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Dolore al fianco sinistro: da cosa può dipendere?

Pubblicato da
Lorenzo

Se il dolore al fianco sinistro è sporadico, è possibile che le cause non siano affatto preoccupanti. Ad esempio, la causa può essere un mini trauma determinato semplicemente dall’aver dormito su di un fianco, mantenendo il braccio sotto il corpo.

O ancora potrebbe trattarsi di un mal di milza, che gli sportivi conoscono molto bene: a causa di uno sforzo prolungato per un’attività fisica, senza opportuno preriscaldamento, la milza inizia a dolere in maniera piuttosto intensa.

Altre cause di dolore al fianco sinistro possono essere riconducibili al tradizionale accumulo di gas all’interno dell’intestino (meteorismo!). I gas possono essere determinati al oro volta da qualche problema di assorbimento degli alimenti, con la conseguenza che il loro accumulo può determinare gonfiori e dolori che spariscono nel momento in cui gli stessi gas vengono eliminati dall’ano.

Altre determinanti sono la costipazione intestinale e stipsi: la stitichezza può infatti generare accumulo di materiale nell’intestino, con conseguente gonfiore e dolore.

Cause di un episodio continuo

Se invece l’episodio non è raro ma è piuttosto continuo, le determinanti potrebbero essere riconducibili a qualche patologia. Le più tradizionali sono quelle renali e dell’apparato urinario: si pensi ai calcoli renali o all’uretrice, cioè all’infezione batterica di un uretere. Ancora, può essere determinante di una cistite, infezione batterica della vescica.

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Tra le altre determinanti, evidenziamo le malattie del tratto sinistro del colon: colite spastica, colite ulcerosa, morbo di Crohn, diverticolite, carcinoma del colon, ecc. Altre cause sono ascrivibili alle malattie dell’apparato riproduttivo femminile, che possono riguardare l’utero e gli organi annessi (cisti ovariche, tumori all’utero e all’ovaia, papilloma virus, ecc.).

Ulteriormente, costituiscono cause ricorrenti dei dolori al fianco sinistro anche le malattie della milza, le ernie inguinali, il varicocele, la pubalgia, l’artrosi dell’anca e, più generalmente, l’infiammazione dei muscoli che connettono la colonna vertebrale al bacino.

Come diagnosticare il dolore?

Diagnosticare la causa del dolore al fianco sinistro non è facile, ma è comunque possibile cercare di parlare con il proprio medico in maniera chiara, trasparente e tempestiva, e cercare dunque di ricorrere allo specialista qualora il dolore non sia episodico, bensì frequente.

Per poter arrivare a una diagnosti puntuale è anzitutto necessario localizzare con precisione dove viene originato il dolore. L’informazione può infatti risultare molto importante per individuarne la causa e effettuare la giusta diagnosi. Il dolore può infatti essere vicino alle costole, segnalando un probabile problema alla milza. Può essere all’altezza dell’ombelico, determinando un problema renale. Può essere vicino all’inguine, indicando ernia o pubalgia. O infine può essere nella zona dell’anca e della natica, individuando un problema di artrosi dell’anca.

Da cosa può derivare il dolore.

Tenete inoltre conto che è molto importante cercare di comprendere quando avviene il dolore. Se soffrite di questi fastidi durante il sonno o durante il riposo, è un semplice disturbo di costipazione (sebbene non si possa escludere una delle malattie sopra descritte). Se invece il disturbo sorge durante lo sforzo fisico, potrebbe essere un risultato di una mancanza di allenamento. Se il problema sorge dopo aver mangiato, potrebbe essere qualche patologia intestinale.

Infine, diventa molto importante cercare di condividere con il proprio medico eventuali sintomi coincidenti, al fine di poter arrivare in tempi più rapidi a una precisa diagnosi. Si può infatti parlare di dolore al fianco sinistro con diarrea e vomito quando intuiamo una malattia di natura intestinale, mentre il dolore al fianco sinistro accompagnato da febbre e da bruciori mentre si urina può essere causa di una infezione dell’apparato urinario.

Come localizzare correttamente il dolore

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Come abbiamo avuto modo di ricordare, le cause dei dolori al fianco sinistro possono essere davvero molto numerose. E, anche al fine di condividere fin da subito con il proprio medico le potenziali cause di un eventuale problema, diviene fondamentale cercare di comprendere correttamente come localizzare i fastidi provati.

In particolare, se il dolore al fianco sinistro si manifesta nella parte alta, potrebbe trattarsi di una sensazione al fegato, anche se il dolore a questo organo è normalmente avvertito al fianco destro. In realtà, però, può ben comparire anche sottoforma di dolore al fianco sinistro, visto e considerato che il piccolo lobo del fegato occupa la parte sinistra dell’addome, sotto al cuore. Considerata la lunghissima varietà di dolori che possono interessare il fegato, bisognerà indagare con precisione per identificarne l’origine, per poi procedere con una terapia specifica.

Sempre nella parte altra può trattarsi di ulcera gastrica, soprattutto se il dolore allo stomaco compare dopo i pasti come un dolore acuto e associato spesso ad acidità di stomaco. In altri casi, potrebbe trattarsi di ulcera al duodeno, ovvero al primo tratto dell’intestino tenue, appena fuori dallo stomaco.

Ancora in questa zona, non è esclusa la colica biliare, un dolore piuttosto acuto alla cistifellea, che si può irradiare anche alla schiena, salendo fino alla scapola o, ancora, la pancreatite acuta, un’infiammazione del pancreas che si presenta con un improvviso e forte dolore alla parte alta dell’addome, appunto dal lato sinistro.

Se invece i dolori al fianco sinistro si concentrano nella parte centrale, la causa potrebbe essere ipotizzabile nei calcoli renali, piccoli sassolini che si formano a partire dai sali minerali presenti nei reni, e che nei casi più gravi possono divenire grandi anche come una palla da golf (di norma hanno comunque un diametro inferiore al mezzo centimetro e vengono espulsi regolarmente mediante gli ureteri fino alla vescica e, quindi, con l’urina).

Chi soffre di calcoli renali tende a sperimentare dei dolori molto forti localizzati nella zona lombare, generalmente all’altezza del rene interessato. Per curare i sintomi si somministrano farmaci antinfiammatori contro il dolore e antiemetici per placare la nausea legata al forte dolore viscerale. Se i calcoli non vengono espulsi spontaneamente, si ricorrono tecniche con onde d’urto per sbriciolare i calcoli o, ma molto più raramente, si ricorre alla chirurgia.

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Ancora nella parte centrale c’è l’ipotesi della malattia diverticolare del colon: i diverticoli sono delle “tasche” che si formano nel colon, specialmente nella zona sinistra e lungo il sigma. I sintomi tipici sono quelli di fitte dolorose localizzate soprattutto nell’addome, a sinistra, associate di frequente a diarrea e forti coliche. La terapia risolutiva è generalmente basata su dieta e antibiotici, e nella maggior parte dei casi si giunge a risoluzione senza ricorrere alla chirurgia.

Tra le cause più frequenti di localizzazione in questa zona c’è poi la costipazione, o stitichezza, disturbo molto comune che deriva principalmente da stress, vita sedentaria, condizioni ormonali e dieta sbagliata. Quando le feci stazionano nell’intestino, arrivando fino al retto, senza però stimolarne l’evacuazione, possono infatti dare origine ad una serie di disturbi che possono causare dolore. Altra causa del dolore nella parte centrale e sinistra è il fastidio avvertito alla milza, di solito durante uno sforzo fisico.

Concludiamo infine con le cause dei dolori alla parte bassa e sinistra del fianco. Anche in questo caso le determinanti potrebbero essere numerose, e non solamente riconducibili a quelle che sotto riportiamo.

Si pensi, comunque, alla malattia diverticolare del colon, o al dolore pelvico di origine ginecologica, ciclico o non ciclico. Nel primo caso (dolore ciclico) tenderà a ripresentarsi durante le stesse fasi del ciclo, mentre nel secondo caso (dolore non ciclico) può derivare da cisti ovariche, da una gravidanza extrauterina o dalla condizione, abbastanza frequente, dell’utero retroverso.

Altra causa di dolore alla parte bassa del fianco sinistro è la formazione di un’ernia inguinale, una fuoriuscita di viscere dalla propria cavità naturale, accompagnata dalla formazione di un piccolo gonfiore. L’ernia può essere indolore, soprattutto se è di piccole dimensioni, ma può condurre a dolori anche forti, e conseguenze pericolose come l’ostruzione dei vasi sanguigni, la necrosi e la peritonite.

Nel caso in cui l’ernia non riesca a regredire in maniera spontanea, si interviene chirurgicamente mediante un’operazione piuttosto semplice, eseguita in anestesia locale, senza bisogno di ricovero. Senza particolari complicazioni dovrebbe altresì essere il decorso post operatorio: di solito dopo pochi giorni si possono tornare a svolgere le proprie attività abituali.

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Lorenzo