Benché il prurito esterno sia meno preoccupante di quello interno, ovviamente, è necessario trovare una soluzione per curare questo disturbo. Cosa significa avere prurito in gravidanza? Come agire?
Per prurito intimo si intende un senso di formicolio e di irritazione a carico dei genitali esterni (quindi alla vulva) e alla vagina. Il prurito può essere estremamente fastidioso fino a diventare doloroso. La vagina + il condotto muscolo-membranoso che collega la cervice uterina ai genitali esterni della donna, che nel complesso sono denominati vulva. La vulva comprende quindi grandi e piccole labbra, clitoride, meato urinario, vestibolo.
Di solito il prurito intimo è un disturbo che può avere diverse cause, incluse anche quella psicologica. Il prurito intimo è costituito da sintomi caratteristici di diverse malattie trasmesse sessualmente o di infezioni alla vagina. Il prurito intimo in gravidanza è un fenomeno talmente diffuso che ormai esso è considerato uno dei problemi classici della gravidanza. Di solito si presenta nel primo o nell’ultimo trimestre.
Di solito il prurito intimo in gravidanza può avere diverse cause come detto. Fra queste:
Per prevenire il prurito intimo della donna in stato di gravidanza la prima cosa da fare è prendersi correttamente cura delle proprie parti intime e della flora batterica vaginale. Le cose per farlo e prevenire il prurito intimo in gravidanza sono:
Qualunque infezione a livello intimo può essere problematica per il feto, perché potrebbe risalire nel canale dell’utero, quindi è bene rivolgersi immediatamente al ginecologo. Una visita rapida può consentire di identificare presto la causa del disturbo e risolvere la situazione.
Il prurito intimo in gravidanza non è una patologia, ma è un sintomo di qualcos’altro, per questo è necessario effettuare i giusti esami ed applicare la terapia migliore per il feto. La diagnosi viene fatta con un’analisi attenta dei sintomi e dei segni clinici. Se necessario il ginecologo farà un antibiogramma e una ricerca del virus, con anche un eventuale esame istologico.
La prima cosa da fare in presenza di prurito intimo in gravidanza è non grattare le zone interessate, per farlo è necessario utilizzare prodotti per alleviare il fastidio, seguendo le indicazioni per la prevenzione. Quando si manifesta prurito intimo in gravidanza è necessario innanzitutto evitare di aumentare l’infiammazione assumendo alimenti piccanti, troppo salati o troppo dolci, nello specifico: carne rossa, zuccheri raffinati, lieviti e latticini. Alla donna è consigliato di assumere fermenti lattici, da assumere per 7 giorni ogni due mesi. I fermenti leniscono l’infiammazione andando ad agire sulla flora batterica intestinale e rinforzando le difese del sistema immunitario, contribuendo così allo smaltimento delle scorie metaboliche.
In caso sia in corso un’infezione, nel caso della donna in gravidanza, si consiglia la somministrazione di farmaci topici anziché per via orale. Sarà il medico comunque a dare indicazioni sul tipo di farmaco e sulla posologia in base al momento della gestazione e al singolo caso.
Per combattere il prurito intimo in modo naturale si possono fare lavaggi con amido di riso, menta naturale, bicarbonato di sodio, sale, aceto. Sulla zona si possono applicare crema o oli naturali al tea tree, alla calendula, all’aloe vera e a base di avena. Queste sostanze possono dare sollievo a prurito ed a bruciore sin dalle prime applicazioni.
È consigliato prendere tisane di malva, dai poteri antinfiammatori, infusi alla gramigna, dopo i pasti, e tintura madre di solidago, un antibatterico da prendere prima dei pasti.
In sé la risposta è no, perché il prurito è un sintomo. Le infezioni in linea di massima non avranno effetti sullo sviluppo del bambino, se esce nel momento in cui c’è la patologia però potrebbe sviluppare il mughetto. Questo è caratterizzato da placche bianche in bocca e sul palato. Non è comunque nulla di grave e si cura in modo semplice.