L’oscillococcinum è un prodotto che viene venduto in farmacia senza alcun obbligo di ricetta, come vaccino antinfluenzale omeopatico. Esso rappresenterebbe un vaccino antinfluenzale alternativo al tradizionale, che si sa avere qualche effetto collaterale. Questo genere di rimedio ha l’obiettivo di prevenire l’influenza e va preso quindi all’inizio della stagione invernale.
Non è semplice dire se il farmaco funzioni davvero, alcune persone hanno gridato al miracolo, ma la maggior parte dei medici boccia questo farmaco come vaccino efficace: il dibattito è il solito confronto fra medicina ufficiale e medicina omeopatica.
L’ oscillococcinum viene prodotto dalla casa farmaceutica Boiron. Il prodotto sarebbe ricavato dal cuore e dal fegato dell’anatra muschiata, in gergo omeopatico: Anas Barbariae Hepatis et Cordis Extractum, con una diluizione di 200 CK, quindi di 1:100.
Le confezioni del farmaco contengono all’interno singole bustine di granuli che sono la base del prodotto. Ogni dose contiene 1 grammo di granuli di cuore e fegato d’anatra, lattosio e saccarosio che sono gli eccipienti. Il costo di una confezione da 6 dosi si aggira intorno ai 15-20 euro e si vende al banco.
Composizione
Come dichiara anche la Boiron il contenuto dell’ Oscillococcinum ha come principio attivo l’Anas Barbariae Hepatis et Cordis Extractum in dose 200CK HPUS 1:100 -400 g e ha come eccipienti 0,15 grammi di lattorio e 0,85 grammi di saccarosio, 100% zucchero quindi, dichiarato. Il prodotto comunque non è in alcun modo nocivo, la stessa portavoce della casa farmaceutica Boiron ha dichiarato che il prodotto è sicuro, dal momento che “non c’è niente dentro”.
Gli omeopati sostengono che comunque nel processo di diluizione rimarrebbe traccia delle molecole nell’acqua. Quindi una sorta di impronta del principio attivo secondo l’effetto “memoria dell’acqua”, che sarebbe sufficiente a rendere il farmaco efficace.
Indicazioni terapeutiche
L’ Oscillococcinum è indicato per prevenire e curare le sindromi influenzali e altre patologie dovute a infezioni virali con sintomatologie respiratorie date da coronavirus e adenovirus, per disturbi e virosi dell’apparato gastroenterico dati da enterovirus,ma anche comuni stati di raffreddamento e otiti.
È consigliato assumere questo medicinale omeopatico se compaiono sintomi come: brividi, sensazioni di freddo, spossatezza, malessere generale, mal di testa, dolori muscolari e articolari, dolori a livello della faringe, febbre (iperpiressia), senso di fastidio alla luce (fotofobia).
Come funzionerebbe Oscillococcinum
Il vaccino antinfluenzale omeopatico è basato sull’utilizzo di dosi infinitesimali di una sostanza che un paziente sano dovrebbero provocare sintomi simili alla malattia, quindi non ha l’obiettivo di bloccare il virus. Il termine vaccino quindi è inesatto: di fatto l’ Oscillococcinum è uno stimolatore del sistema immunitario, in questo senso si differenzia da un vaccino tradizionale. Questo infatti consiste nella inoculazione del virus o dei batteri attenuati, in modo tale da spingere la risposta immunitaria a fronte di agenti esterni.
Gli anticorpi in questo modo sarebbero stimolati a bloccare il contagio e a dare come risultato un’infezione molto più leggera, meno violenta.
Se da una parte vi sono coloro che diffidano dal vaccino tradizionale, è anche vero che non tutti ricorrerebbero ai farmaci omeopatici. Questi ultimi sono spesso usati per potenziare l’effetto preventivo più che per scongiurare la malattia stessa, riducendo le complicanze nei soggetti a rischio, quindi pazienti con diabete, cardiopatie, asma, patologie ai reni.
Posologia e modo d’uso
Il farmaco secondo l’omeopata va preso la mattina a digiuno. Il farmaco va preso la mattina a digiuno, verso metà ottobre. Si presenta sotto forma di granuli, che vanno fatti sciogliere sotto alla lingua. Anche se sono già comparsi i primi sintomi influenzali si può prendere, non da alcuna complicazione.
Dal momento dell’assunzione si dovrebbe assumere una dose di Oscillococcinum ogni 6 ore per gli adulti e una dose alla settimana per i bambini, a titolo preventivo. Una dose poi va assunta anche alla comparsa dei primi sintomi, ripetendo l’assunzione a intervalli di qualche ora. Quando la malattia influenzale poi arriva, bisogna prenderne una dose al mattino e una alla sera, per un periodo di 1-3 giorni. Meglio assumere sempre il farmaco omeopatico lontano dai pasti: 15 minuti prima o 1 ora dopo minimo.
Per somministrare il farmaco a bambini e a neonati è bene tenere conto di tutto, chiedendo possibilmente parere medico o all’omeopata. La modalità di somministrazione in questo caso è di sciogliere la dose in poca acqua e in caso metterla nel biberon. Di solito il farmaco omeopatico dovrebbe essere sciolto in bocca, ma i bambini fanno fatica in questo modo. Il farmaco può essere preso senza alcun problema anche in gravidanza, come strumento di prevenzione. È comunque importante durante la gestazione, consultare il medico prima, per sicurezza.
Effetti collaterali e avvertenze
L’ Oscillococcinum non ha effetti collaterali particolari gravi in alcun modo. Sulla base delle informazioni cliniche si è riscontrato che il 3% avrebbe riportato effetti lievi, come mal di testa e irritazione cutanea. Altri effetti indesiderati sarebbero una sensazione di affaticamento, disturbi allo stomaco, vertigini e un peggioramento dei sintomi influenzali in corso. Il farmaco contiene zucchero, quindi chi ha patologie come il diabete dovrebbe stare attento, così anche chi è intollerante al lattosio.
Il prodotto non ha controindicazioni o precauzioni d’uso, non da problemi allo stomaco e può essere assunto con tranquillità da lattanti, anziani, donne in gravidanza e in allattamento. Anche chi è sensibile ai farmaci FANS può prendere il farmaco senza problemi.
Il batterio oscillococco
Il principio attivo non è stato presentato come quello che era, quindi estratto di cuore e fegato d’anatra, ma è stato denominato batterio oscillococco, un organismo inesistente e di conseguenza mai identificato e mai classificato dal punto di vista scientifico.
Mentre il fisiologo francese Joseph Roy (1891-1978) prestava servizio militare in spagna durante il periodo dell’influenza spagnola (1917-19), osservò il sangue dei pazienti e notò dei corpuscoli sferici che si muovevano. Suppose che si trattasse di batteri, causa dell’influenza, e li denominò oscillococcinum, cioè “sfere che oscillano”. I batteri analizzati non erano altro che bolle d’aria inquinanti presenti all’interno dei campioni analizzati (un classico errore nella preparazione dei vetrini) e che hanno dato vita al fenomeno erroneo di questa specie batterica non identificata. Osservando vari animali, ritenne di aver trovato i medesimi batteri concentrati nel cuore e nel fegato dell’anatra muschiata, quindi mise appunto un farmaco a partire da questi tessuti, usando i metodi omeopatici.
Con il progredire della scienza medica si è scoperto che le influenze non sono causate da batteri, ma bensì da virus. Il preparato di Roy non ebbe alcun successo al tempo, perché non pareva funzionare. Il prodotto fu riesumato dalla Boiron che l’ha spinto e l’ha pubblicizzato, rendendolo uno dei suoi prodotti di punta. Non c’è prova scientifica e nemmeno casi sufficienti per poter dire che l’ Oscillococcinum abbia validità terapeutica.
Dal punto di vista chimico e fisico non è altro che zucchero, cioè glucosio e lattosio, e data l’alta diluizione (1:100) non conserva nemmeno alcuna traccia del principio attivo che sarebbe ipoteticamente alla base del suo funzionamento. Quello che rimane infatti dopo tale diluizione è acqua e zuccheri, anche perché le molecole dei tessuti dell’anatra non sono solubili in acqua.
Come è nato oscillococcinum?
Fu Joseph Roy, vissuto tra il 1891 e il 1978, a coniare il termine oscillococcinum e dar vita a questo farmaco omeopatico. Il medico in questione lavorava per l’esercito transalpino durante la Grande Influenza spagnola, la quale distrusse l’Europa tra il 1918 e il 1920. Roy effettuò varie analisi del sangue sulle vittime e scoprì che molti di essi avevano un batterio, il cui movimento era oscillante. Ecco che chiamò questo batterio Oscillococcus. Si accorse che era in quelle persone che soffrivano di varicella e herpes, in seguito anche tra coloro affetti da morbillo, eczemi, tubercolosi, reumatismi e anche il cancro.
Nonostante la scienza smentì le sue ipotesi, il medico francese continuò a fare ricerche. Un giorno scoprì che nel fegato dell’Anas Barbariae, un tipo di anatra, vi era l’Oscillococcus. Da li iniziò a realizzare l’estratto di fegato per produrre il suo farmaco.
Critiche all’oscillococcinum
Sono tante le critiche mosse all’oscillococcinum. Trattandosi di un farmaco omeopatico, viene guardato con scetticismo da moltissimi medici. Il motivo è che nei vari prodotti omeopatici, non vi è il principio attivo originario. Questo viene diluito così tante volte che alla fine, non ne resta più niente.
A oggi, non è mai stato dimostrato il meccanismo secondo cui il prodotto omeopatico funziona, cioè quello che una sostanza imprime la sua memoria nell’acqua. Sono stati tanti gli studi condotti in tal senso ma non hanno mai portato un chiarimento. A oggi i medici asseriscono che i prodotti omeopatici come l’oscillococcinum, hanno come unico effetto quello placebo. Cioè la persona assumendo una sostanza e convincendosi che questa possa funzionare (perché così gli è stato detto), ottiene realmente dei benefici.
Queste sono le principali critiche mosse contro l’oscillococcinum e tutti gli altri farmaci omeopatici. Nel 2011 però, verso coloro che commercializzano questo specifico rimedio, venne mossa un’azione legale detta class action. Un’azione legale collettiva depositata alla Corte Superiore dello Stato della California. L’accusa era quella di essere solo una pillola di zucchero nonostante l’azienda pubblicizzasse il fatto che al suo interno vi era il principio attivo. “La verità è che il principio attivo riportato sulle confezioni di Oscillococcinum, Anas Barbariae Hepatis et Cordis Extractum, non è né “attivo” nel combattere l’influenza, e nemmeno, per la verità, un ingrediente dell’Oscillococcinum.” La causa in realtà è ancora in corso.
Come mai molte persone lo utilizzano?
L’oscillococcinum ha come unico scopo quello di ridurre i sintomi influenzali e portare la persona a una guarigione il più veloce possibile. Anche perché l’influenza è destinata a risolversi da sola, anche senza l’uso di farmaci. Alcuni virus influenzali possono essere particolarmente forti, altri particolarmente delicati.
Chi assume questo medicinale e nota che l’influenza regredisce, ecco che attribuisce al farmaco il successo della guarigione. Visto però che l’influenza tende a regredire da sola, ecco che potrebbe trattarsi solo di una coincidenza. Se i sintomi poi regrediscono in fretta, potrebbe essere che il virus era molto debole. Non dimentichiamoci poi del sopra citato effetto placebo.