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Telo per pacciamatura: cosa è e quali sono i suoi vantaggi e svantaggi

Pubblicato da
Francesca Rotondo

Il telo per la pacciamatura, o telo pacciamante, è un film plastico in polietilene, in tessuto o in tessuto non tessuto in polipropilene o in poliestere, che assolve alla funzione principale – come suggerisce lo stesso nome del prodotto – di pacciamare, ovvero di ridurre le infestanti. Tuttavia, è errato pensare che le caratteristiche del telo per pacciamatura siano finite qui: questo prodotto può infatti rivestire tante altre funzioni che miglioreranno l’aspetto delle vostre aree verdi. Vediamole insieme.

A cosa serve il telo per pacciamatura

La principale funzione del telo pacciamante è sicuramente quella diretta alla riduzione drastica di tutte quelle erbe infestanti che potrebbero nuocere all’area verde. Grazie alla sua capacità soffocante, infatti, il telo pacciamante permette di evitare di utilizzare in maniera massiccia diserbanti chimici che andrebbero solamente a compromettere la qualità del prodotto e ad aumentare l’inquinamento del suolo.

Tuttavia, come già anticipato, il telo per la pacciamatura ha anche altri vantaggi che vogliamo condividere con voi. In primo luogo, utilizzando tale prodotto riuscirete a conservare al meglio l’umidità, impiegando minori quantità di acqua (particolarmente preziosa soprattutto durante i periodi estivi). Conservando infatti per maggior tempo l’umidità sul terreno, si renderanno minori le quantità di irrigazioni distribuite non uniformemente. Il terreno manterrà al meglio il proprio contenuto organico procurando così una spesa minore per la fertilizzazione e mantenendo soprattutto la tipica struttura pedologica, evitando il conseguente inaridimento.

Per quanto concerne il suo impatto sul microclima, ricordiamo che nelle colture protette precoci vengono impiegati teli pacciamanti che non solamente hanno la funzione di ridurre la presenza delle infestanti, bensì anche la funzione di riscaldare durante il giorno il terreno che rilascia il calore nelle ore più fredde, evitando così il pericoloso congelamento delle radici delle piante. In maniera più specifica, nelle realizzazioni delle aree verdi di giardini, di orti e di altre zone, viene generalmente suggerito l’utilizzo di non tessuti in fibre sintetiche o naturali, che possono conservare un microclima migliore grazie alle caratteristiche specifiche di traspirabilità e di drenabilità, contrariamente a quanto può avvenire con i teli o con i film plastici. Inoltre, per un ulteriore aspetto che vi consigliamo di non sottovalutare, i non tessuti in fibre sintetiche hanno una longevità maggiore rispetto a quelli naturali.

Un altro vantaggio tipico dell’utilizzo del telo pacciamante è legato alla sua valenza estetica. Sia sufficiente ricordare, in tal proposito, che il telo – soprattutto se nella versione in tessuto non tessuto – viene realizzato in modalità esteticamente anche molto differenti, e utili per potersi integrare alla perfezione in qualsiasi ambiente naturale.

Gli svantaggi del telo per pacciamatura

Naturalmente, anche l’utilizzo dei teli per pacciamatura dovrà essere ponderato con qualche punto di attenzione. In particolar modo, in questa sede di conclusione del nostro focus, non possiamo che ricordare come l’unico problema principali di questi teli sia la loro breve durevolezza, soprattutto in quelle situazioni in cui siano interessati da condizioni atmosferiche piuttosto severe come il caldo eccessivo o il gelo prolungato. Ne consegue che quanto sopra non può che condurre ad un continuo ricambio di materiale che a lungo andare potrebbe determinare un problema per lo smaltimento. Ad ogni modo, proprio per poter rispondere efficacemente a questo problema, sono stati recentemente lanciati sul mercato alcuni film di plastiche biodegradabili che, dopo qualche mese, si decompongono naturalmente trasformandosi in acqua, idrogeno e biomassa, ed evitando in tal modo lo sgradito accumulo di rifiuti.

Infine, si ricorda come i teli in non tessuti in fibra naturale possono degenerare in relativo breve termine, andando in tal modo a perdere il controllo della crescita delle infestanti. Si può comunque optare per l’impiego di non tessuti in fibra poliestere, in grado di resistere per più tempo.

Francesca Rotondo