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Carcinoma squamoso, un tumore maligno della pelle

Pubblicato da
Lorenzo

Il carcinoma squamoso colpisce generalmente le cellule squamose dell’epidermide e nella maggioranza dei casi è provocato da un’eccessiva esposizione ai raggi UV o un abuso di lampade abbronzanti, per questo motivo spesso si raccomanda di usare sempre la protezione, se si adottano le cautele dovute è possibile prevenirlo. Se diagnosticato in tempo, il carcinoma squamoso può essere curato, spesso con alta probabilità di successo.

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Il carcinoma squamoso è diverso dal melanoma, normalmente non è un tumore troppo aggressivo ma può diventarlo provocando svariate complicazioni quando compare in alcune aree del corpo particolari o non viene trattato a dovere.

Diffusione

I tumori cutanei, come il carcinoma squamoso, sono tra i più diffusi in assoluto. Le ricerche stabiliscono che in percentuale sono al primo posto tra gli uomini ed al secondo tra le donne, dopo il tumore alla mammella. Escludendo i melanomi, 8 tumori su 10 sono carcinomi squamosi, mentre i rimanenti 2 sono carcinomi spinocellulari.

Soggetti a rischio

I carcinomi squamosi si sviluppano maggiormente sulle parti del corpo che hanno esposizione al sole più frequente: viso, orecchie, collo, cuoio capelluto, spalle e dorso. Il principale fattore di rischio, come detto, è l’esposizione ai raggi ultravioletti derivanti principalmente dal sole, si raccomanda l’utilizzo anche lettini e delle lampade solari con estrema cautela.

Tra i fattori di rischio sembra ci sia anche il contatto con l’arsenico e l’esposizione a radiazioni ionizzanti, possono essere causati anche da anomalie genetiche e da alcuni tipi di trattamenti per la psoriasi (gli ultimi spesso aumentano il rischio di sviluppare il carcinoma squamoso specialmente a livello delle labbra, nei soggetti fumatori).

Evoluzione

Se diagnosticati per tempo, i carcinomi squamosi sono facilmente trattabili, se non si ricorre subito ad un trattamento possono infiltrare gli strati più fondi della cute causando così deformazioni permanenti. In alcuni rarissimi casi i carcinomi squamosi hanno dato metastasi ai linfonodi ed organi interni, diventando in questo modo potenzialmente fatali. Per questo motivo il trattamento chirurgico è sempre raccomandato.

Fattori di rischio

Le circostanze che favoriscono la comparsa di questo carcinoma sono numerose, alcune delle quali sono:

  • Pelle chiara
  • Eccessivo sole
  • Esposizione eccessiva a lampade abbronzanti
  • Gravi scottature provocate dal sole
  • Lesioni cutanee precancerose
  • Precedenti tumori alla pelle
  • Predisposizione genetica

Sintomi e complicanze

Normalmente il carcinoma squamoso si presenta con un segno cutaneo distintivo, questo segno può comparire ovunque, anche in bocca, nei genitali o nell’ano. Nella maggior parte dei casi però compare nelle aree maggiormente esposte al sole.

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Le sue caratteristiche possono variare da persona a persona, delle volte potrebbe somigliare a:

  • Un nodulo arrossato rigido
  • Una piaga squamosa o crostosa
  • Una lesione ulcerosa che ha difficoltà di guarigione
  • Sulle labbra, una zona dall’aspetto ruvido e squamoso
  • Nella bocca, una piaga ruvida ed arrossata
  • Nei genitali e nell’ano, una verruca

Per questo motivo se una ferita cutanea, comparsa inspiegabilmente, tende a non guarire mai o riformarsi di continuo si consiglia di contattare subito il proprio dermatologo.

Sintomi

Raramente il carcinoma squamoso causa dei sintomi. In alcuni casi, quando ormai è abbastanza esteso in uno stadio avanzato, può sanguinare o provocare prurito o dolore. Generalmente i sintomi sono legati in special modo alla comparsa (o cambiamento) di una lesione o macchia sulla pelle. I carcinomi squamosi hanno la forma di noduli, talvolta ulcerati, con margini poco definiti.

Come curare il carcinoma squamoso

Come già detto, se trattati nelle fasi iniziali guariscono nella quasi totalità dei casi e spesso vengono curati completamente grazie alla chirurgia o a trattamenti di tipo topico. La chirurgia rimane comunque il trattamento di prima scelta per questi tumori, in alcuni casi, in anestesia locale, l’intervento somiglia molto ad una semplicissima biopsia cutanea e ciò è sufficiente per asportare totalmente il carcinoma squamoso.

Questo tipo di tumore coinvolge tendenzialmente gli strati superficiali dell’epidermide, per questo può essere curato anche con curettage ed elettro essiccazione, cioè il tumore viene raschiato via con uno specifico strumento e l’area infine viene trattata con un ago elettrico per favorire la distruzione delle cellule tumorali rimaste.

Tra le terapie locali più diffuse vi è la crioterapia, specialmente durante la fase iniziale del tumore. La crioterapia brucia le cellule tumorali con il freddo, applicando azoto liquido direttamente sulla parte con il tumore. Delle volte invece si decide di applicare direttamente sulla parte dei farmaci chemioterapici sotto forma di unguento o crema o farmaci che stimolano il sistema immunitario.

Radioterapia e chemioterapia sistemica (cioè che coinvolge tutto l’organismo) sono utilizzate veramente di rado nel carcinoma squamoso, sono metodi molto utili solo nel caso in cui il tumore abbia raggiunto i linfonodi. Rarissime volte il carcinoma in fase avanzata può ripresentarsi dopo una prima terapia, per questo oggi si può ricorrere a terapie mirate che agiscono in maniera specifica contro i meccanismi molecolari che altera il carcinoma.

Fonti e bibliografie

  • Manuale di dermatologia medica. Paolo Fabbri, Carlo Gelmetti, Giorgio Leigheb; Ed. Edra Masson; 2014
  • https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/guida-ai-tumori/tumore-della-pelle
  • Manuale di dermatologia medica e chirurgica. Tullio Cainelli, Alberto Giannetti, Alfredo Rebora; Ed. McGraw-Hill Education; 2017
  • Skin cancer prevention. Thomas Kornek , Matthias Augustin; Journal of the German Society of Dermatology; 2013
Lorenzo