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Ascorbato di potassio: benefici e controindicazioni

Pubblicato da
Francesca Rotondo

L’ascorbato di potassio si ottiene grazie alla soluzione estemporanea a freddo di acido ascorbico e bicarbonato di potassio. Entrambi i compisti devono essere usati nella loro forma cristallizzata purissima, che equivale a un valore non inferiore al 97%.

Acido ascorbico e bicarbonato di potassio, cosa sono?

L’acido ascorbico, cioè la vitamina C, è un antiossidante molto importante e il nostro organismo ha bisogno di assumerlo ogni giorno. Il suo compito più famoso è quello di rafforzare il sistema immunitario, ma non è l’unico. Serve per la sintesi del collagene e anche dei tessuti connettivi ad esempio, contribuisce al benessere delle ossa e migliora la capacità del nostro organismo di assorbire il ferro. Il bicarbonato di potassio invece regola il metabolismo cellulare ed è uno degli elementi che consente alle proteine cellulari e gli enzimi di funzionare a dovere.

A cosa serve l’ascorbato di potassio?

L’ascorbato di potassio secondo alcuni studi aiuta a prevenire le malattie degenerative come il cancro. Contrasta infatti il danno cellulare. Per il momento i test effettuati sono in vitro. I risultati però sono stati buoni. Alcuni test sono stati fatti che in vivo su bambini affetti da malattie rare. L’ascorbato di potassio ha migliorato le condizioni generali influenzando in positivo l’attività cardiaca, il peso corporeo, cute e capelli. Non solo, questa sostanza ha ridotto anche i vari parametri di stress ossidativo.

L’ascorbato di potassio potenzia le difese immunitarie e aiuta a ripristinare il metabolismo cellulare in modo corretto. Questo perché mantiene o migliora la concentrazione del potassio intracellulare. Qualora la cellula stesse degenerando, acido ascorbico e potassio riescono a infertire la tendenza. Tra i molti benefici troviamo anche quello di regolare la pressione alta.

E’ una metodica di base che può essere associata, sempre sotto il controllo medico, anche ad alcune cure mediche come la chemioterapia e la radioterapia. Non può essere perciò considerata una terapia alternativa. Purtroppo non è ancora pienamente conosciuto per via della confusione che c’è sull’argomento e anche diffidenza.

Quali sono le controindicazioni?

Se l’ascorbato di potassio è utilizzato nelle giuste dosi non ci sono particolari controindicazioni. Viene utilizzato contro la degenerazione cellulare circa 0,5 grammi al giorno. L’acido ascorbico da solo ad esempio può causare problemi nel lungo periodo se assunto in una quantità superiore ai 10 grammi al giorno. Il potassio ugualmente non ha controindicazioni se assunto nelle giuste quantità.

L’ascorbato di potassio quindi non porta a controindicazioni se seguite i consigli del vostro medico. L’unico effetto collaterale, se così si vuole definire è che, equilibrando il livello ormonale migliora anche la fertilità nella donna.

Potete assumerlo anche se soffrite di diabete. La cosa importante è che teniate sempre sottocontrollo l’insulina se l’assumete.

Come si assume l’ascorbato di potassio

E’ sconsigliato ovviamente l’auto-dosaggio e il preparare l’ascorbato di potassio in casa. I dosaggi vengono infatti scelti in base ai parametri clinici del paziente. Devono poi essere preparati in delle bustine sigillate e dosate, rigorosamente sottovuoto e tenute in un ambiente privo di umidità. Questo perché l’acido ascorbico e il bicarbonato di potassio sono instabili e non possono stare a contatto con l’umidità. Inoltre l’acido ascorbico si altera se esposto alla luce solare.

Dovete prendere i due componenti già predosati e preconfezionati e scioglierli in 20 cc di acqua fredda. Per mischiarlo usate cucchiaini di legno o di plastica, non va bene il metallo. Altrimenti basta che lo muovete con il movimento rotatorio del polso.

Gli esperti di solito consigliano di prendere l’ascorbato di potassio a tempo indeterminato, specialmente quando non è usato a scopo preventivo ma per contrastare patologie degenerative in atto.

Non può essere preso in capsule invece perché non è garantito che i due componenti restino separati ne che vi sia una corretta conservazione. Potrebbe infatti filtrare l’umidità. C’è poi il rischio che nelle capsule vi siano degli eccipienti come il lattosio.

Infine concludiamo ricordando che può essere preso anche dai bambini seppur in dosi inferiori e come sempre dovete far riferimento al pediatra prima di procedere con la somministrazione. A livello preventivo può essere somministrato già a partire dai 3-4 anni di età, una volta a settimana. Dai 12 anni in poi invece, 2 volte asettimana. Va preso la mattina prima di colazione.

Francesca Rotondo