Il colpo della strega è un evento traumatico che può colpire quando meno ce lo aspettiamo. Insorge il più delle volte a causa di movimenti forzati ed insoliti, oppure troppo intensi e mal controllati. Una delle situazioni più rischiose è quella di raccogliere un oggetto a terra, compiendo un movimento che apparentemente sembra essere banale, ma che in realtà, sollecita in maniera anomala oppure eccessiva tutta la muscolatura paravertebrale.
Quando ci svegliamo al mattino, la muscolatura di questa zona può essere contratta eccessivamente, a causa ad esempio di un colpo di freddo, oppure di una posizione scorretta assunta durante la notte o da sforzi compiuti il giorno prima e non ancora recuperati.
Analizzando la fisiologia del colpo della strega, le cause sono da ricercare nella mancanza di elasticità della muscolatura paravetebrale e in patologie che vanno a colpire le strutture vertebrali che si trovano in questa zona. Per comprendere le cause principali del colpo della strega, bisogna rendersi conto, che la contrattura che si manifesta, è un atto difensivo da parte del nostro organismo, che adotta per evitare lo stiramento. Quando si allunga un muscolo in maniera troppo eccessiva, si va ad innescare un meccanismo involontario che determina la contrazione delle fibre muscolari.
In questo caso, se da un lato si evitano i danni da allungamento, dall’altro possono insorgere conseguenze molto gravi, come le contratture ed appunto il colpo della strega. Se l’elasticità della muscolatura paravetebrale è maggiore, minore sarà la possibilità di essere colpiti dal colpo della strega. Al contrario, se le fibre muscolari sono già contratte , un piccolo allungamento sarà sufficiente a scatenare tale disturbo.
In base a queste informazioni, è possibile stilare una lista delle condizioni a rischio, che predispongono una persona al colpo della strega:
Quando il colpo della strega ci colpisce, una cosa importante da fare, è rimanere nella posizione antalgica. Questo atteggiamento è spontaneo, e corrisponde alla posizione in cui si avvertito il dolore del trauma. La terapia più efficace inizialmente, è l’assoluto riposo, che non deve protrarsi oltre 48 ore anche in base all’entità del trauma. Il mal capitato, deve nere presente, che il riposo eccessivo è un effetto collaterale inevitabile il più delle volte.
In condizioni di immobilità, la muscolatura si indebolisce, diventato a lungo andare sempre più incapace di sopportare le sollecitazioni a cui viene esposta. Evitando movimenti bruschi, è quindi opportuno dopo alcune ore di riposo, cercare di mobilizzare poco a poco la zona lombare, mediante un massaggio delicato oppure applicando impacchi caldi.
Dopo il periodo di riposo e la manipolazione mediante massaggi, ovviamente eseguiti da mani esperte bisogna trattare la patologia in termini medici. È possibile somministrare pomate antinfiammatorie non steroidei, ovvero i FANS, che hanno una modesta efficacia, perché assorbite lentamente rispetto alle pastiglie. Gli effetti collaterali sono minimi e proprio per questo, si possono acquistare in farmacia senza ricetta medica. Anche la somministrazione dell’Aspirina, potrebbe sviluppare qualche effetto benefico, così come i cerotti trasdermici. Tutte queste somministrazioni, devono comunque essere utilizzati sotto consiglio e prescrizione medica, perché potrebbe essere dannoso utilizzare metodi fai da te. La fisioterapia, così come i massaggi, l’agopuntura e la chiropratica, sono delle alternative valide, purché il personale sia altamente preparato e competente.
La manipolazione della colonna, è una pratica molto rischiosa, che ha benefici solo verso chi la pratica, visto il costo di tale intervento. Lo stesso discorso vale per tutte le terapie fisiche dove si cerca di sfruttare la corrente elettrica, il caldo ed il freddo, per i loro effetti analgesici ed antinfiammatori. Una tra le più utilizzate è la laserterapia, l’elettroterapia e la crioterapia.