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Edemi declivi: cosa sono e da cosa possono dipendere

Pubblicato da
Lorenzo

Gli edemi declivi sono edemi che compaiono nelle parti basse del corpo, come le caviglie e le gambe. Ma per quale motivo si possono formare? E come trattarli?

Iniziamo con il rammentare che le caviglie e le gambe sono luoghi comuni di “gonfiore” a causa dell’effetto della gravità sui fluidi nel corpo umano. Tuttavia, la ritenzione dei liquidi determinata dalla gravità non è certo l’unica causa di una caviglia gonfia! Le lesioni e la successiva infiammazione possono infatti determinare e favorire ritenzione di liquidi e gonfiore anomalo rispetto alle ordinarie condizioni e, dunque, gli edemi declivi.

Per quanto concerne le caratteristiche, una caviglia gonfia o una gamba gonfia può rendere l’arto più grande del normale. Il gonfiore può inoltre rendere difficile camminare, può essere doloroso, e può rendere la pelle tesa e sensibile. Sebbene la condizione non sia sempre motivo di preoccupazione, conoscerne la causa può aiutare a escludere un problema più serio.

Cosa causano gli edemi declivi

Età avanzata, un lungo volo o un giro in auto di diverse ore, possono favorire un gonfiore a caviglie, gambe e piedi. Alcune condizioni mediche possono inoltre determinare una caviglia gonfia o una gamba gonfia, come:

  • sovrappeso;
  • insufficienza venosa;
  • gravidanza;
  • artrite reumatoide;
  • coaguli di sangue nella gamba;
  • insufficienza cardiaca;
  • insufficienza renale;
  • infezione alle gambe;
  • insufficienza epatica;
  • linfedema o gonfiore causato da un blocco nel sistema linfatico;
  • precedente intervento chirurgico, come la chirurgia pelvica, dell’anca, del ginocchio, della caviglia o del piede.

Inoltre, anche l’assunzione di determinati farmaci può portare ai sintomi di cui sopra, come;

  • antidepressivi, inclusi fenelzina (Nardil), nortriptilina (Pamelor) e amitriptilina;
  • bloccanti dei canali del calcio usati per trattare l’ipertensione, compresa la nifedipina (Adalat CC, Afeditab CR, Procardia), amlodipina (Norvasc) e verapamil (Verelan);
  • farmaci ormonali, come pillole anticoncezionali, estrogeni o testosterone;
  • steroidi.

Il gonfiore alla caviglia e alla gamba potrebbero altresì essere il risultato di un’infiammazione dovuta a lesioni acute o croniche. Le condizioni che possono causare questo tipo di infiammazione includono:

  • distorsione della caviglia;
  • osteoartrite;
  • gotta;
  • gamba rotta;
  • rottura del tendine d’Achille.

Per quanto concerne in particolar modo l’edema declivio, si tratta di un tipo di gonfiore che può verificarsi quando un eccesso di fluido scorre in queste aree del corpo.

Un edema lieve può essere causato da gravidanza, sintomi premestruali, consumo di troppo sale o assunzione di una stessa posizione per lungo tempo. Questo tipo di gonfiore alle gambe o alle caviglie può essere un effetto collaterale di alcuni farmaci, ma può anche essere un sintomo di un problema medico più serio, come ad esempio:

  • malattia renale o danno;
  • insufficienza cardiaca congestizia;
  • vene sono deboli o danneggiate;
  • sistema linfatico che non funziona correttamente.

L’edema lieve di solito scompare senza alcun trattamento medico. Tuttavia, un caso più grave di edema può essere trattato con farmaci.

Quando richiedere un consulto medico

È opportuno richiedere una tempestiva assistenza medica se a quanto sopra si aggiungono anche sintomi cardiaci come:

  • dolore al petto;
  • problema respiratorio;
  • vertigini;
  • confusione mentale.

Un trattamento di emergenza è inoltre richiesto se notate un’anomalia o una deformità alla caviglia, tale da impedire di mettere il peso sulla gamba. In caso di gravidanza, consultare immediatamente un medico se si hanno sintomi associati a preeclampsia o pressione del sangue pericolosamente alta, come:

  • forti mal di testa;
  • nausea;
  • vomito;
  • vertigini;
  • pochissima produzione di urina.

Consultare un medico anche se i trattamenti domiciliari non aiutano a ridurre il gonfiore o se aumenta il fastidio.

Come trattare un edema declivio

Per trattare una caviglia o una gamba gonfia in ambito domestico, giova sempre ricordare l’acronimo RICE:

  • Riposo. Stendete la caviglia o la gamba mantenendo una posizione di riposo fino a quando non potete consultare il medico o fino a quando il gonfiore scompare;
  • Ice / Ghiaccio. Mettete il ​​ghiaccio sulla zona gonfia non appena possibile per 15 o 20 minuti. Quindi ripetere ogni tre o quattro ore;
  • Compressione. Avvolgete comodamente la caviglia o la gamba, ma assicuratevi di non interrompere la circolazione. Le calze di supporto possono essere un’opzione;
  • Elevazione. Sollevare la caviglia o la gamba sopra il livello del cuore. Di solito, due cuscini vi daranno l’altezza corretta e incoraggeranno i liquidi ad allontanarsi dalla gamba.

Per quanto concerne invece l’assistenza medica, il medico probabilmente determinerà che cosa causa i vostri sintomi suggerendo eventualmente test come:

  • analisi del sangue;
  • una radiografia;
  • un elettrocardiogramma;
  • analisi delle urine.

Se il gonfiore è causato da una condizione medica come insufficienza cardiaca congestizia, il medico può prescrivere diuretici per poter agire sui reni e stimolare a rilasciare liquidi. Se una patologia medica in corso come l’artrite reumatoide è la radice del problema, il trattamento può trasformarsi nella gestione e nella prevenzione di tale condizione. Il gonfiore a causa di lesioni può richiedere vari interventi di ripristino e, eventualmente, anche un intervento chirurgico.

Per un gonfiore doloroso, un medico può prescrivere un antidolorifico o farmaci antiinfiammatori da banco, come l’ibuprofene (Advil) o il naproxen sodico (Aleve). Un leggero gonfiore della gravidanza o un lieve infortunio di solito scompare da solo dopo la nascita del bambino o con un riposo sufficiente.

Dopo il trattamento, è necessario contattare il medico se:

  • il gonfiore peggiora;
  • avete difficoltà di respirazione o dolore al petto;
  • avete vertigini o svenimento;
  • il gonfiore non diminuisce rapidamente come il medico ha detto che avrebbe fatto.
Lorenzo