Le tonsille ipertrofiche o gonfie possono insorgere sia nelle persone adulte che nei bambini. In alcuni casi, tra i vari sintomi, possiamo sicuramente trovare anche un notevole bruciore o fastidio che colpisce la zona delle tonsille. Tante volte, può comparire anche una tosse costante. Ad ogni modo, ci sono dei trattamenti specifici per la cura di questa patologia.
Come abbiamo detto, tra le principali cause di tale patologia troviamo le infezioni che derivano da virus o batteri. I più diffusi virus che possono provocate questa problematica sono quelli della tipologia influenzale. In altri casi, la colpa è del virus di Epstein-Barr, ovvero quello che va a causare anche una malattia molto nota chiamata mononucleosi. I batteri maggiormente diffusi sono invece gli streptococchi che fanno parte del gruppo A e gli stafilococchi.
Le infezioni virali, di solito, sono la causa più diffusa in confronto a quelle batteriche. Infatti, le infezioni batteriche, tante volte, insorgono dopo quelle virali. Gran parte delle volte, quindi, la causa principale è rappresentata da una tonsillite acuta. Solo molto di rado si potrebbe trattare di un tumore alle tonsille.
Il trattamento consigliato
I rimedi principali per il trattamento delle tonsille ipertrofiche corrispondono all’impiego di farmaci da banco. In modo particolare, si tratta di una soluzione adeguata quando la causa è rappresentata da un virus. Il medico può prescrivere spesso dei farmaci antibiotici. Questi ultimi, però, dovrebbero essere usati solamente in presenza di un’infezione batterica.
Tra gli antibiotici maggiormente diffusi troviamo certamente le penicilline ad utilizzo orale. Queste ultime devono essere assunte quantomeno per una decina di giorni. Lo scopo del trattamento è quello di fare in modo che l’infezione non duri troppo a lungo. Al tempo stesso, si mira anche ad evitare delle recidive oppure delle complicazioni.
L’utilizzo dei farmaci
In alcuni casi, il medico può decidere di prescrivere anche dei farmaci steroidei. In questi casi, l’obiettivo è quello di diminuire il gonfiore e il mal di gola. Per contrastare il dolore vero e proprio possono essere sfruttati l’ibuprofene e il paracetamolo. Solamente nei casi più difficili si può pensare ad un’operazione chirurgica.
In questo caso, le tonsille verranno completamente rimosse. Si tratta di un’operazione che è piuttosto diffusa tra i bambini. In modo particolare, si rende necessaria nel momento in cui il bambino o il paziente soffre di infezioni frequenti. Inoltre, è consigliabile anche quando ci sono evidenti problemi di respirazione e i trattamenti antibiotici non hanno effetti risolutori.
Alcuni utili consigli
Nei casi di maggiore gravità, ci sono tutta una serie di accorgimenti che si possono provare. Ad esempio, si consiglia di far riposare la voce, in maniera tale quantomeno da evitare anche il problema della laringite. È meglio evitare di fumare e anche esporsi al fumo, così come stare attenti a non passare troppo tempo in ambienti inquinati. In casa, è sempre meglio mantenere una temperatura normale, con un livello di umidità medio-alto. Per rendere meno fastidioso questo disturbo si possono anche bere dei liquidi tiepidi, come ad esempio minestre e brodi.
Le tonsille ipertrofiche nei bambini
Quando si parla di ipertrofia tonsillare si fa riferimento ad una situazione in cui le tonsille sono particolarmente ingrossate e gonfie. Anche i bambini possono soffrirne, fino ad arrivare a vari disturbi legati alla respirazione. Il tessuto linfatico che forma le tonsille arriva fino ad una soglia massima di accrescimento a quattro anni di età. Tante volte tale limite può essere raggiunto anche ad un anno, ma non si manifesta in modo così evidente. L’ipertrofia a livello tonsillare non vuol necessariamente dire che il bambino ha delle tonsille malate. Un gran numero di bambini possono avere le tonsille un po’ più in evidenza e dalle maggiori dimensioni, ma senza avere dei disturbi specifici.
Le possibili complicazioni tra i più piccoli
L’unico problema che spesso è correlata a tale condizione vi è una notevole difficoltà nella respirazione. Il bambino, infatti, può avere un respiro decisamente rumoroso. In modo particolare, durante la notte, può russare notevolmente e affrontare delle crisi di apnea. Di solito ciò avviene quando uno dei due genitori ne hanno sofferto da piccoli. In questi casi, così come quando il sonno viene notevolmente disturbato, spesso si esegue una correzione a livello chirurgico. Si tratta della tonsillectomia. Ovvero l’asportazione completa, o in alcuni casi anche solo parziale, delle tonsille.
Approfondimenti e credit
- Tampone faringeo – Da Wikipedia
- Otorinolaringoiatria. Roberto Albera, Giovanni Rossi; Ed. Minerva Medica; 2016