Il colesterolo HDL è il “colesterolo buono”, la cui funzione è quella di rimuove il colesterolo “cattivo”, che è invece dannoso per il nostro organismo. Livelli elevati di HDL riducono il rischio di malattie cardiache, ma… livelli bassi ne aumentano il rischio.
Per prima cosa, ricordiamo che HDL non è nient’altro che l’abbreviazione di lipoproteine ad alta densità, e che ogni “particella” di colesterolo HDL è una massa microscopica costituita da un bordo di lipoproteina che circonda un centro di colesterolo. La particella di colesterolo HDL è più densa rispetto ad altri tipi di particelle di colesterolo, ed quindi chiamata ad alta densità.
Di qui, una prima riflessione. Contrariamente a quanto pensano moltissime persone, il colesterolo non è affatto nocivo per il nostro organismo, anzi: in realtà, il colesterolo è un grasso essenziale, perché fornisce stabilità ad ogni cellula del proprio corpo. Per viaggiare attraverso il flusso sanguigno, il colesterolo deve essere trasportato da molecole ausiliarie chiamate lipoproteine. Ognuna di queste ha le sue preferenze per il colesterolo e ciascuna agisce in modo diverso sulla base del colesterolo che trasporta.
Chiarito ciò, gli esperti ritengono che il colesterolo HDL possa agire in una varietà di modi utili che tendono a ridurre il rischio di malattie cardiache. Si pensi al fatto che:
Una semplice analisi del sangue può essere in grado di far emergere i livelli di colesterolo HDL. Ma che cosa significano quei numeri? E, ancora, quali sono i livelli ritenuti ideali per il colesterolo buono?
Sebbene ogni analisi del sangue debba essere verificata e condivisa con il proprio medico, possiamo anche in questa sede rammentare che:
In generale, le persone con HDL alto hanno un rischio più basso per le malattie cardiache. Le persone con HDL basso sono invece considerate come a maggiore rischio.
Se il vostro livello di colesterolo HDL è basso rispetto al desiderato, si possono assumere diverse misure per poterlo incrementare e, così, ridurre il rischio di malattie cardiache:
In alcuni casi, il medico può raccomandare farmaci per migliorare il livello di colesterolo. Molto dipenderà anche dai fattori di rischio, come il diabete, l’ipertensione e la genetica.
Intuibilmente, considerato che tanti fattori contribuiscono alle malattie cardiache, il colesterolo non potrà essere ritenuto l’unico responsabile. È dunque possibile che le persone che hanno un colesterolo HDL normale possano sperimentare malattie cardiache e che persone con bassi livelli di HDL possano invece avere cuori sani. Nel complesso, tuttavia, le persone che hanno un basso colesterolo HDL avranno un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiache nella propria vita, rispetto alle persone con alti livelli di HDL.
Gli esperti raccomandano il follow-up del test del colesterolo ogni cinque anni per la maggior parte delle persone. Le persone con dati lipidici anormali o che hanno altri fattori di rischio, potrebbero invece aver bisogno di test del colesterolo più frequenti.
Se si ha colesterolo cattivo alto o bassi livelli di colesterolo buono, è opportuno adottare misure per aumentare il colesterolo HDL come mangiare correttamente, fare esercizio regolarmente e non fumare. I cambiamenti dello stile di vita possono fare una grande differenza per la maggior parte delle persone e possono prevenire malattie cardiache e ictus.
Da quanto sopra possiamo dunque cercare di trarre qualche dato di sintesi che potrebbe tornarvi utile: