Il vasto mediale costituisce con il muscolo del quadricipite insieme ad altri 4 muscoli, cioè il vasto laterale e intermedio e il retto femorale. Il muscolo quadricipite femorale è fondamentale per la deambulazione. Esso si trova sulla loggia anteriore della coscia.
Il vasto mediale ha origine nel labbro mediale della cosiddetta linea aspra, cioè nella faccia anteriore laterale della diafisi femorale. I quattro muscoli si estendono verso la rotula costituendo un tendine comune detto Quadricipitale. Esso si inserisce nella patella con il tendine in comune agli altri capi del quadricipite. Alcuni fasci continuano nella parte anteriore per finire sulla tuberosità tibiale.
Il quadricipite ricopre tutta la zona che si trova anteriormente al femore. Aiuta ad estendere la gamba e con il retto femorale permette la flessione della coscia. Ai lati della rotula il quadricipite è rinforzato da due retinacoli, cioè fasci costituiti da tessuto connettivo fibroso. Essi collegano la rotula con i condili della tibia. Questo muscolo è costituito da fibre bianche che permettono alle gambe di fare anche movimenti forti ed “esplosivi”, tuttavia può accadere che si laceri se si esagera fuor di misura.
Il vasto mediale con la sua azione, permette di estendere la gamba e di stabilizzare la patella, cioè la rotula, opponendosi alla sua tendenza a fuoriuscire. Questo muscolo è quindi sicuramente il più importante stabilizzatore dell’articolazione del ginocchio. Sviluppare questo muscolo è una cosa importante per prevenire infortuni al ginocchio, zona delicata ed esposta. La rotula è un osso che protegge l’articolazione e permette i movimenti della gamba. L’efficacia del quadricipite è data proprio da questo osso, che riporta avanti la sua forza di trazione. Il maggior produttore di forza quindi durante l’estensione dell’arto sulla coscia è proprio il vasto mediale.
Lo strappo del vasto mediale o di uno degli altri muscoli del quadricipite femorale può determinare problemi abbastanza fastidiosi. Anche se la struttura del vasto mediale permette di fare movimenti intensi, può accadere che esso si laceri. Cosa che può anche essere di natura traumatica. Si parla di solito di strappo del vasto mediale di primo grado, se si tratta della lacerazione di un ridotto numero di fibre. Oppure di secondo grado, se invece la lacerazione è maggiore, di terzo se è completa.
Può anche capitare che questo muscolo si stiri semplicemente, a seguito di un allungamento eccessivo. In questo caso non si tratta di una rottura, ma di un elongazione delle fibre muscolari che quindi si danneggiano. Distinguere tra strappo e stiramento è possibile, nel primo caso si avverte un dolore violento, lancinante e acuto, con la sensazione di palpitazione della zona. Talvolta il dolore si avverte anche nelle zone circostanti come inguine e pube. Insorge inoltre ematoma esteso, dovuto alla rottura dei capillari che conducono il sangue alla zona che è stata coinvolta.
In caso di strappo del vasto mediale bisogna correre al pronto soccorso. Nel frattempo, prima dell’intervento medico, il soggetto deve tenere una posizione di riposo, evitando di poggiare a terra la gamba e di caricarvi peso. Può risultare utile sdraiarsi sul lato del corpo opposto rispetto al trauma. Se possibile alzare la gamba, applicando degli impacchi leggeri di ghiaccio per favorire la vasocostrizione e ridurre la perdita interna di sangue. Non massaggiare mai l’area perché si potrebbero fare ulteriori danni, né applicare bendaggi compressivi. Dopo l’intervento medico, che può essere chirurgico, si dovranno assumere FANS contro il dolore e poi fare delle sedute di fisioterapia mirata. Non si potranno riprendere le attività sportive prima di 5 mesi.
Evidenziata l’importanza di questo muscolo, è chiaro che sia di fondamentale importanza allenarlo e mantenerlo ben forte. Bastano pochi esercizi eseguiti periodicamente per mantenere forte e sano il muscolo vasto mediale. Utili sono l’esercizio denominano lex extension, esercizi a carico, andare in bicicletta.