Sono appunto lesioni e la loro particolarità è che sono ricche di grassi. Possono colpire indifferentemente uomini e donne, di qualsiasi razza. Gli esperti però ritengono che le donne sono colpite con una maggior frequenza dal problema. L’età media nella quale compaiono è la mezza età ed è molto rara nei bambini.
Gli xantelasmi possono colpire una o entrambe le palpebre e di solito sono vicine al naso. Possono formarsi sia sulla palpebra inferiore che su quella superiore. Queste formazioni sono giallo-arancio e possono variare da una dimensione che va dai 2 ai 30 millimetri. Difficilmente vanno via da soli. Anzi, tendono a diventare sempre più grandi.
Questo praticamente è l’unico sintomo e si rivela sgradevole esteticamente. Non provoca prurito e non è doloroso. Considerando però che compaiono soprattutto tra chi soffre di colesterolo e trigliceridi alti può essere una buona idea farsi un controllo in questo senso!
Se notate gli xantelasmi, fatevi vedere dal vostro medico di famiglia oppure dal dermatologo. Il medico può decidere di proseguire con una biopsia prelevando un piccolo lembo di pelle. In questo modo conferma che si tratti proprio di xantelasma. Dopo prosegue con il controllo dei lipidi nel sangue. Se sono elevati, allora consiglierà di modificare un po’ la dieta. Questo però non porta all’eliminazione dello xantelasma, per il quale è possibile invece intervenire con il congelamento con azoto liquido (crioterapia), escissione chirurgica, trattamento laser.
Possono essere trattati anche con l’electrodissecazione, cioè con un ago elettrico oppure con un applicazione di acido acetico, il quale permette di sciogliere la macchia gialla. Sono però manovre che possono portare alla comparsa di cicatrici e inoltre, può esservi una recidiva.
Nonostante c’è un collegamento tra xantelasmi e colesterolo alto ad esempio, non è detto che queste due cose siano sempre in relazione. Soprattutto quando il problema colpisce i giovani, le macchie in questione possono comparire sulle palpebre senza però esserci delle anomalie lipidiche.