Il reflusso acido è un genere di patologia comune che vede gli acidi prodotti per la digestione, risalire nello stomaco attraverso l’esofago, ovvero il canale di passaggio tra stomaco e faringe. L’eccesso di acidità finisce per irritare l’esofago, generando una forte sensazione di bruciore, che può perdurare anche 48 ore. Questo genere di problema non è solo serio e molto fastidioso, ma rischia in molti casi di diventare cronico.
Le cause dell’acidità di stomaco sono: un’alimentazione scorretta, un eccesso di alimenti acidificanti, l’assunzione di farmaci aggressivi come l’aspirina, i fans, la pillola anticoncezionale, le cattive abitudini, lo stress e l’ansia, la cattiva digestione.
I comuni antiacidi non sono sempre la soluzione migliore, infatti, se è vero che contrastano l’acidità non fanno bene all’organismo. I farmaci antiacidi sintetici mettono a freno la pompa protonica, limitando semplicemente la secrezione di acidi gastrici. Il disturbo di certo è alleviato momentaneamente ma non si interviene sulla vera origine del problema, quindi si dovrà sempre ricorrere poi ad un antiacido sintetico dal momento che viene meno l’equilibrio protettivo della mucosa. La fisiologica acidità è funzionale alla digestione e alla sterilizzazione degli alimenti, quindi di norma non dovrebbe arrecare disturbo, quando i meccanismi della mucosa gastrica sono efficienti ed intatti.
I sintomi di acidità di stomaco, reflusso, bruciore sono l’espressione di un disequilibrio fra gli elementi protettivi e i succhi acidi gastrici prodotti. Con gli antiacidi sintetici si innalza il pH dello stomaco per far si di ridurne l’acidità e contemporaneamente si favorisce però la produzione di acido a livello dello stomaco, perché questo cerca in ogni modo di tornare normalmente acido. Un contro senso, il comunemente detto: effetto di rimbalzo.
La vera e propria soluzione non sono i soliti antiacidi sintetici quindi ma ripristinare l’equilibrio gastrico e tutelarne la completa efficienza, grazie alla somministrazione di soluzioni naturali. La natura fornisce soluzioni per:
Continuando a ricorrere ad antiacidi sintetici o al bicarbonato di sodio si risolve il problema solo per un po’, non curando del tutto la vera causa. Con l’andare del tempo oltretutto si rischia di andare ad alterare troppo gli acidi gastrici con la possibilità di dar luogo a diverse malattie. Il consiglio è quindi quello di assumere estratti naturali o tisane piuttosto e di ricorrere a comportamenti igienici e ad una alimentazione adeguati. Così facendo si dovrebbero limitare i sintomi in modo anche rapido. Molte piante favoriscono la regolarizzazione di succhi gastrici, proteggendo la mucosa gastrica e calmando spasmi e coliche.
Per contrastare l’eccessiva secrezione di acidi gastrici nello stomaco, conseguentemente ad ansia e stress si consiglia la Passiflora (Passiflora incarnata). Questo estratto vegetale ha un’importante funzione calmante e ansiolitica, quindi indirettamente agisce alleviando i disturbi che portano alle problematiche gastriche nella maggior parte dei casi. L’estratto della pianta permette di regolarizzare la secrezione eccessiva andando ad intervenire direttamente su cortisolo e adrenalina, cioè gli ormoni dello stress. La pianta agisce ristabilendo quindi la corretta secrezione acida nello stomaco di conseguenza.
La Passiflora ha anche l’importante azione di calmante del dolore, legata agli spasmi dei muscoli dell’apparato digerente. In sostanza quindi questo estratto è protagonista per contrastare non solo l’ipersecrezione gastrica, ma anche per alleviare bruciori e dolori, limitando l’infiammazione e prevenendo la lesione delle pareti dello stomaco.
Utile è anche il classico ficus è un frutto che è un antiacido naturale con potere anche antinfiammatorio. Esso può essere anche utilizzato (anzi è consigliato) in forma di estratto liquido che viene ricavato dalle gemme della pianta. Esso va assunto la mattina a digiuno e la sera dopo cena. I suoi principi attivi inibiscono la produzione di gastrina e anche di acido cloridrico andando ad agire direttamente sul cervello, ove si regola la produzione di tali succhi gastrici. I fichi sono perfetti in associazione ad un frutto che ha proprietà antinfiammatorie come il ribes nigrum.
Anche la Melissa Officinalis è un valido aiuto, in forma di tisana fatta con le sue profumate foglie o come olio essenziale, ha il potere di rilassare e di disinfiammare la mucosa. Con la camomilla genera un perfetto mix soprattutto se l’acidità è causata dallo stress. La melissa si può prendere anche come tintura madre, se ne consiglia l’assunzione dopo i pasti.
Meno diffuso ma molto efficace il Bupleurum falcatum: di origine orientale ha un’importante azione sull’apparato gastrointestinale. Della pianta si usano le radici, ricche di saponine , fitosteroli, polisaccaridi e polieni. Tutti elementi ottimi per fare da gastroprotettori nei confronti degli acidi.
Si consiglia anche l’assunzione di: Glycirrhiza glabra, cioè la liquirizia; la Malva sylvestris, l’Altea officinalis, la Piantaggine, la Calendula.
Per una completa azione per il problema dell’acidità di stomaco è bene preoccuparsi anche di unire all’azione antiacida quella di elementi naturali che facciano da gastroprotettori, antinfiammatori della mucosa, cicatrizzanti della stessa.
Per andare a proteggere la mucosa gastrica, rafforzandone le difese naturali si consigliano gli estratti vegetali di Alloro (il Laurus nobilis) e di Aloe Vera (l’Aloe barbadensis). Le foglie ed i frutti di alloro contengono delle sostanze che possono favorire la digestione e che agiscono contro gli spasmi, andando anche a proteggere la mucosa dai succhi gastrici grazie alle mucillagini. Le pectine vanno infatti ad aderire alle pareti dello stomaco andando ad aumentare la resistenza nei confronti degli agenti che di norma ledono le mucose.
L’Aloe Vera è importante grazie alla presenza di Acemannano, un polisaccaride che è in grado di agire come gastroprotettore di tipo naturale, cicatrizzante e riepitelizzante. Il suo gel, con mucillagini e polisaccaridi, crea un film barriera nei confronti dei succhi gastrici digestivi. Questa nota pianta ha anche proprietà analgesiche, emollienti, antinfiammatorie, lenitive sulla mucosa e inoltre può favorire i processi di digestione.
La natura fornisce anche un valido aiuto per disinfiammare la mucosa gastrica in caso di bruciore dato dai succhi gastrici nello stomaco. Gli estratti fitoterapici idonei sono la Boswellia (Boswellia serrata), la Salicaria (Lythrum salicaria). La prima agisce grazie agli acidi boswellici che hanno grande potenziale antinfiammatorio, senza i problemi di intolleranza gastrica. La Salicaria invece agisce con i tannini e la salicarina, che ha eccellenti proprietà antinfiammatorie e anche emostatiche contro le lesioni. Questa forza della natura è anche utile per la prevenzione di eventuali complicanze emorragiche dei disturbi gastrici cronici.
Per riparare e cicatrizzare la mucosa danneggiata dai succhi gastrici si consigliano gli estratti di semi di pompelmo, con importanti proprietà antimicrobiche ad ampio spettro e alle sue funzioni citoprotettive. Gli studi scientifici hanno mostrato la sua validità come gastroprotettore e riparatore della mucosa, dal momento che stimola la sintesi di sostanze presenti nell’organismo. Anche la Rutina è un ottimo elemento a questo proposito: essa è contenuta in molte specie vegetali, come vite rossa, mirtilli. Si consiglia per riparare la mucosa anche la Centella Asiatica, con capacità vasoprotettrici, cicatrizzanti, rigeneranti e ristrutturanti.
Per evitare il consumo di antiacidi e medicinali sintetici, la prima cosa da fare, in associazione all’assunzione magari degli estratti vegetali appena visti, è intervenire sulla propria alimentazione. Per coloro che soffrono di acidità di stomaco il primo antiacido naturale è infatti quello di assumere alimenti alcalini, che favoriscano la digestione, neutralizzando in modo del tutto naturale gli acidi dello stomaco.
Da evitare:
pomodori, frutta secca, latticini, caffè, alcolici, bevande gasate. Anche i prodotti di pasticceria e in generale zuccheri e fruttosio sono da bandire. Evitare fritti, prodotti raffinati e spezie come i chiodi di garofano, la cannella e lo zenzero. Va evitato il tabacco.
In caso di disturbi digestivi soprattutto è importante ricordare alcune cose da fare e da non fare. Sono per esempio infatti cattive abitudini, quella di masticare in fretta: la cosa giusta da fare è masticare lentamente e bene, mangiando possibilmente seduti. In caso di disturbi è meglio fare pasti semplici e poco elaborati. Il bicarbonato di sodio può aiutare, ricordiamolo, ma va bene se utilizzato in modo blando e sporadico, anche perché non risolve il problema, ma aiuta sul momento.
Si consiglia l’assunzione di: