Il livello di procalcitonina nel sangue può dunque aumentare significativamente nelle infezioni batteriche sistemiche e nella sepsi, divenendo una spia molto importante per poter diagnosticare le proprie condizioni di salute.
Procalcitonina e sepsi
La sepsi è una risposta infiammatoria grave e talvolta pericolosa per il corpo, determinata da un’infezione batterica. Normalmente, il sistema immunitario “sano” di una persona riconosce un’infezione e cerca di “confinare” i batteri limitando la risposta alla zona infetta. Tuttavia, alcune infezioni possono iniziare in un sito del corpo e quindi diffondersi nel sangue (batteriemia) e dunque in altri siti. Con la sepsi, il corpo produce una risposta infiammatoria generalizzata all’infezione, determinando un aumento o una diminuzione significativa della temperatura corporea, un aumento della frequenza cardiaca e della frequenza respiratoria e una diminuzione della pressione sanguigna. Se non trattata con successo, la sepsi può progredire in forme più gravi e fatali.
Ad ogni modo, anche altre condizioni possono aumentare la procalcitonina nel sangue: esempi di queste includono danni ai tessuti a causa di eventi come traumi, interventi chirurgici, pancreatiti, ustioni, shock cardiogeno (correlato ad un attacco cardiaco), rigetto del trapianto di organi e coinvolgimento renale nelle infezioni del tratto urinario nei bambini.
Il test della procalcitonina diviene dunque utile per aiutare a rilevare la sepsi e le infezioni batteriche gravi nelle prime fasi e per poter distinguere tra un’infezione batterica e altre cause non batteriche di segni e sintomi in una persona gravemente malata.
Considerato che il test viene effettuato con un semplice campione di sangue, senza che sia necessaria alcuna preparazione, diviene una procedura di routing piuttosto importante.
Per cosa si usa il test
Il test della procalcitonina può essere utilizzato, insieme ad altri test ed esami, per aiutare a rilevare o escludere la sepsi in una persona gravemente malata. È usato principalmente in persone che cercano assistenza nei reparti di emergenza o che sono ammesse alle unità di terapia intensiva (ICU) con segni e sintomi che possono tipicamente essere ricondotti a sepsi.
In particolare, il test della procalcitonina può essere usato per aiutare a:
- determinare il rischio che le condizioni critiche di una persona possano progredire in una grave sepsi e in uno shock settico;
- distinguere tra cause batteriche e non batteriche di infezioni, come meningite e polmonite;
- diagnosticare le infezioni renali nei bambini con infezioni del tratto urinario;
- rilevare lo sviluppo di un’infezione batterica secondaria in una persona che ha un danno ai tessuti a causa di traumi o interventi chirurgici, o una malattia virale come la polmonite;
- guidare verso il miglior trattamento antibiotico e / o monitorare l’efficacia. Il test può insomma essere usato per aiutare a decidere la terapia antibiotica.
Esempi di altri test che possono essere utilizzati insieme alla procalcitonina includono la proteina C-reattiva (CRP), le colture (ad es., emocoltura, coltura delle urine), emocromo completo (CBC) e analisi del liquido cerebrospinale (CSF).
Quando è richiesto il test
Il test della procalcitonina può essere richiesto dal medico quando una persona gravemente malata manifesta segni e sintomi che suggeriscono un’infezione batterica sistemica o grave e / o sepsi. Tra i principali sintomi rammentiamo:
- brividi e febbre;
- pelle umida o sudata;
- dolore;
- respirazione rapida;
- battito cardiaco accelerato;
- confusione o disorientamento;
- minzione meno frequente.
Il test può essere richiesto anche quando una persona ha un’infezione, come la polmonite o la meningite, e non è noto se la causa sia batterica o non batterica. A volte il test può essere ordinato quando un bambino ha segni e sintomi che suggeriscono un’infezione del tratto urinario.
Infine, una serie di test sulla procalcitonina può essere ordinata a intervalli quando un operatore sanitario desidera monitorare il trattamento con antibiotici e / o decidere se interrompere il trattamento in modo sicuro. Il test può occasionalmente essere ordinato quando qualcuno ha danni ai tessuti da trauma, intervento chirurgico o ustioni, o una malattia virale come una polmonite e un operatore sanitario sospetta che la persona possa aver sviluppato un’infezione batterica secondaria.
Come interpretare i risultati del test
I risultati della procalcitonina sono interpretati insieme ai risultati delle valutazioni cliniche e di altri test di laboratorio.
In linea di massima, bassi livelli di procalcitonina in una persona gravemente malata possono indicare un altrettanto basso rischio di sviluppare sepsi e / o shock settico, ma non escludere tali complicazioni. Livelli bassi possono indicare che i sintomi della persona sono dovuti a una causa diversa da un’infezione batterica, come un’infezione virale. Un livello basso può anche indicare un’infezione localizzata che non si è diffusa, non è diventata sistemica o è diventata sistemica solo recentemente.
Di contro, livelli elevati indicano un’alta probabilità di sepsi e suggeriscono anche un maggior rischio di progressione verso la sepsi grave e lo shock settico. Livelli elevati possono essere osservati anche in persone con gravi infezioni batteriche, come la meningite. Ancora, livelli elevati possono essere dovuti a una condizione non infettiva o a causa di un’infezione precoce e, insieme ad altri risultati, devono essere esaminati con particolare attenzione. Possono anche essere interpretati in bambini con infezioni renali.
La diminuzione dei livelli di procalcitonina nel tempo in una persona trattata per sepsi o un’infezione batterica indica una risposta incoraggiante alla terapia. Livelli di procalcitonina stabili o in aumento possono indicare la necessità di continuare la terapia.
Livelli molto elevati di procalcitonina possono essere osservati in condizioni di carcinoma midollare della tiroide, ma il test non è mai utilizzato per diagnosticare o monitorare questa condizione. In altri termini, il test della procalcitonina non è considerato un sostituto per l’esecuzione di altri test di laboratorio, ma fornisce informazioni aggiuntive che possono consentire l’avvio di un trattamento appropriato o la sospensione dello stesso.
La diagnosi precoce di infezioni batteriche sistemiche, compresa la polmonite batterica e la meningite batterica, è importante perché tali condizioni possono essere pericolose per la vita se non prontamente trattate.
Fonti e bibliografie
- Medicina di laboratorio – La diagnosi della malattia nel laboratorio clinico. Laposata; Ed. Piccin; 2016
- Biochimica Clinica e Medicina di Laboratorio. M. Ciaccio, G. Lippi; Ed. Edises; 2018
- Rugarli. Medicina interna sistematica. Estratto: Malattie del sistema endocrino e del metabolismo. C. Rugarli; Ed. EDRA; 2018