Aircort è un medicinale che rientra a far parte degli antistaminici e Glucocorticoidi. Viene impiegato per il trattamento dell’asma bronchiale e della laringite in forma grave subglottica, dove è indicato il ricovero ospedaliero.
Aircort: precauzioni d’uso
Aircort sospensione nebulizzata, non è un farmaco destinato a migliorare gli episodi di asma acuta, dove invece è necessario l’impiego di farmaci broncodilatatori con breve durata di azione. Il medico curante, deve valutare attentamente il caso in cui l’utilizzo di broncodilatatori non determina alcun beneficio nel paziente. In questo caso infatti, il malato potrebbe aumentare il numero delle inalazioni rispetto all’usuale. È possibile dunque, incrementare una terapia a base di farmaci antinfiammatori. La terapia iniziale ad esempio, potrebbe consistere nell’aumento del dosaggio di Budesonide per via inalatoria, oppure con un ciclo di terapia per via orale di Glucocorticosteroidi.
Va prestata molta attenzione nel trasferire i pazienti dalla terapia con steroidi orali. Questo potrebbe determinare il rischio di compromissione surrenale per un lungo periodo di tempo. Inoltre, possono essere a rischio, anche i soggetti che hanno utilizzato un trattamento di emergenza con dosaggi elevati di Corticosteroidi. Anche i pazienti in cura con dosi massicce di Corticosteroidi per via inalatoria, possono essere a rischio. In questi pazienti possono verificarsi sintomi e segnali di insufficienza surrenalica se esposti ad un stress severo. In caso di intervento chirurgico o di un periodo prolungato di stress, non si deve escludere una copertura supplementare a base di Corticosteroidi per via sistemica.
Aircort: Gravidanza ed allattamento
Prima di somministrare qualsiasi medicinale, anche quelli che non richiedono prescrizione, è importante chiedere consiglio al proprio medico. Grazie ad alcuni studi medici su scala mondiale, non sono emersi effetti avversi sulla salute del feto/neonato dopo la somministrazione di Aircort per via inalatoria. Analogamente a quando avviene invece con altri medicinali, devono essere valutati i benefici per la madre, rispetto invece ai rischi per il feto.
Il farmaco viene escreto nel latte materno. Nonostante questo, la somministrazione di Aircort in dosi terapeutiche non ha effetti sul lattante. Aircort dunque, può essere utilizzato durante l’allattamento. Il trattamento di mantenimento con Aircort 200 o 200 microgrammi, somministrato in donne asmatiche durante l’allattamento, potrebbe comportare un’esposizione sistemica a Budesonide trascurabile nei neonati allattati al seno. Le concentrazioni riscontrate nei campioni di plasma del neonato, si sono manifestati sempre al di sotto del limite di quantificazione.
Aircort: dosaggio
Bambini da 6 mesi a 12 anni: la dose giornaliera consigliata è pari a 0,25-0,5 mg. Nei soggetti che stanno già assumendo steroidi orali, è possibile iniziare con un dosaggio giornaliero più elevato, come 1 mg. Il dosaggio massimo nei bambini è pari a 2 mg al giorno, e deve essere somministrato solo nei bambini affetti da grave asma e per periodi limitati.
Adulti ed anziani: la dose giornaliera consigliata è pari a 0,5-1 md da somministrare due volte al giorno. In caso di necessità il dosaggio potrebbe essere aumentato. Nel caso in cui il paziente necessita di maggiore effetto terapeutico, è possibile somministrare Aircort in un dosaggio maggiore.
Il rischio di effetti sistemici sono molto inferiori se confrontati a quelli che si manifestano dopo la somministrazione in concomitanza con steroidi orali. Il dosaggio di mantenimento invece varia da paziente a paziente. Una volta che il malato ha raggiunti i risultato clinici desiderati, la dose di mantenimento viene ridotta gradualmente, fino a quando si raggiunge il dosaggio minimo utile a controllare la sintomatologia.
Dopo la somministrazione di Aircort sospensione da nebulizzare per via inalatoria, si verifica tendenzialmente entro tre giorni dall’inizio della terapia. I benefici massimi invece, iniziano a manifestarsi entro 2 o 4 settimane dalla somministrazione.