Negli ultimi giorni Coldiretti ha pubblicamente presentato la sua personale classifica dei cibi più pericolosi, stilata sulla base delle rilevazioni dell’ultimo report “Sistema di allerta rapido europeo”, che registra gli alert per i rischi alimentari che si sono verificati in Unione Europea nel 2016.
Sulla base delle rilevazioni di cui sopra, è scaturito un ben poco invidiabile elenco di cibi pericolosi. Ecco quali sono:
- Pesce dalla Spagna per metalli pesanti in eccesso (mercurio e cadmio)
- Dietetici/integratori da USA per ingredienti e novel food non autorizzati
- Arachidi dalla Cina per aflatossine oltre i limiti
- Peperoni dalla Turchia per pesticidi oltre i limiti
- Pistacchi dall’Iran per aflatossine oltre i limiti
- Fichi secchi dalla Turchia per aflatossine oltre i limiti
- Carni di pollo dalla Polonia contaminazioni microbiologiche (salmonella)
- Nocciole dalla Turchia per aflatossine oltre i limiti
- Arachidi dagli USA per aflatossine oltre i limiti
- Pistacchi dalla Turchia per aflatossine oltre i limiti
- Peperoncino dall’India per aflatossine e salmonella oltre i limiti
- Albicocche secche da Turchia per solfiti oltre i limiti
- Noce moscata da Indonesia per aflatossine oltre i limiti, certificato sanitario carente
- Carni di pollo dai Paesi Bassi per contaminazioni microbiologiche
Considerato che i prodotti più contaminati sono tutti di importazione, Coldiretti consiglia di preferire sempre i prodotti legati all’agricoltura italiana, definita come “la più green d’Europa”, con 292 prodotti a denominazione di origine, oltre a potersi avvalere del divieto all’utilizzo degli Ogm e del maggior numero di aziende biologiche.
Non solo: l’agricoltura italiana è anche al top per quanto concerne la sicurezza alimentare, con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (solo lo 0,5%), per una quota che è inferiore di oltre 3 volte la media UE (1,7%) e ben 12 volte a quella dei Paesi terzi (5,6%).
Complessivamente, Coldiretti rammenta infine che sono 2.925 gli allarmi che sono scattati nell’Unione Europea, e che la Turchia è il Paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi (ben 276), seguita da Cina (256) e India (194), Stati Uniti (176) e Spagna (171).
Paesi con i quali l’Italia intrattiene costanti scambi commerciali, con il conseguente assorbimento nei nostri mercati di prodotti non sempre al top per sicurezza alimentare…