Lussazione+anca%2C+ecco+quando+si+rende+necessario+l%26%238217%3Bintervento+chirurgico
inranit
/2017/05/16/lussazione-anca/amp/

Lussazione anca, ecco quando si rende necessario l’intervento chirurgico

Pubblicato da
Lorenzo

Scendendo nei dettagli, è la testa del femore che si muove e si allontana rispetto alla zona in cui è collocato naturalmente. Per quanto riguarda le cause, è bene effettuare subito una prima differenziazione tra una lussazione congenita e una lussazione traumatica.

Ad ogni modo, i sintomi di tale condizione sono tipici e corrispondono, ad esempio, a gonfiore, dolore e notevole complicazione nell’eseguire diversi movimenti. Ci sono diverse cure che permettono di alleviare il dolore e trattare la motivazione che ha portato alla lussazione anca. Ad esempio, nel momento in cui si verifica un trauma, bisogna eseguire un’operazione chirurgica che permetta di ridurre la lussazione.

Quali sono le principali cause

Tra le varie cause possiamo trovare quelle che hanno una natura congenita o traumatica di quel processo che va a colpire l’articolazione. Quando la causa è congenita si è soliti parlare di displasia dell’anca. In questi casi, la motivazione può essere legata all’insorgenza e alla crescita anomala di ossa durante la fase prenatale. Spesso, questa situazione può comportare una dislocazione della testa del femore che insorge nel neonato. Quando la natura, invece, è traumatica, è fondamentale che si avvenuto un impatto decisamente intenso.

È molto importante ricordare come i legamenti delle più importanti articolazioni sono quelli dalla maggior resistenza. Di conseguenza, per comportare una riduzione o una perdita dei rapporti articolari, è necessario che si verifichi una pressione davvero molto alta. Ecco spiegato il motivo per cui le lussazioni di natura traumatica spesso sono associate a lacerazioni. In altri casi, anche a stiramenti e a danni che vanno a colpire i sistemi nervosi e vascolari.

Quali possono essere le altre cause

In altre situazioni, le cause possono corrispondere anche a dei processi patologici. Questi ultimi possono essere delle conseguenze di alcune malattie in modo particolare. Stiamo facendo riferimento all’artrite e alla poliartrite reumatoide. In altri casi si può trattare di una paralisi che va a colpire alcuni gruppi muscolari. Si tratta di problematiche possono insorgere in modo particolare nelle persone adulte. Nelle persone anziane, non si tratta di una condizione che insorge con particolare frequenza. Infatti, spesso la motivazione è legata ad una frattura del femore.

Quali sono i principali sintomi

I sintomi della lussazione anca corrispondono essenzialmente al dolore e al gonfiore che si manifestano nella zona colpita. In alcuni casi ci possono essere spesso dei segni di travaso di sangue. Il dolore insorge in maniera del tutto improvvisa e si caratterizza per essere decisamente pungente. Una volta che si prova a palpare l’area colpita, la sensazione dolorosa aumenta sempre di più, diventando particolarmente acuta.

L’articolazione non ha più la sua forma normale. Di conseguenza, il soggetto non riesce ad eseguire tutti quei movimenti che effettua normalmente e che prevedono un ruolo attivo da parte delle teste ossee a cui facciamo riferimento. L’area colpita, piuttosto di frequente, viene colpita anche da un notevole intorpidimento.

La fase di guarigione e i trattamenti

Nel caso in cui la natura della lussazione sia quella congenita, allora la guarigione si può verificare anche in modo del tutto spontaneo durante i primi tre mesi di vita del paziente. Ciò capita soprattutto quando il danno causato è particolarmente lieve. Questo processo che riporta le ossa alla normalità può essere velocizzato e favorito dall’uso di un tutore a mutandina.

In alcuni casi può rendersi utile anche l’impiego di un divaricatore. In questo modo, si può permettere un migliore risultato per quanto riguarda il centramento delle anche. In altri casi, può essere necessario ricorrere anche ad un’ingessatura. In caso di natura traumatica della lussazione, invece, è fondamentale eseguire un’operazione chirurgica.

L’operazione chirurgica

L’operazione chirurgica viene eseguita chiaramente in anestesia locale. Infatti, si tratta di un intervento piuttosto complesso e c’è la necessità che i muscoli siano del tutto rilassati. In alcune occasioni si può scegliere anche di eseguire più di un intervento, optando per carichi crescenti per quanto riguarda la trazione ossea. La prima cosa da fare è quella di rimuovere i frammenti di ossa. Successivamente si deve provvedere alla risoluzione di eventuali lacerazioni dei tessuti e dei vasi sanguigni che hanno notevoli complicazioni nell’irrorazione.

All’interno dell’intervento chirurgico possono essere usate viti, placche, ma anche delle protesi artificiali. Tante volte, tutti questi strumenti si rendono necessari in virtù del fatto che la lussazione è associata ad una frattura scomposta. Dal punto di vista farmacologico, sia i medicinali analgesici che gli antinfiammatori possono essere usati sia prima dell’intervento che dopo. In seguito all’operazione chirurgica il paziente si dovrà sottoporre ad un ciclo particolarmente intenso di fisioterapia per il recupero dell’arto.

Bibliografia e credit

  • Ortopedia Pediatrica. Mohammad Diab; Ed. Verduci Editore; 2017
  • Patologie dell’apparato locomotore (manuale di ortopedia e traumatologia). Luigi Molfetta; Ed. Pacini Editore; 2017
  • Ortopedia e traumatologia. Andrea Ferretti, Ernesto Ippolito, F. Postacchini ; Ed. Antonio Delfino Editore ; 2017
  • credit: stock.adobe.com/astrosystem
Lorenzo