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Epiluminescenza: uno strumento preciso nella diagnosi del melanoma

Pubblicato da
Francesca Rotondo

Lesioni strane possono essere visualizzate con più precisione ed è possibile constatare una condizione benigna senza la necessità di ricorrere a una biopsia.

Più approfonditamente, la dermoscopia è un esame della pelle che utilizza la tecnica della microscopia superficiale. Viene utilizzata principalmente per valutare lesioni pigmentate e distinguere le condizioni maligne (melanoma) da quelle benigne.

Il dispositivo è provvisto di una lente di ingrandimento di alta qualità e di un sistema di illuminazione che consente di visualizzare le strutture e gli schemi più profondi. Esiste anche una versione portatile dell’epiluminescenza, alimentata a batteria.

Per quanto riguarda la sua efficacia, diversi studi scientifici hanno dimostrato che la dermoscopia è molto utile nell’identificazione del melanoma se utilizzata da mani esperte. In particolare è più precisa del 35 per cento rispetto a qualsiasi altro strumento diagnostico e riduce gli interventi chirurgici, grazie alla possibilità di riconoscere condizioni benigne.

5 vantaggi dimostrati dalla scienza

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L’epiluminescenza è uno dei molti dispositivi medici che fanno chiarezza sullo stato attuale della ricerca scientifica. La medicina è un continuo fare passi avanti nella progettazione di strumenti che possano aumentare la precisione delle diagnosi e offrire, così, una cura rapida ed efficace. La dermoscopia è uno strumento innovativo e recente ma che ha già saputo salvare delle vite grazie a una diagnosi sempre più accurata e precisa. Di seguito ne vediamo i vantaggi che ha saputo portare nella lotta contro il melanoma e non solo.

Migliora l’accuratezza delle diagnosi del melanoma

Un dermatologo, nonostante sia ben preparato, è in grado di diagnosticare solo il 65-80 per cento dei melanomi. Può sembrare un numero accettabile ma non lo è. L’epiluminescenza ne migliora l’accuratezza di circa il 20 per cento.

Comprende e segnala la maggior parte delle lesioni della pelle

Attraverso un esame a occhio nudo non è insolito osservare una lesione pigmentata che presenta alcuni o tutti i tratti clinici attribuiti al melanoma. Ma l’epiluminescenza è in grado di capire la lesione osservata e offrire una diagnosi molto più precisa, indicando se si tratta di un altro tipo di problema.

Abbassa la richiesta di biopsie

Studi recenti hanno dimostrato che il rapporto tra condizioni benigne e maligne delle lesioni pigmentate è diminuito da quando viene usata la dermoscopia. Ciò significa che molto spesso non è necessario eseguire una biopsia perché lo strumento ha già segnalato quale tipologia di lesione si sta osservando.

È una tecnica non invasiva ed economica

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Permette di visualizzare le strutture della pelle non visibili a occhio nudo. Pertanto, non richiede costi di energia al paziente ed evita altri esami aggiuntivi più invasivi. In questo caso i vantaggi sono anche di natura economica: l’eliminazione dell’esame bioptico si traduce in costi ridotti sia da parte del paziente sia da parte del servizio sanitario nazionale. Questo perché la prestazione ha un costo e lo hanno anche l’elaborazione del campione e l’interpretazione dei risultati della biopsia. Tagliando tutto questo si ha un notevole risparmio che non va a intaccare l’accuratezza della diagnosi, ma anzi la va a migliorare.

Durante l’esame viene messo del gel sulla pelle dove verrà posizionata una piastra di vetro che consente al medico di vedere la lesione attraverso la lente di ingrandimento. L’interfaccia gelatinosa, in corrispondenza dell’indice di rifrazione dello strato corneo e della lastra di vetro, permette di visualizzare le strutture sotto la superficie della pelle.

I dispositivi più moderni sono polarizzati, eliminando così la necessità di un contatto diretto con la pelle.

Limiti

L’epiluminescenza consente di visualizzare il piano orizzontale di una data lesione cutanea solo a livello del derma papillare. Le strutture patologiche situate nel derma reticolare non possono essere visualizzate. Inoltre, le lesioni cutanee fortemente pigmentate sono molto difficili da diagnosticare con la dermoscopia. Un esempio tra tutti il melanoma amelanotico, una vera e propria trappola diagnostica.

Fonti e bibliografia

  • Robbins e Cotran. Atlante di anatomia patologica. Edward C. ,Klatt; Ed.Edra; 2016
  • Manuale di dermatologia medica e chirurgica.
  • Skin cancer prevention. Thomas Kornek , Matthias Augustin; Journal of the German Society of Dermatology; 2013
Francesca Rotondo