentale per lo sviluppo della decidua.
Questa funzione termina poi successivamente nel corso delle settimane, quando la placenta garantirà la liberazione adeguata dell’ormone stesso.
Tale ormone è stato molto utilizzato in passato per effettuare i test di gravidanza. Inizialmente si eseguivano con metodi biologici su animali da laboratorio, e successivamente con le tecniche radio-immunologiche che consentono un dosaggio adeguato delle HCG e delle porzioni di alfa e beta.
Capire dettagliatamente tali dosaggi è importante per monitorare alcune patologie severe, come la minaccia di aborto o la gravidanza ectopica.
Il dosaggio della Gonadotropina Corionica Umana può essere eseguito sia sul sangue che nelle urine.
È molto importante durante il trattamento con questo ormone, un monitoraggio costante sia ecografico che dei livelli ormonali presenti nel sangue.
I controlli ecografici consentono di aumentare o ridurre i dosaggi in base alla risposta che si ottiene dalla parte della paziente. Inoltre verificare costantemente tali ormoni permettono di capire perfettamente quando è il momento migliore per la sospensione. Così facendo si può evitare una risposta eccessiva da parte delle ovaie che potrebbe determinare la sindrome da iperstimolazione ovarica.
Questo disturbo è una condizione che si può manifestare anche in forma molto severa, a tal punto da richiedere il ricovero ospedaliero, con l’allattamento obbligatorio e la terapia infusionale per la rimozione del liquido nell’addome della gestante.
Qualsiasi sia la stimolazione ovarica, questa è aggravata da un forte aumento del tasso di gemellarità.
Il monitoraggio continuo ha lo scopo di evitare situazioni pericolose come la gemellarità multipla, un evento pericoloso sia la madre che per i feti.
Anche nell’uomo viene utilizzata la gonadotropina come trattamento per la produzione ridotta degli spermatozoi, in correlazione ai bassi livelli di gonadotropina circolanti nel sangue in maniera naturale.
In ambito sportivo questo ormone viene impiegato per la stimolazione della produzione del testosterone da parte delle cellule dei testicoli.
In tale ambito questo impiego è considerato una pratica dopante molto pericolosa per la salute. Gli sportivi la utilizzano principalmente per riattivare la produzione del corpo umano di testosterone, dopo l’interruzione dell’abuso delle sostanze anabolizzanti.
La Gonadotropina Umana è una proteina che viene liberata durante la gravidanza dalla placenta.
Le HCG in realtà vengono prodotte inizialmente dalla blastocisti, ancora prima che avvenga l’impianto. La sua presenza nel circolo sanguigno della gestante è visibile dopo una settimana dall’ovulazione che avrà dato origine così al concepimento.
Sin dai primi giorni di gravidanza è importante ricordare che l’uovo fecondato va incontro ad una veloce moltiplicazione cellulare, passando da stadio di morula e quello di blastocisti.
L’annidamento in utero avviene infatti circa 8 giorni dopo il concepimento stesso. Da questo momento in poi il quantitativo di Gonadotropina presente nella gestante tenderà ad aumentare in maniera consistente fino al secondo o terzo mese di gravidanza.
Il calo di HCG nel sangue materno si verifica in concomitanza con l’aumento della produzione sempre a livello placentare, del progesterone.
I farmaci che sono disponibili in commercio per l’aumento di questo ormone appartengono a due categorie:
Entrambe le due versioni di Gonadotropina sono considerate sicure per la salute umana.