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La carne rossa fa male? L’Airc prova a darci una risposta…

Pubblicato da
Lorenzo

Da diverso tempo si discute se la carne rossa faccia davvero male o meno. Merito, o colpa, del fatto che non troppi anni or sono perfino l’Organizzazione mondiale della sanità si sbilanciò a sostenere che potrebbe (il condizionale è ancora d’obbligo) esservi una possibile correlazione tra il consumo eccessivo di carne rossa e il sorgere di alcune forme tumorali. Ma quale è la verità?

Che cosa ha detto l’Airc

A intervenire sul tema è stata ora anche l’Airc, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro, secondo cui un consumo eccessivo di carni rosse, e soprattutto di carni rosse lavorate, potrebbe effettivamente incrementare il rischio di sviluppare alcuni tumori. Ma per quale motivo?

Secondo l’associazione, la colpa è del fatto che le proteine animali sono costituite dalle stesse molecole chimiche di quelle vegetali (gli amminoacidi), ma in caso di consumo eccessivo interagiscono in maniera nociva con il nostro organismo. Il tutto, con un aggravio nelle ipotesi di particolari conservazioni o modalità di cottura della carne, che potrebbero modificarne le molecole presenti rendendole potenzialmente dannose per la nostra salute.

Nel processo in questione, infatti, potrebbero formarsi delle sostanze come le ammine etoerocicliche, che sono potenzialmente tossiche e cancerogene.

Quale è la relazione con i tumori

Insomma, pur senza creare eccessivi allarmismi, l’Airc ammette che possa esservi una correlazione tra eccessivo consumo di carne rossa e tumori. Naturalmente, di eccessivo abuso si tratta, con la conseguenza che una assunzione limitata di questi alimenti non dovrebbe invece determinare particolari rischi per la salute umana.

Infine, l’Airc ricorda sul proprio sito che l’abuso di carne rossa potrebbe favorire in particolar modo alcuni tumori piuttosto che contribuire alla formazione di altre malattie tumorali.

In dettaglio, tra i tumori il rischio incrementa specialmente per tutti quelli dell’apparato gastro intestinale, come il cancro al colon retto e allo stomaco, ma anche per alcuni tumori definiti “ormone dipendenti”, come quelli al seno, alla prostata, all’endometrio.

Intuibilmente, quanto sopra non deve indurvi a saltare a facili conclusioni, o tentazioni pericolose di variazione repentina della vostra dieta. Per poterne sapere di più vi consigliamo infatti di recarvi dal vostro medico di fiducia e di ottenere maggiori informazioni sulla corretta alimentazione che dovreste avere, sulla base del vostro specifico scenario clinico e degli obiettivi che desiderate raggiungere. Nel dubbio, val la pena rammentare che un po’ di equilibrio e di sano dosaggio non guasta mai.

Lorenzo