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Glicolisi: come funziona? Quanto e perché è importante?

Pubblicato da
Francesca Rotondo

La glicolisi si costituisce da una serie di reazioni che estraggono energia dal glucosio. Si tratta di un antico percorso del metabolismo, presente nella maggior parte degli organismi viventi di oggi. È il fondamento su cui si basa la respirazione cellulare, aerobica e anaerobica.

La glicolisi è la prima fase del processo di respirazione cellulare ma non necessità di ossigeno. In che senso? Parliamo di un percorso che avviene nel citoplasma di una cellula e si suddivide in due fasi principali: la prima fase richiede energia, la seconda fase rilascia energia.

Come funziona

La molecola di glucosio si divide in due molecole di tre atomi di carbonio, noti come piruvati. Ma affinché tutto questo avvenga, sono necessari diversi passaggi.

La molecola di glucosio viene riorganizzata in modo da collegarsi con i due gruppi di fosfati. Questa reazione richiede energia sotto forma di due molecole di adenosina trifosfato (ATP). In questa parte, la molecola ora è instabile.

Da questo punto, la molecola si può dividere per formare i tre atomi di carbonio. Questa fase è quella che richiede energia, perché l’energia stessa, sotto forma di ATP, è necessaria per formare la molecola di fruttosio instabile dal glucosio.

Fase di rilascio energia

Durante queste fase, le molecole vengono convertite senza il piruvato. Questa reazione rilascia energia quando le molecole diventano più stabili. È questa la differenza sostanziale tra le due principali fasi della glicolisi: le reazioni di richiesta e rilascio energia differiscono soltanto dalla presenza del piruvato.

Prodotti

Una volta che si sono verificate sia la fase di rilascio di energia che la fase che la richiede, i prodotti della reazione complessiva comprendono due molecole di piruvato, due molecole di ATP e due molecole di NADH (Nicotinammide Adenina Dinucleotide).

In presenza di ossigeno, le molecole di piruvato possono essere suddivise mediante il processo di ossidazione nella respirazione cellulare, per formare più energia sotto forma di ATP e anidride carbonica.

In cosa è coinvolta

In questa parte parliamo in modo più specifico del processo aerobico e vi indichiamo perché è utile fare questo tipo di attività fisica.

Le attività aerobiche hanno bisogno di ossigeno per metabolizzare i compiti richiesti, ma di suo impediscono lo strappo dei tessuti. Fatevi guidare dagli esperti al fine di puntare sulle attività più semplici e adatte a voi. Alcuni dettagli che riguardano il processo di glicolisi possono essere descritti in poche parole, ve le presentiamo di seguito.

Acidosi lattica.

Si tratta di un accumulo di acido lattico in eccesso a causa della glicolisi anaerobica. L’acidosi lattica si può verificare per via della bassa produzione di ATP.

Debito di ossigeno.

Questa fase si occupa di reperire la quantità extra di ossigeno per recuperare le cellule dalla glicolisi anaerobica.

Cancro e glicolisi.

Quando è presente un cancro, si verifica un’eccessiva proliferazione delle cellule. Come il tumore cresce di dimensioni, c’è un aumento della domanda di ossigeno che si verifica perché i vasi sanguigni non riescono a fornire la corretta quantità di ossigeno. Di conseguenza, viene promossa la glicolisi anaerobica.
Poiché i tumori non possono sopravvivere a lungo per via delle condizioni di ipossia, si rende necessario trovare il miglior trattamento al fine di ridurre la vascolarizzazione relativa al tumore. Ciò favorirà la crescita del cancro. Ed è quello che si deve evitare.

Effetto Pasteur.

L’inibizione della glicolisi dovuta all’ossigeno è nota come effetto Pasteur. In parole semplici, si tratta di una condizione aerobica. A causa di questo processo di inibizione dell’enzima, denominato fosfo-fruttokinase, rientra nell’ATP, prodotto in presenza di ossigeno. Tale processo avviene attraverso la glicolisi.

Effetto Crabtree.

Fenomeno di inibizione dell’ossigeno che prende un’aggiunta di glucosio al fine di fornire ai tessuti una glicolisi aerobica efficace ed elevata. La glicolisi si verifica portando a una elevata produzione di ATP. Il risultato è una riduzione del consumo di ossigeno così come la produzione di ATP, grazie all’aiuto dell’acido citrico.

Ora è quindi chiaro che il processo aerobico richiede ossigeno, mentre quello anaerobico no. Tutti i processi coinvolti vengono aperti con la procedura per la ripartizione e la sintesi nelle cellule muscolari.

La durata di tali attività sarà la principale fonte per determinare il sistema energetico giustificato così come la via metabolica è dominante in qualsiasi momento. Questo significa che è fondamentale conoscere a fondo i processi interni della glicolisi prima di optare per un qualsiasi tipo di attività fisica.

Fatevi guidare da un esperto e parlate con il vostro medico di fiducia non appena decidete di rimettermi in forma. Come abbiamo visto in questo articolo, la glicolisi è un processo determinante che viene coinvolta in modo diretto dall’attività fisica. La differenza tra esercizi aerobici e anaerobici è sostanziale: una richiede ossigeno e l’altra no. Questo cambia nettamente i processi interni. Evitate, quindi, di fare tutto da soli e lasciate che i professionisti vi guidino per un allenamento sicuro ed efficace.

Francesca Rotondo