I primi sintomi fanno la loro comparsa da un minimo di sei ad un massimo di dodici ore dopo essersi esposti ai raggi del sole.
La scottatura in genere provoca un arrossamento delle parti di cute che sono state esposte al sole, con, in alcuni casi, anche delle vescicole, delle bolle e/o delle papule sulla cute che provocano un gran prurito, poi una sensibilità della cute al tatto molto aumentata, una secchezza della stessa con princìpi di esfoliazione.
L’entità dei problemi causati da un eritema solare dipende soprattutto dalla quantità di raggi ultravioletti assorbiti e dal fototipo individuale. L’eritema tende a guarire autonomamente in qualche giorno, però, se ci si espone periodicamente in modo eccessivo e senza le giuste protezioni, aumentano poi i rischi di avere delle macchie sulla pelle permanenti, di soffrire di cheratosi attinica ed anche di andare incontro a problemi più seri come i melanomi (tumori della pelle). Il fotoinvecchiamento (il formarsi di rughe e la perdita del tono cutaneo e della elasticità della cute stessa) è un altro dei problemi cui si va incontro se troppo spesso ci si provoca un eritema solare.
Premettendo che se si parla di eritema solare la causa l’abbiamo tutti sott’occhio, è anche vero che il sole non è l’unico colpevole. Diamo quindi un’occhiata ai sintomi per ogni tipo di eritema più conosciuto.
Per prima cosa occorre idratare immediatamente la parte di pelle arrossata con delle creme, oppure delle lozioni o anche dei latti solari appositamente studiati e che siano di qualità. Perché il sollievo sia maggiore il prodotto che verrà utilizzato sulla pelle arrossata dall’eritema solare, può preventivamente essere raffreddato, ad esempio riponendolo in frigorifero.
Areare la pelle arrossata anche con l’utilizzo di un ventilatore può alleviare da subito il bruciore doloroso che accompagna l’eritema solare, anche se si tratta di un palliativo momentaneo perché i suoi benefici effetti cessano con il cessare dell’areazione.
Tenendo presente che il freddo, in qualsiasi forma, non farà altro che del bene alla cute arrossata e dolorante per un eritema solare, una delle soluzioni per alleviare le sofferenze può senz’altro essere una doccia fredda, oppure anche appoggiare sulla parte arrossata e muoverci sopra una borsa del ghiaccio (avvolta in panni di cotone perché sia più delicata sulla pelle). Questa azione è denominata crioterapia ed è molto utile in caso di eritema solare.
Antidolorifici per os o anche impacchi lenitivi per uso topico sono due rimedi che apportano sicuramente benefici dal punto di vista del dolore, anche se il primo può avere controindicazioni.
Un sistema poco conosciuto è quello di tenere avvolti gli arti (gambe e braccia) avvolti in panni inumiditi con acqua fredda, da sostituire allorquando la sensazione di bruciore doloroso dovesse farsi avvertire nuovamente.
Attenzione ad asciugare la pelle arrossata dall’eritema solare, ad esempio dopo un bagno od una doccia freschi, ESCLUSIVAMENTE con panni MOLTO SOFFICI, per evitare di peggiorare l’arrossamento.
Gli olii specifici nutrienti per la pelle sono un ottimo ausilio, da usare dopo un bagno o una doccia.
Sarà indispensabile consultare un medico nel caso in cui l’estensione dell’eritema solare sia particolarmente vasta e nel caso che i processi infiammatori siano particolarmente evidenti (vescicole, bolle e papule).
Ovviamente andrà immediatamente interrotta l’esposizione al sole dopo aver rimediato un eritema solare. Anche per i giorni successivi, fino a che l’eritema non sarà COMPLETAMENTE guarito. Grattarsi o rischiare dei graffi sulla pelle potrebbe danneggiare in modo più grave la pelle già colpita. L’infiammazione aumenterebbe sensibilmente. Ed il prurito non passerebbe, si avrebbe solo l’effimera sensazione di benessere per pochi secondi.
Le bolle e le vescicole non vanno rotte nel modo più assoluto: la fuoriuscita del liquido e l’esposizione dello strato sottostante della cute aumentano i rischi d’infezione prolungando i tempi di guarigione dall’eritema solare.
Se siete sensibili alla benzocaina, evitate accuratamente le creme che contengono questo anestetico locale. Anche in caso non siano sensibili a questo prodotto ma i pazienti abbiano 2 anni o meno, la benzocaina va evitata, a meno che non sia prescritta da un medico.
La pelle arrossata non va asciugata con panni ed asciugamani dalla superficie ruvida. La tentazione può venire pensando che quest’operazione può alleviare il prurito “grattando” le parti di pelle arrossate e pruriginose, ma l’infiammazione e l’arrossamento aumenterebbero di sicuro e con essi anche e nuovamente la sensazione di prurito. Asciugare la pelle con panni lisci e tamponando invece di sfregare è, invece, consigliatissimo.
Non bisogna bere acqua ghiacciata: aumentano solo i rischi di congestione. Evitate di farvi fare scrub e peeling se siete affette da eritema solare. E, soprattutto, aspettate che siano passati alcuni giorni dalla TOTALE scomparsa dell’eritema prima di sottoporvi a sedute abbronzanti, come lettini o docce a lampade UV.
Chi trascorre molto tempo al sole è a rischio eritema. Lo sono anche tutti coloro che sono sensibili ai raggi ultravioletti. Le persone più a rischio di sviluppare altre tipologie di eritemi hanno un età compresa tra i 20 e i 30 e chi è già cagionevole di salute.
La prevenzione si trova in ciò che in ultima analisi provoca l’eritema. Evitate di esporvi al sole e utilizzare creme protettive di alta qualità e con un livello protettivo elevato. Vestitevi anche in modo comodo, indossando tessuti freschi e leggeri.
Non è del tutto fuori luogo consigliare una buona igiene e un’alimentazione equilibrata, per sostenere al massimo il sistema immunitario e prevenire eventuali infezioni secondarie a conseguenza dell’eritema solare. In estate, quindi, prediligere piatti freschi a base di frutta e verdura. Non fatevi mancare le proteine e sostenete una dieta a basso contenuto calorico ma che contenga tutti i nutrienti di cui avete bisogno per una salute di ferro.
Il trattamento dell’eritema solare prevede vari farmaci antinfiammatori o corticosteroidi presi per via orale o per iniezione locale. Altre terapie farmacologiche possono includere antibiotici, antistaminici, una terapia di fotomodulazione. La cura può anche consistere nel cessare l’assunzione di determinati farmaci che possono influenzare la terapia.
Come accennato, anche una buona alimentazione è più che raccomandata. In combinazione ai trattamenti sopra indicati, mangiare bene e assumere integratori vitaminici e minerali può solo essere la scelta migliore che potrete fare per voi stessi.
In caso di eritemi non dovuti al sole la prevenzione include un adeguato trattamento delle condizioni causate da farmaci, limitare l’esposizione al sole, supportare il sistema immunitario, farsi spesso la doccia (non troppo spesso), il tutto per prevenire infezioni secondarie.
Per concludere, cercate di proteggervi dall’eritema solare perché, anche se i trattamenti ci sono e sono anche piuttosto efficaci, il dolore e il prurito sono poco sopportabili. Cercare refrigerio vi aiuterà poco. Ben venga quindi la prevenzione: protezione solare, non uscire nelle ore più calde, vestiti comodi e leggeri e tanta acqua per non disidratarsi. Se ne sentite la necessità, potete anche optare per degli integratori energetici che vi aiuteranno a dissetarvi e a recuperare le energie spese.