L’orticaria è una eruzione cutanea che si manifesta con bolle di colore rosa o molto rosse particolarmente pruriginose. Tale lesione, sia localizzata che estesa, si manifesta a livello epidermico.
Molto spesso però può essere una conseguenza di reazione edematosa, che ha colpito gli strati profondi. Quando si manifesta il disturbo, questo dura solitamente meno di una settimana, nella forma acuta. Se l’eruzione invece persiste oltre i sette giorni, si parla di orticaria in forma cronica.
L’orticaria in forma acuta è spesso dipesa da una reazione allergica. Ha fattori scatenanti molteplici. L’altra forma invece, quella cronica, in casi rari dipende da una reazione avversa. Ha spesso un fattore autoimmune. Almeno una volta nella vita il 20% della popolazione presenta tale disturbo.
Moltissimi casi non necessitano di cure farmacologiche specifiche, perché l’eruzione si risolve in maniera spontanea nell’arco di qualche giorno. In alternativa viene fatto somministrare al paziente un medicinale antistaminico. Questo per aiutare ad alleviare la sintomatologia. Nei casi più gravi invece, possono far intraprendere una cura breve con farmaci corticosteroidi orali.
Sintomatologia dell’orticaria
Questo disturbo si manifesta nella maggior parte dei casi con eruzione cutanea pruriginosa. Spesso ad essa viene associata una sensazione di pizzicore e bruciore. Una caratteristica dell’orticaria sono i cosiddetti “Pomfi”, ovvero delle lesioni di dimensioni variabile della pelle.
Posso essere molto piccoli oppure arrivare fino a diversi centimetri di diametro. Inoltre si manifestano in rilievo e dalla colorazione rossastra, come le classiche bollicine che si manifestano dopo una puntura di insetto.
Nell’arco di 24 ore tali lesioni cambiano, e possono regredire del tutto per riapparire in altre zone del corpo. Per questo anche se le bollicine sono scomparse in breve tempo, è possibile che l’orticaria non sia completamente guarita. Il rash si può manifestare ovunque, oppure essere limitato ad una sola zona del corpo, o diffuse in più aree. Una volta guariti da questa eruzione cutanea, la pelle ritorna ad essere normale.
Orticaria nella fase acuta
Quando si manifesta l’orticaria questa tendenzialmente scompare entro qualche settimana. Con molta rapidità insorge l’eruzione cutanea, che tende a peggiorare dopo circa 12 ore. Da qui entro un solo giorno le chiazze iniziano a scomparire. È possibile però che l’orticaria possa durare molto di più, perché le bollicine in rilievo che scompaiono, vengono sostituti da altri nuovi in altre zone del corpo.
L’orticaria in forma acuta è una condizione medica che colpisce principalmente i bambini, oppure le donne tra i 30 ed i 60 anni di età. L’eruzione può essere anche un segnale di allergia nei soggetti suscettibili. In questo caso i pomfi si manifestano solo dopo pochi minuti dall’esposizione dell’allergene. In circa le metà dei casi di orticaria, il fattore scatenante è ancora oggi sconosciuto.
Le cause dell’orticaria possono includere:
- Allergia alimentare: crostacei, arachidi, kiwi, noci e formaggio
- Fattori ambientali: acari della polvere, polline, sostanze chimiche e fragranze
- Somministrazione di farmaci: alcuni medicinali possono avere tra gli effetti collaterali proprio l’orticaria. Questi farmaci sono: antibiotici, antinfiammatori non steroidei, aspirina, antistaminico, anticonvulsivante ed antidiabetici.
- Punture o morsi di insetti: puntura o morso di ape o vespa
Le allergie si manifestano quasi sempre dopo l’ingestione, inalazione o iniezione di sostanze allergene. L’orticaria però può manifestarsi anche mediante contatto con la pelle o con le mucose con una determinata sostanza, come avviene per il lattice.
Le forme allergiche in questo contesto sono sempre in forma lieve, ma può capitare che si sviluppi anche uno shock anafilattico solo dopo pochi minuti dall’esposizione. I protettori chimici e l’istamina possono essere rilasciati nella nostra pelle per altre ragioni.
Le cause non allergiche dell’orticaria acuta sono le seguenti:
- Infezioni virali, batteriche, parassitarie, sinusite, fascioliasi, Helicobacter Pylori, epatite virale, candida e mononucleosi
- Eccessiva sudorazione o razione emotiva allo stress
- Stimoli fisici da agenti esterni, come attrito o pressione sulla pelle, contatto con l’acqua, cambiamento di temperatura ed ulcere solari
Diagnosi
Per diagnosticare l’orticaria serve una dettagliata anamnesi, ovvero la raccolta di informazioni relativa al cibo ingerito, oppure ai farmaci assunti ecc. Anche l’esame dei segni e della sintomatologia è molto importante , per comprendere la natura del problema.
Possono inoltre essere eseguiti dei test sulla pelle o del sangue. Questi servono ad evidenziare se i pomfi, sono la causa di una reazione allergica, oppure se sono determinati da fattori specifici.
Quando l’orticaria si manifesta in forma lieve, non vi è necessità di eseguire indagini o test particolari. Se essa dura più di due settimane è improbabile che sia dovuta ad una reazione allergica. In tal caso dunque le prove allergiche non verranno raccolte.
Nei malati che non rispondono positivamente ai trattamenti farmacologici, vengono richiesti le seguenti indagini, per comprendere la natura del disturbo:
- Esame completo emocromocitometrico: tale esame consente di identificare dettagliatamente le alterazioni quantitative delle cellule del sangue. Con questo test si può confermare o escludere una possibile eosinofilia, ovvero un disturbo provocato da fattori allergici o da infezioni.
- Velocità del VES e di altri parametri infiammatori: questo test è importante per comprendere ed identificare dettagliatamente alcune condizioni autoimmuni e verificare la presenza di una infezione.
- Esame di un campione delle feci: questo test può evidenziare o escludere la presenza di eventuali parassiti intestinali.
- Esame per la funzionalità della toroide: questo test serve a controllare il dosaggio degli anticorpi antitiroidei.
- Test per controllare le funzionalità renale ed apatiche
- Biopsia cutanea in presenza di pomfi persistenti, per identificare o escludere una vasculite
Epidemiologia
Si stima che circa il 20% della popolazione almeno una volta ha manifestato un episodio di orticaria. Questa malattia in forma cronica ha una prevalenza dell’1,8%. Il picco di incidenza si manifesta tra i 20 ed i 60 anni di età ed è più frequente nelle donne.
L’orticaria acuta spontanea invece si manifesta principalmente in età infantile. Le forme croniche rappresentano oggi circa il 25-28% del totale. Tra le varie etnie non sono state riscontrate differenze sostanziali nello sviluppo della malattia.
Quando si manifesta in forma cronica, questa viene associata alla tiroide autoimmune , in pazienti particolari che hanno manifestato anticorpi circolanti.
Raccomandiamo di consultare il medico di base o il farmacista di fiducia nel caso in cui si sospetta una forma di orticaria.