La pasta, perno della dieta italica, è un toccasana per la nostra salute. A patto di scegliere quella di qualità, non scotta e puntare soprattutto sul primo piatto a cena, è in grado di garantire gusto, salute, umore, sonno.
Naturalmente, non basta fare il pieno di pasta per poter ottenere tutti i benefici promessi da questo fantastico alimento: è infatti necessario compiere un po’ di attenzione, a cominciare dalla scelta della qualità: meglio infatti prediligere la pasta di grano duro, meglio se trafilata al bronzo, o integrale. Meglio inoltre gli spaghetti, che hanno un indice glicemico inferiore e, quindi, risultano essere adatti anche alle persone affette da diabete o da chi deve perdere peso.
Inoltre, è bene cercare di cuocere la pasta al dente: vi fornirà una maggiore sensazione di sazietà, e ha un indice glicemico più basso. Meglio dunque non cuocerla eccessivamente e, nel caso in cui dovesse succedere, ricordarsi che è possibile correre parzialmente ai rimedi andando a raffreddarla sotto un getto di acqua corrente.
Guai altresì a pensare che per poter essere dei perfetti salutisti bisogna limitarsi alla spaghettata saltata in padella con un filo di olio e di spezie. Ogni tanto si può infatti abbondare anche con una saporitissima carbonara: vi fornirà il picco proteico di cui avete bisogno, e stimolerà la tiroide, soprattutto se associata a verdura amara.
Per quanto poi concerne il momento giusto per poter assumere la pasta, il consumo può altresì essere serale, soprattutto se arrivate al termine di una giornata piuttosto pesante e stressante, se soffrite di insonnia o se siete preda delle vampate o della sindrome premestruale.
Il motivo di quanto sopra è abbastanza semplice: la pasta è infatti in grado di favorire la sintesi di serotonina e di melatonina, facendo assorbire maggiormente il triptofano e – dunque – permettendo un miglior relax e favorendo il sonno. Il relax a sua volta favorisce la riduzione degli ormoni dello stress (tra cui il cortisolo), che favoriscono l’incremento di peso.
Infine, ricordate che per tutti i soggetti celiachi o sensibili al glutine, o per chi ha la permeabilità intestinale o soffre di colite o di malattie infiammatorie intestinali, il top è pur sempre rappresentato dalla pasta di riso integrale, di quinoa o di grano saraceno. Anche in questo caso, ricordate l’accortezza di consumare la pasta al dente, e associata a verdure amare, prima o dopo il pasto.