Esistono varie forme d’infiammazione dei linfonodi. C’è ad esempio la forma reattiva, cioè quando l’infiammazione colpisce in realtà un’area più vasta. E’ il caso più comune. Facciamo un esempio. S’infiammano le tonsille ed ecco che vengono coinvolti anche i linfonodi, che appaiono gonfi e dolenti. Anche se è la prospettiva più comune ciò non significa che la cosa vada ignorata, perché la linfoadenite non sempre è di tipo reattivo e può perciò essere il sintomo di problemi ben più gravi.
C’è poi la linfoadenite acuta e quella cronica. La prima è solitamente infiammatoria, quella cronica potrebbe essere riconducibile a malattie neoplastiche anche se alcune volte non è così. Ancora, la linfoadenite può essere specifica (causata dalla flora batterica) o aspecifica (causata da patologie come la toxoplasmosi).
Le cause come avrete intuito sono tantissime! Non per forza infatti c’è dietro una patologia. Non allarmatevi troppo quindi e andate semplicemente dal dottore per un controllo. La linfoadenite può essere causata da batteri, virus e funghi ad esempio. I linfonodi possono crescere ad esempio in caso di tubercolosi, bartonellosi e infezione da treptococco. Quella di origine virale invece può dipendere dalla mononucleosi, varie malattie esantematiche come la rosolia ma anche l’HIV.
Altra causa può essere il lupus oppure determinate forme di tumore. Sono comunque condizioni più rare. Infine, la linfoadenite può dipendere ad esempio dall’assunzione di alcuni farmaci.
Non è sempre è sintomatica, alcune volte la persona non si accorge neanche della cosa e regredisce da sola. Quando i sintomi invece ci sono, ecco che i linfonodi appaiono gonfi e possono essere dolenti al tatto come non. La zona relativa ai linfonodi ingrossati può essere rossa. Quando c’è un’ infezione grave in corso, può anche accadere che compaia la nausea, la febbre o il mal di testa.
Questa patologia in pratica causa gonfiore ai linfonodi. Abbiamo visto che può essere sintomatica come non e principalmente le cause sono batteriche. La linfoadenite più comune è proprio quella reattiva. Tutto sommato però, i sintomi non vanno ignorati. Dovete farvi visitare dal medico così da poter rintracciare la causa e farsi curare. Un’infezione non curata può infatti causare setticemia.
La cura cambia in base alla causa che provoca il disturbo. Rivolgetevi perciò al medico e seguite i consigli e la terapia prescritta.