Serenase è un prodotto farmaceutico a base di Aloperidolo che rientra a far parte della categoria degli Antipsicotici. Nel nostro paese viene commercializzato dall’azienda Luso Farmaco d’Italai S.p.A.
Il medicinale può essere prescritto solo tramite ricetta RNR, ovvero un farmaco a prescrizione medica da rinnovare volta per volta. È indicato principalmente per la cura di patologie come il Disturbo Bipolare e la Schizofrenia.
Il farmaco è da assumere in presenza di agitazione psicomotoria, ma in caso di:
Stati maniacali, oligofrenia, psicopatia, demenza, schizofrenia cronica ed acuta, alcoolismo, paranoide, istrionico e disordini della personalità di tipo compulsivo.
Da assumere in presenza di deliri ed allucinazioni, ma in caso di:
La soluzione iniettabile per impiego intramuscolare è consigliata in presenza dei seguenti disturbi:
L’impiego a dosaggi elevati del farmaco deve essere limitato alla terapia nelle forme resistenti, ovvero in caso di:
La posologia che andremo a descrivere è indicativa, in quanto il dosaggio varia da individuo ad individuo ed anche in base alla risposta del paziente.
Il quantitativo di Serenase può variare anche in base all’età del paziente ed alla natura e gravità dei suoi disturbi ed alla tollerabilità del prodotto.
Questo significa che in presenza di fasi acute è spesso necessario un incremento del dosaggio, seguito successivamente dalla riduzione nella fase di mantenimento. In base alla risposta del paziente sarà il medico curante che stabilirà il dosaggio minimo efficace.
Le dosi elevate devono essere assunte solo dai pazienti che hanno risposto in maniera poco soddisfacente al dosaggio minimo.
Serenase in fiale deve essere somministrato per via intramuscolare.
1. Come farmaco neurolettico: episodi acuti di schizofrenia, paranoia, confusione mentale acuta, paranoia acuta, delirium tremens e sindrome di Korsakoff.
Il dosaggio consigliato è: 5 mg i.m. da ripetere tutte le ore fino al raggiungimento di un controllo adeguato della sintomatologia e comunque non oltre le 20 volte al giorno. Per quanto riguarda la somministrazione orale le dosi sono tra le 2 e le 20 mg al giorno, che potrebbero essere introdotte sia come singola dose sia come dose suddivisa.
Nella fase cronica
1. Da somministrare in presenza di: schizofrenia cronica, alcolismo cronico, e disturbi della personalità.
Il dosaggio consigliato è: 1-3 mg da somministrare tre volte al giorno in base alla risposta del paziente.
La dose massima giornaliera non deve superare comunque i 20 mg.
Da somministrare nella fase acuta in presenza di: alcolismo, demenza, disturbi della personalità, disturbi comportamentali, movimenti coreiformi, tics e balbuzie. Il dosaggio consigliato è: 5 mg i,m. Da ripetere tutte le ore fino al raggiungimento di un controllo adeguato della sintomatologia.
La dose massima giornaliera non deve superare i 20 mg. Nella fase cronica il dosaggio adeguato da somministrare al paziente è di 0,5-1 md 3 volte al giorno fino ad un massimo di 3 mg 3 volte al giorno in base alla risposta del paziente.
Nel coma ipnotico la somministrazione orale adeguata è di 2-3 mg in un unica dose la sera prima di andare a dormire.
In presenza di vomito come antiemetico il dosaggio è pari a 5 md i.m.
Nella profilassi del vomito postoperatorio il dosaggio è pari a 2,5 -5 mg i.m. una volta terminato l’intervento
Anziani:
Per quanto riguarda il trattamento dei pazienti anziani la posologia deve essere stabilita dal medico curante con la massima cautela. Egli dovrà valutare attentamente una eventuale riduzione del dosaggio sopraindicato.
Neonati e bambini:
L’efficacia del farmaco e la sua sicurezza non sono stati ancora oggi stabiliti nella popolazione pediatrica, per questo è importante consultare il medico prima della somministrazione.
Dopo la somministrazione di Serenase sono stati riportati rari casi di morte in pazienti psichiatrici. Il farmaco deve essere utilizzato con la massima cautela in tutti i pazienti affetti da patologie cardiovascolari ed in quelli con una storia famigliare di QT.
Serenase non deve essere somministrato per endovena perché la somministrazione di aloperiodolo è stata associata ad un rischio maggiore del prolungamento del tratto QT e di Torsione di punta. È importante effettuare un ECG di base prima di intraprendere un percorso farmacologico.
Nel corso della terapia invece consigliamo un monitoraggio dell’ECG sulla base delle condizioni cliniche del paziente. Durante il corso della terapia il dosaggio deve essere ridotto se si osserva un prolungamento del QT, ed eventualmente interrompere la somministrazione se esso è maggiore di 500 ms.