Nel corso degli ultimi anni la Dieta Dukan è stata certamente una di quelle più chiacchierate. E anche una delle diete più diffuse. Le critiche, però, non si sono fatte attendere. Anche in virtù del fatto che tante star e personaggi con grande visibilità pubblica l’avevano cominciata a seguire. La Dieta Dukan è stata inventata da parte dell’omonimo nutrizionista di origini transalpine Pierre Dukan. L’obiettivo di questo regime alimentare era quello di aiutare le persone particolarmente grasse.
Ebbene, questa dieta prevede uno schema alimentare tipicamente iperproteico. In poche parole, il paziente deve mangiare solo cibi proteici. Ecco spiegato il motivo per cui tanti scienziati ed esperti hanno cominciato a criticarla in massa. L’organismo viene danneggiato ingerendo solamente proteine. E, al tempo stesso, levando di mezzo anche ogni altro tipo di nutrienti. La grande novità, però, è che lo stesso nutrizionista francese Pierre Dukan ha deciso di rivisitare lo schema classico di questa dieta. E ha scelto di introdurre tutta una serie di novità che tendono a diminuire gli effetti dannosi per il benessere dell’organismo.
Lo schema classico della Dieta Dukan
Il regime alimentare tradizionale ideato da Pierre Dukan si compone di ben quattro fasi. Secondo alcuni pareri, si potrebbe ritenere quasi come il sistema di maggior efficacia per permettere alle persone in sovrappeso di perdere tanti chili. Un vero e proprio baluardo contro l’obesità. All’interno del ciclo dietetico, due fasi sono state immaginate con un obiettivo dimagrante. Altre due fasi, invece, per mantenere e consolidare il peso che è stato raggiunto.
Le quattro fasi
La prima fase è quella relativa all’attacco. Durante questo periodo, il paziente deve consumare 72 cibi con un alto contenuto di proteine. L’obiettivo è quello di perdere più peso possibile. La seconda fase è quella di crociera. Ovvero il peso ideale viene raggiunto secondo uno schema progressivo. Lo schema alimentare si arricchisce di 28 tipologie di verdure. E si alternano giorni in cui si consumano esclusivamente proteine e altri in cui si possono mangiare anche le verdure.
La terza fase, detta di consolidamento, ha lo scopo di insegnare all’organismo come evitare di riprendere subito peso. In questo periodo possono essere reinseriti alcuni cibi più calorici. Il giovedì, in ogni caso, è sempre e solo dedicato alle proteine. L’ultima fase è quella di stabilizzazione e si fonda su tre principi. il giovedì devono essere consumate le proteine, bisogna camminare almeno 20 minuti al giorno e mangiare tre cucchiai di avena al dì.
La nuova versione rivisitata
Questa nuova versione è stata chiamata la dieta dei sette giorni. Gli effetti nocivi sono stati ridotti in confronto al sistema tradizionale. La novità di questo nuovo regime è quella di poter inserire un cibo diverso ogni giorno rispetto al precedente. Si tratta ovviamente di un metodo molto meno rigido. In questo modo il paziente può mangiare cibi differenti e che sono fondamentali per il benessere dell’organismo. Al tempo stesso, però, si rispettano le regole-chiave della dieta Dukan classica.
Tutto si basa sulla settimana. Il lunedì è dedicato alla fase di attacco e si possono consumare solo proteine. Il martedì, invece, si possono inserire le verdure. Il mercoledì si può introdurre la frutta, mentre il giovedì si può consumare il pane. Il venerdì si può inserire il formaggio, mentre il sabato è dedicato agli amidacei. Infine, la domenica è una sorta di giorno libero in cui si può sgarrare. Infatti, si può consumare davvero ciò che si vuole, ma senza eccessi e solamente per un pasto.
Il sistema della scala nutrizionale: a chi si rivolge?
Questo metodo è dedicato soprattutto a tutte quelle persone che non vogliono perdere peso seguendo diete eccessivamente drastiche. Al contrario, vogliono diminuire il peso, ma in base al proprio ritmo. È l’ideale per chi non ha alcuna intenzione di rinunciare del tutto alla buona cucina. E a chi non riesce proprio a fare a meno di tanti alimenti. In questo modo viene raggiunto un dimagrimento piuttosto costante e graduale. È un’ottima soluzione per chi soffre di un sovrappeso moderato.