Il colore degli occhi è un tratto genetico, determinato dalla quantità di melanina negli occhi. È l’iride a determinare il colore, perché è lui a decidere quanta luce può passare.
Le persone con occhi chiari sono sensibili al dolore degli altri, pur essendo più immuni alla propria sofferenza. Chi ha occhi cerulei è come un raggio di sole nella vita degli altri, sono sempre pronti a dare una mano e conforto in circostanze difficili. Sono molto cordiali e felici di ciò che la vita offre loro. Anche una semplice soffiata di vento fa scattare loro un sorriso.
Gli occhi color grigio chiaro, ceruleo e verde sono sinonimo di persone divertenti, affabili e gentili, sempre entusiasti. Le persone con gli occhi cerulei possono sollevare il morale con estrema facilità e sono di carattere dolce. Hanno un grande sex appeal e fanno spesso colpo alle feste con il loro bellissimo aspetto e la loro natura dolce.
Gli occhi cerulei sono il secondo colore degli occhi più comune al mondo. Tutte le persone dagli occhi azzurri provengono dallo stesso antenato. Si dice che le persone con questo tipo di colore dell’iride siano immuni al dolore e possono tollerarlo molte volte di più rispetto a tutti gli altri. Mostrano anche una grande resistenza. Possono sopportare lunghe ore di fastidio e dalle loro bocche non sentirai mai uscire un verso di lamento.
Parliamo di un’opacità del cristallino che mostra piccoli picchi di colore blu o bianco. Compaiono in genere nell’età infantile, tra i 18 e i 24 mesi di età, ma è una condizione che può essere diagnosticata solo in età adulta.
Questi picchi di colore compaiono prima sul bordo esterno del nucleo della lente fetale o negli strati corticali più superficiali, a seconda del tipo.
Si tratta di una malattia congenita dove i neonati con occhi cerulei, dovuti a questa particolare condizione, possono avere una vista compromessa e sviluppare nistagmo e ambliopia. Le opacità sono solitamente bilaterali e progressive.
La cataratta cerulea può essere associata a problemi di origine cromosomica, a particolari condizioni di sviluppo, a infezioni intrauterine e a errori nel metabolismo.
Circa il 23 per cento dei casi sono di origine ereditaria ma anche tra questi vi è una notevole eterogeneità genetica e clinica che confonde la nosologia, nonostante i recenti progressi della medicina moderna. A causa di questa eterogeneità clinica, non è sempre possibile classificare le famiglie specifiche basate sull’aspetto e sulla storia naturale della sola opacità del cristallino.
Gli occhi cerulei seguono un modello autosomico dominante di trasmissione. La mutazione, tuttavia, non sembra coinvolgere un gene che codifica una qualsiasi delle principali proteine strutturali della lente.
Non esiste nessun trattamento per prevenire gli occhi cerulei dovuti alla cataratta. Ma attraverso una attenta e seria valutazione, si può prevenire l’ambliopia e il progredire dell’opacità.