L’acido L-ascorbico è un composto organico che si trova in natura. E’ un solido bianco che si presenta come cristallo insapore e inodore, idrosolubile, debolmente acido ed essenziale per noi uomini in quanto svolge all’interno dell’organismo varie funzioni. Esistono due forme enantiomere di acido ascorbico, ma solo una di queste è vitamina C.
Il primo effetto provato scientificamente dell’acido ascorbico è legato allo scorbuto. Venne scoperto infatti che la vitamina C proteggeva appunto dallo scorbuto, una malattia che verso il 16esimo secolo uccideva molti uomini che si dirigevano verso il nuovo mondo. Si accorsero che bastava assumere limone per fuggire alla malattia, la quale portava sintomi come dolori muscolari, stanchezza, gengivite, perdita di denti etc. La scoperta che la sostanza “miracolosa” contenuta nel limone era la vitamina C, arrivò nel 900.
La vitamina C, cioè l’acido ascorbico, è una delle sostanze di cui il corpo ha più bisogno. Con essa si prevengono e contrastano svariati problemi che riguardano la salute. La carenza di questa vitamina nel corpo influisce notevolmente sul benessere della persona. Anche un eccesso di tale elemento non porta effetti positivi. E’ importante quindi che vi sia una giusta quantità di acido ascorbico nell’organismo, ne più ne meno.
Per quanto riguarda i benefici dell’acido ascorbico, tra i più importanti troviamo:
Gli esperti danno via libera all’assunzione di vitamina C, in quanto questo elemento è indicato per quanto segue: combattere e prevenire lo stress, prevenzione dell’acne, protegge contro le malattie di natura infettiva, contro la cataratta, utile per le ferite in quanto stimola il processo di cicatrizzazione, contro i dolori che colpiscono le articolazioni etc.
L’organismo ha bisogno di ottenere corrette quantità di vitamina C per poter continuare a essere efficiente e in buona salute. Quando si verifica una carenza di questa sostanza, si possono iniziare ad accusare sintomi di varia entità. Il soggetto tanto per incominciare è meno resistente alle infezioni. Questo può comportare disturbi generici naturalmente. Anche la stanchezza è un sintomo comune quando nel corpo non vi sono giusti livelli di acido ascorbico.
Si possono verificare situazioni in cui il soggetto accusa affaticamento mentale o inappetenza. Anche i dolori muscolari si dimostrano piuttosto comuni in presenza di una carenza di questa vitamina. Gli esperti informano che le gengive, la cartilagine e il tessuto connettivo hanno bisogno di questa sostanza. In caso contrario si possono verificare vari tipi di problemi. Da ricordare che la cattiva digestione, i capelli deboli che si spezzano e il respiro corto possono essere correlati alla carenza di acido ascorbico.
Tra le cause possiamo trovare: la cattiva alimentazione, la presenza di alcune malattie (spesso ignorate da chi ne soffre), la gravidanza, la presenza ustioni, l’allattamento del neonato… certamente insieme al medico sarà possibile intervenire dato che una volta scoperta la causa, lo specialista agirà di conseguenza proponendo la giusta soluzione e i migliori consigli. Da ricordare che anche la cottura degli alimenti che possono essere consumati crudi può essere il motivo della carenza di questa vitamina in seguito alla sua eliminazione per colpa delle temperature elevate.
E’ importante far scorte di vitamina C, inoltre non è affatto difficile dato che in numerosi alimenti vi è disponibile la sostanza in questione. Iniziamo dicendo che gli agrumi sono ricchi di vitamina C. Per cui le arance, i limoni e così via… sono preziosi cibi da assumere in modo regolare. Naturalmente frutta e verdura sono la strada più facile per arrivare ad avere ottime quantità di acido ascorbico nell’organismo. Velocemente ecco una lista degli alimenti che possiedano questo elemento vero e proprio toccasana:
La scienza parla chiaro, dobbiamo frenare gli entusiasmi verso quelli che sono i benefici dell’acido ascorbico e di conseguenza, dal consumo degli integratori. Si perché in media ogni giorno dovremo consumare tra i 60 e i 90 mg di questa vitamina, quantità che si ottiene mangiano un’arancia o un kiwi. E’ vero che gli eccessi di questa sostanza non portano a grandi controindicazioni, ma comunque resta da tener bene a mente che non dovremo abusarne, che si traduce nel non superare i 180 mg al giorno.
In commercio si trovano vari integratori con compresse da 360 mg (consigliano poi di assumerne solo mezza) e altri ancora che non indicano alcuna dose, lasciandoli perciò di libero utilizzo.
La medicina perciò continua a ribadire a più riprese che gli integratori di acido ascorbico non sono poi molto utili visto che, seguendo un’alimentazione equilibrata, è già possibile.
C’è poi chi sceglie di usare gli integratori di vitamina C, arrivando ad assumerne in quantità davvero esagerate. Secondo la medicina ufficiale, il massimo consentito al giorno senza accusarne effetti collaterali, è di 2 grammi al giorno. A dosaggi superiori possono invece comparire vari problemi, come il disturbo del sonno, disordini gastrointestinali, cefalea…
Se invece vengono superati i 10 grammi al giorno, ecco che le dosi diventano davvero eccessive e la persona può iniziare a produrre in quantità alte gli ossolati, i quali a loro volta favoriscono la formazione dei calcoli renali. L’intestino inizia ad assorbire una maggior quantità di ferro, arrivando a un sovraccarico di questo minerale. I reni possono veder inibita la loro capacità di riassorbire bene l’acido urico.
Non è una vitamina particolarmente forte. Gli alimenti perdono un po’ di vitamina C quando vengono esposti ad alte temperature, alla luce diretta e anche all’aria. Pensate che i fagiolini freschi, già dopo un giorno da quando sono colti, perdono 1/3 della loro vitamina C. Nei piselli invece diminuisce, restando a temperatura ambiente, del 10% ogni giorno. Degli spinaci freschi invece, dopo 7 giorni in frigorifero, se ne va più dell’80%. Quelli surgelati, anche dopo tre mesi, ne hanno persi solo il 20%. Anche la cottura ne diminuisce la presenza.