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Vasectomia: il metodo contraccettivo maschile permanente

Pubblicato da
Lorenzo

Questo genere di intervento può essere effettuato per diversi motivi: ci possono essere persone che non desiderano più avere figli o può essere un modo per il controllo delle nascite (in altri paesi). Ci sono due modalità di intervento per la vasectomia.

La prima è definita tradizionale e la seconda è quella effettuata senza bisturi. Come qualunque intervento operatorio, possono subentrare in alcuni casi delle complicazioni, ma si tratta di casi rari.

Apparato genitale maschile

L’apparato maschile a livello dei genitali è costituito dai testicoli, contenuti nello scroto. Essi sono due e hanno la funzione di produrre gli spermatozoi, cioè le cellule sessuali maschili. Essi producono anche  il testosterone, ovvero gli ormoni sessuali maschili. Questi sono importanti per lo sviluppo del carattere sessuale primario e secondario e al fine di controllare le funzionalità di tutto il sistema genitale.

Le vescicole seminali, in numero di due, sono atte alla produzione di una sostanza viscosa simile al liquido seminale. Quest’ultimo viene prodotto dalla ghiandola della prostata ed è essenziale per la nutrizione degli spermatozoi e per costituire lo sperma. I dotti deferenti sono invece i canali che collegano testicoli, vescicole e prostata.  Attraverso questo canale che gli spermatozoi finiscono nel liquido seminale.

L’uretra è il canale che percorre il pene e che serve per espellere l’urina e lo sperma. Per il controllo di urina e sperma c’è la valvola muscolare. Il pene, infine, è l’organo riproduttivo dell’uomo, nonché tratto finale delle sue vie urinarie. La sua forma permette la fecondazione.

Come funziona la vasectomia

La vasectomia è un intervento chirurgico per la contraccezione definitiva riservata agli uomini. Clinicamente si definisce deferentectomia. Questo tipo di intervento permette di tagliare e sigillare i dotto deferenti. Questi sono i condotti attraverso i quali gli spermatozoi confluiscono nel liquido seminale. Il loro taglio determina, da quel momento in poi, l’eiaculazione del solo liquido seminale, senza spermatozoi. Un liquido quindi non fertile. La contraccezione maschile effettuata in questo modo, è molto meno pericolosa rispetto al corrispettivo intervento fatto nelle donne: la legatura delle tube.

La vasectomia è un’operazione chirurgica che viene fatta come irreversibile e permanente. In realtà però c’è la possibilità di risaldare il sistema con un’altra operazione chirurgica. Questo secondo intervento però è difficile e in molti casi inefficace. Proprio per questo motivo, prima di fare la vasectomia, bisogna prendere coscienza dei dettagli dell’operazione. L’intervento non ha altro genere di complicazioni, non riduce la libido e nemmeno le performance sessuali. La vasectomia non predispone il soggetto nemmeno a tumori o ad altre patologie.

Nel caso si cambiasse idea, soprattutto per quanto riguarda il concepimento di nuovi figli, vi sono alcune soluzioni alternative alla stessa operazione chirurgica per ripristinare i dotti deferenti. Sarebbe infatti buona norma, prima di procedere ad una vasectomia, donare e depositare il proprio seme ad un’apposita banca del seme, in modo da poterlo recuperare nel caso si volesse procedere con un nuovo concepimento con la propria partner.

In questo modo avrete anche la possibilità di concepire con il vostro seme e non con quello donato da uno sconosciuto.

Un’altra soluzione, anche se poco praticata e solo nei casi più gravi, è il prelievo chirurgico degli spermatozoi. Come detto infatti, la produzione di spermatozoi, anche dopo la vasectomia, continua ad essere attiva da parte dei testicoli, e solo il loro confluire nel liquido seminale viene interrotto. Quindi nei testicoli, si trovano degli spermatozoi che possono essere prelevati chirurgicamente.

Questo viene in genere praticato nei gravi casi di infertilità e impotenza, anche perché spesso, il prelievo non riesce a reperire la quantità minima di spermatozoi, necessaria per l’inseminazione IntraUterina. È però sufficiente alla selezione di un singolo spermatozoo da scegliere per l’iniezione diretta nell’ovulo, che darà vita all’embrione.

Il prelievo può essere effettuato anche dagli epididimi, oltre che dai testicoli. Un epididimo è un dotto di collegamento per i dotti deferenti con il testicolo. L’epididimo è costituito da una testa, un corpo ed una coda, ed è avvolto. La loro funzione è quella di immagazzinamento degli spermatozoi prodotti dai testicoli. I testicoli infatti, dopo la produzione, cedono gli spermatozoi alla testa dell’epididimo.

I semi maschili passeranno poi dal corpo per giungere alla coda dove verranno stoccati. È proprio in questo transito dalla testa alla coda, che gli spermatozoi acquistano la loro mobilità e la loro fertilità. Prima di entrare nell’epididimo, gli spermatozoi mancano infatti di coda e della giusta maturazione. Durante l’immagazzinamento, che può durare anche 13 giorni, gli spermatozoi vengono concentrati e costretti gli uni sugli altri, bloccandone dunque la capacità motoria.

Quando l’attività sessuale porta all’eiaculazione, dei muscoli spingono gli spermatozoi nel dotto deferente, e quindi verso lo scroto per la fuoriuscita, insieme al liquido seminale, dal pene.

Il prelievo dunque, può essere fatto anche dalla coda dell’epididimo, dove gli spermatozoi terminano la loro maturazione e sono pronti per la fecondazione.

Il prelievo non viene effettuato con una sola tecnica chirurgica, ma sono ben cinque le possibilità a disposizione dei medici.

  • TESE, Estrazione dello Sperma Testicolare (con biopsia testicolare);
  • TESA, Aspirazione dello Sperma Testicolare (aspirazione diretta dal testicolo);
  • PESA, Aspirazione Percutanea dello Sperma Epididimale (aspirazione dall’epididimo);
  • Micro-TESE, Estrazione Microchirurgica di Sperma Testicolare (con biopsia testicolare in campo magnificato);
  • MESA, Estrazione Microchirurgica di Sperma Testicolare (microaspirazione dall’epididimo).

L’estrazione può essere dunque praticata tramite due tipi diversi di interventi, che poi danno luogo alle cinque tecniche: grazie ad un catetere per l’aspirazione, indipendentemente da quale sia il luogo del prelievo degli spermatozoi; oppure con una piccola incisione e l’apertura del testicolo per il prelievo del tessuto produttore degli spermatozoi.

La scelta per quel che riguarda la modalità del prelievo, dipende da paziente a paziente, da cui dipendono anche i benefici e i rischi.

L’eiaculazione, la libido, l’erezione, il testosterone nell’organismo sono tutti inalterati. La differenza sta solo nella qualità del liquido emesso con l’eiaculazione. L’operazione non causa nemmeno dolori particolari, si avverte solo un leggero fastidio che in pochi giorni di solito svanisce. La vasectomia non ha effetti sulla possibilità di trasmettere o contrarre malattie sessualmente trasmissibili.

Perché viene fatta

La vasectomia viene nella maggior parte dei casi effettuata su coloro che hanno deciso di non avere più figli. I motivi possono essere diversi: età o scelta personale. Si tratta di un’operazione molto praticata perché è sicura e facilmente è un successo. Solo 1 persona su 2.000 non ottiene i risultati sperati. Una famiglia che decide di non avere più figli, più facilmente opta per questo tipo di intervento piuttosto che per il corrispettivo sulla donna, più invasivo e complicato. La vasectomia in alcuni stati viene fatta al fine di controllare le nascite. Si tratta nello specifico di Cina, India e di paesi asiatici con un tasso di natalità molto elevato e che hanno problemi di sovrappopolamento.

La vasectomia in nessun modo viene indicata per la cura di patologie che interessino l’apparato genitale maschile, ma rimane una scelta del tutto libera e dettata da motivazioni non mediche. Nel mondo, il 5 per cento delle coppie sceglie la vasectomia come metodo contraccettivo.

Secondo i recenti dati statistici, gli uomini che si sono sottoposti a vasectomia, nel mondo, sono tra i 42 e i 60 milioni. I paesi dove la vasectomia è più richiesta sono in primo luogo la Cina, e poi l’Olanda, la Nuova Zelanda, l’Australia, gli USA e il Sud Corea.

In Cina il fenomeno è piuttosto esteso, dettato dalla necessità di controllo delle nascite nella popolazione più numerosa del mondo, che rappresenta il 25 per cento della popolazione mondiale.

Nel paese della Grande Muraglia, ben il 50 per cento delle coppie ha scelto la sterilizzazione, di cui l’85 per cento ha scelto la vasectomia, una pratica che si è molto affermata negli ultimi anni. Prima erano solo il 33 per cento delle coppie che sceglieva la vasectomia come contraccettivo.

In Italia invece, la vasectomia ha sempre trovato scarsa popolarità, tanto che le statistiche del Ministero della Salute parlano di soli 653 ricoveri tra il 1999 e il 2005, per praticare la vasectomia a scopo di sterilizzazione.

I motivi per cui la vasectomia è così poco praticata nel nostro paese, sono sia di natura giuridica, che ideologica. In Italia infatti, tale pratica rappresenta ancora un atto contro la virilità maschile, probabilmente per una scarsa conoscenza della tecnica operatoria. Nell’immaginario collettivo infatti, la vasectomia viene vista come una mutilazione dei genitali, che non consente più le normali pratiche sessuali, impedendo l’erezione e l’orgasmo. Naturalmente, come già detto, la vasectomia non compromette nessuna delle funzioni sessuali.

Preparazione alla vasectomia

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La vasectomia è sempre preceduta da almeno una visita urologica. In un colloquio con il paziente, il medico apprende se c’è consapevolezza e convinzione nel fare l’intervento. Il medico informerà il paziente della permanenza degli effetti e darà dettagli sull’intervento. In molti casi le persone sottovalutano l’importanza dell’intervento solo perché di facile esecuzione.

Prima della vasectomia è importante confrontarsi con il proprio partner, anche se legalmente non è ovviamente una condizione7 necessaria. Come metodi contraccettivi ci sono altri metodi, quindi è bene pensare bene prima di effettuare questa operazione. Dopotutto si tratta di un intervento chirurgico, che quindi può anche avere complicazioni, sebbene rare.

Prima della vasectomia il paziente non deve assumere determinati farmaci. In particolare aspirina o altri medicinali con azione similare. Questo perché gli effetti possono compromettere la buona riuscita dell’intervento e una volta assunti, ci mettono diversi giorni per essere smaltiti. Il paziente prima dell’intervento deve depilarsi l’area pubica sulla quale si andrà ad operare.

In questo modo l’igienizzazione della zona sarà più semplice e il rischio di infezione, ridotto al minimo.

Il paziente dovrà indossare poi, a seguito dell’intervento, degli slip attillati contenitivi specifici o dei pantaloncini aderenti. Queste sono condizioni necessarie per bloccare al meglio i movimenti dello scroto e ridurre il gonfiore. É bene che il soggetto che si sottopone a vasectomia, si faccia accompagnare da qualcuno. Questo perché mettersi alla guida o fare alcuni movimenti, potrebbe essere per lui complicato.

L’intervento chirurgico

L’operazione della vasectomia è di solito fatta in ambulatorio, non richiede infatti alcun ricovero ospedaliero. La dimissione avviene nel medesimo giorno dell’intervento. I metodi di intervento sono due:

  • Vasectomia tradizionale convenzionale: che prevede due incisioni, la rimozione di parte dei canali e la legatura degli stessi. Si termina con una sutura riassorbibile.
  • Vasectomia no scalpel, senza bisturi, che avviene attraverso un foro minuscolo nello scroto, fatto con uno strumento speciale. Si procede come nel metodo precedente, ma senza necessità di sutura.

L’anestesia viene fatta a livello locale, nella zona di scroto e testicoli, quindi il paziente è sveglio e cosciente. Il dolore percepito dal soggetto è minimo, alcuni lo descrivono come un fastidioso pizzichio.

Il ricovero del paziente è indispensabile solo se si deve ricorrere all’anestesia generale. È questo il caso di allergie ad anestetici locali o se egli tende a svenire facilmente. In anestesia generale si somministrano al paziente anestetici che lo rendono incosciente, almeno fino a che l’intervento non è concluso. Se la vasectomia viene fatta in anestesia generale, è necessario essere a digiuno completo dalla sera precedente l’intervento.

Approfondimenti e credit

Lorenzo