La cefazolina è in grado di eliminare i batteri sensibili che vanno a causare le infezioni.
Questo farmaco viene usato sia nelle persone adulte che nei bambini. Si sfrutta soprattutto per la cura delle infezioni che colpiscono le vie respiratorie. Stesso discorso per quelle che vanno ad aggredire i reni, la vescica, l’uretra o gli organi genitali. Può tornare utile anche per combattere le infezioni delle donne nel corso della gravidanza. Così come quelle che possono insorgere in seguito o durante il parto.
È spesso usato anche per la cura delle infezioni degli organi genitali femminili. Inoltre si può sfruttare anche la cura di infezioni di orecchio, gola, occhi naso, pelle e parti molli, stomaco e intestino. Infine Cefamezin viene utilizzato per il trattamento di infezioni che colpiscono fegato, appendice, ossa e articolazioni, addome, sangue, endocarditi.
Quali sono le principali controindicazioni
Ci sono dei casi ben specifici in cui non si dovrebbe usare questo farmaco. Si tratta delle situazioni in cui ci sia un’allergia nei confronti del principio attivo cefazolina. Così come quando c’è un’ipersensibilità nei confronti di altri antibiotici che fanno parte della categoria delle cefalosporine. Stesso discorso nel caso in cui ci sia un’allergia rispetto ad uno degli altri eccipienti di questo prodotto.
Quali sono le principali precauzioni per l’uso
Prima di cominciare un trattamento a base di Cefamezin è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico curante. Inoltre, è bene informare quest’ultimo in alcuni casi ben particolari. Ad esempio quando il paziente abbia avuto una reazione allergica rispetto alla penicillina, oppure alle cefalosporine. Nel caso in cui in passato ci sia stato un problema del genere, sarà sicuramente più facile che si ripresenti. Nel caso in cui si fosse verificata una reazione di natura allergica in seguito all’assunzione di tale farmaco, è bene interrompere subito la terapia. Importante prestare la massima attenzione anche quando il paziente soffre di problematiche renali.
Quali sono le più importanti interazioni
Bisogna chiaramente informare il medico nel caso in cui si debba iniziare un altro trattamento con diverso medicinale. Nello specifico, è bene prestare attenzione alle interazioni con Warfarin e Probenecid. Nel primo caso si tratta di un farmaco che va a rallentare o bloccare la coagulazione del sangue. Cefamezin può comportare un incremento dell’azione di Warfarin e, di conseguenza, incrementare il rischio di sanguinamento. Probenecid viene usato, invece, per contrastare la gotta e il deposito di acido urico. In caso di somministrazione concomitante con Cefamezin può portare ad un incremento degli effetti di quest’ultimo. Cefamezin, inoltre, può modificare e condizionare svariati esami di laboratorio. Quindi prima di sottoporsi ad analisi del sangue o delle urine è bene chiedere consiglio al proprio medico curante.
Le principali avvertenze da rispettare
Durante la gravidanza o anche solo in caso di programmazione o sospetta gestazione, è bene chiedere consiglio al medico curante prima di iniziare un trattamento a base di Cefamezin. Stesso discorso prima di cominciare una terapia nel corso dell’allattamento con latte materno. Sarà proprio il medico a soppesare rischi e benefici e a scegliere la soluzione migliore per il paziente. Non sono state riscontrate alterazioni nella capacità di guidare auto o impiegare macchinari. All’interno delle varie preparazioni di Cefamezin c’è una percentuale di sodio. Ecco spiegato il motivo per cui quelle persone con una bassa funzionalità renale devono prestare attenzione.
Il dosaggio che viene consigliato
Questo medicinale deve essere utilizzato sempre in base alle indicazioni del medico curante. Il dosaggio che viene consigliato nelle persone in età adulta è compreso tra 1 e 3 grammi. È importante che tale dosaggio venga suddiviso in due volte, che devono essere somministrate ogni 12 ore. Il dosaggio quotidiano consigliato nei bambini varia da 20 a 50 mg per ogni chilogrammo di peso. Anche in questo caso devono essere somministrate due dosi, facendo passare dodici ore tra una e l’altra. Per le infezioni gravi il dosaggio quotidiano negli adulti è compreso tra 4 e 12 grammi. Tale dosaggio deve essere suddiviso in tre somministrati in tre volte, che devono essere assunte a distanza di otto ore.