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Fosfeni: quando si dice “vedere le stelle”…

Pubblicato da
Francesca Rotondo

In genere, si tratta di un fenomeno di natura benigna ma se la frequenza e l’intensità aumentano potrebbero essere il segno di una condizione molto pericolosa: il distacco retinico (che richiede un intervento chirurgico urgente) o la neurite ottica causata dalla sclerosi multipla.

I fosfeni sono di solito un classico fenomeno visivo provocato da una serie quasi illimitata di causali. Si manifestano in particolare quando si chiudono gli occhi. Si verificano quando le cellule negli occhi percepiscono luce per un tempo sufficiente a continuare a inviare segnali al cervello.

Una spiegazione molto comune dice che i fosfeni sono causati dal ‘rumore di fondo’ dei nostri occhi quando sono a riposo. Questo perché, anche se non si è coscienti, gli occhi rimangono attivi anche durante il sonno: bruciano energia e sparano impulsi elettrici. L’insieme è sufficiente per stimolare le cellule visive e produrre i segnali che caratterizzano i fosfeni.

Nel periodo di veglia questi possono apparire per pressione e assumono una vasta gamma di apparenze. Sono stati descritti, infatti, come macchie di luce blu, anelli, aura o semplicemente macchie scure indecifrabili. Si verificano grazie alla forza meccanica che agisce come uno stimolante sulle cellule degli occhi, le attivano e producono i fosfeni. Basta anche un semplice sfregamento delle palpebre per vederli. Ma non esagerate nel provarci, l’eccessivo sfregamento può danneggiare gli occhi.

Anche un’improvvisa forza fisica può facilmente produrre i fosfeni. Ed è proprio da questi straordinari effetti visivi che nasce il detto “vedere le stelle”, perché un forte colpo può influire sul senso della vista e portare alla produzione di alcuni puntini luminosi.

Fosfeni a occhi aperti

Sono comunemente chiamate “mosche volanti” e sono macchie che si formano nel fluido chiaro che compone la maggior parte dell’occhio. Si tratta per lo più di un fenomeno passeggero ma in alcun casi può indicare qualcosa di peggiore. Come consigliato nel primo paragrafo, in caso di aumento di questi punti luce è necessario prenotare una visita dall’oculista, perché potrebbe segnalare una rottura retinica e portare danni permanenti alla vista.

Fosfeni a occhi chiusi

credit: stock.adobe.com

Nel caso di fosfeni a occhi chiusi le cause sono molte e relativamente comuni. Una di queste viene chiamata “cinema del prigioniero” ed è un fenomeno che compare quando si resta al buio per troppo tempo. In questo caso si sperimentano allucinazioni di varia complessità. Ma anche se questo fenomeno è ben documentato, le spiegazioni scientifiche non sono molto esaustive.

La scienza dice, infatti, che è possibile si tratti della risposta dell’occhio a una mancanza stimolazione del sistema visivo (data dalla luce). Ma uno scenario simile può essere causato dalla sindrome di Charles Bonnet che colpisce gli anziani per la maggiore. A causa dell’età avanzata, la vista viene compromessa e compaiono intensi e ricorrenti fosfeni. Ciò sembra accadere quando il sistema visivo, privo delle informazioni alle quali si affida per dare un senso all’ambiente circostante, comincia a evocare i propri dati con una sovra-compensazione, fino al punto di evocare immagini vivide immagini irreali.

Spaziando nella medicina, molte persone non vedenti sono in grado di percepire i fosfeni in risposta alla stimolazione elettrica. Controllando dove e quando compaiono, i medici possono utilizzarli per rappresentare oggetti del mondo reali, percepiti da una telecamera collegata. In breve, possono dare ai pazienti una parvenza di vista normale.

I fosfeni durante la meditazione

Alcune persone che praticano la meditazione riportano casi di fosfeni a occhio chiuso. Ciò può succedere per la stessa identica causa definita in precedenza ossia tenere gli occhi chiusi per lunghi periodi di tempo. È perfettamente normale, basta riaprire gli occhi con molta lentezza e riabituarli alla luce gradualmente. È da evitare l’aprire gli occhi di scatto, la troppa velocità vi darò anche un forte giramento di testa per nulla piacevole.

Per concludere, per la maggior parte delle persone i fosfeni indicano una normale attività del sistema visivo. In rari casi possono essere il sintomo di qualcosa di grave, ma di solito è sempre un fenomeno benigno e addirittura utile. Quindi, sentitevi liberi di rilassarvi e di chiudere gli occhi mentre vi godete il vostro spettacolo di luce senza preoccupazioni.

Francesca Rotondo