Acero giapponese è un albero che presenta un portamento decisamente eretto e con un gran numero di rami, che è in grado di adeguarsi senza particolari problemi alla coltivazione in vaso, dal momento che la sua altezza non va quasi mai oltre i tre metri. Il suo nome scientifico è acer palmatum e si può considerare come una specie che proviene tipicamente dalla zona orientale del continente asiatico: non solamente il Giappone, dato che arriva anche dalla Cina e dalla Corea. Una delle principali caratteristiche di questo albero è quella di svilupparsi spontaneamente all’interno di boschi collinari prediligendo un clima temperato. La coltivazione avviene in modo particolare in vaso per via delle foglie ornamentali. In ogni caso, nel periodo compreso tra il mese di marzo e quello di ottobre si può provvedere alla sua messa a dimora usando un vaso dalle notevoli dimensioni.
Questo particolare tipo di acero si caratterizza per avere tutta una serie di radici fibrose, che si diffondono in modo particolare in superficie. Ecco spiegato il motivo per cui si tratta di una pianta che ha un’elevata necessità di ricevere irrigazioni frequenti e periodiche. È fondamentale, al tempo stesso, anche verificare che non si creino dei pericolosi ristagni di acqua, che sono in grado di provocare un gran numero di danni, anche permanenti, a questo arbusto. L’acero giapponese è in grado di resistere durante la stagione invernale anche a temperature piuttosto basse e, di conseguenza, la sua coltivazione in questo periodo non comporta particolari problemi. Questo tipo di acero predilige una crescita all’interno di un terreno particolarmente umido.
La specie Acer palmatum è stata quella che ha permesso gran parte delle cultivar di aceri giapponesi che presentano differenze sia per quanto riguarda il portamento che dal punta di vista della produzione e dell’aspetto dei fiori, ma anche dei frutti. Nello specifico, gli aceri a foglie sempre rosse, le mantengono sui rami praticamente per tutti i dodici mesi e non solamente nel corso della stagione autunnale: per questa caratteristica vengono chiamati spesso aceri rossi del Giappone. Tra le cultivar che sono maggiormente conosciute e diffuse troviamo certamente quella denominata Bloodgood, che presenta un’altezza che si spinge fino a sei metri, mentre le foglie hanno una colorazione rosso intenso, con la pagina inferiore che è sempre piuttosto verde. La cultivar Fire Glow, invece, presenta un’altezza pari a circa quattro metri, con un sviluppo eretto in una prima fase, per poi cominciare ad aprirsi. Le foglie si caratterizzano per avere una colorazione rosso intenso nel corso della stagione primaverile, per poi assumere un colore bronzeo durante l’estate e rosso brillante nel corso della stagione autunnale. La cultivar Red Flash presenta delle foglie dalla colorazione rosso intenso che non cambia né durante l’estate né nel corso dell’autunno. Le foglie più anziane presentano delle punte che hanno una colorazione rossa ancora maggiormente vivace e sono in grado di realizzare degli splendidi effetti di luce.
La pianta di acero giapponese si può acquistare senza nessun problema in vivaio e la messa a dimora all’interno del vaso che sarà poi quello definitivo deve avvenire appena si arriva a casa con la pianta, senza che passino giorni. Il vaso deve presentare un diametro quantomeno pari a 60-70 centimetri, così come deve avere una profondità chiaramente adeguata. Questa pianta, infatti, non sopporta molto i substrati calcarei e ama svilupparsi all’interno di terreni umidi e caratterizzati da un ottimo drenaggio. Inoltre, i suoi terreni di crescita ideale sono ricchi di sostanza organica e con una notevole struttura acidi, esattamente come quelli che si trovano molto facilmente in brughiera. Spesso si consiglia di aggiungere al substrato anche una buona dose di torba e di sabbia. L’esposizione migliore che si dovrebbe sempre scegliere è quella verso est o nord-est, con una posizione in piena luce da prediligere. È fondamentale che questa pianta venga collocata in una zona che sia riparata rispetto all’azione del vento, così come, nel corso della stagione estiva, protetta anche rispetto ai raggi del sole durante le ore della giornata più calde.
La pianta si sviluppa senza particolari problemi in zone con un clima non eccessivamente caldo e, di conseguenza, prestate attenzione alla temperatura, che non deve mai andare oltre i 30 gradi centigradi. Nel corso della stagione primaverile e quella estiva, in modo particolare quando il clima è molto secco e le piogge si fanno attendere, si consiglia di provvedere ad annaffiare la pianta in modo costante e frequente: stessa periodicità anche per la nebulizzazione delle foglie, operazione che si suggerisce di eseguire in modo particolare nel corso delle ore serali, in maniera tale da fare in modo che la pianta conservi un buon livello di umidità nel corso delle ore notturne. Durante la stagione primaverile bisogna eseguire la concimazione, usando del fertilizzante granulare ad effetto lento. Un arbusto come l’acero giapponese, con un vaso da 24 centimetri di diametro, ha un prezzo che si aggira intorno agli 80 euro.