È l’utilizzo di un’alta frequenza elettromagnetica corrente come forma di terapia fisica e procedure chirurgiche. Il termine deriva dal greco, dalle parole ‘diametro” e ‘therma’ che significano, letteralmente, ‘riscaldare attraverso’.
La diatermocoagulazione viene utilizzata per le terapie fisiche con l’obiettivo di fornire un moderato calore che va a colpire i tessuti in profondità. Lo scopo è trattare per via diretta lesioni patologiche e tanto altro. Per esempio, l’estremo calore prodotto a mezzo chirurgico può essere utilizzato per distruggere neoplasie, verruche e tessuti infetti, oltre a cauterizzare vasi sanguigni per impedire un eccessivo sanguinamento.
Si tratta di una tecnica molto importante in neurochirurgia e chirurgia dell’occhio. La diatermocoagulazione aumenta il flusso sanguigno e gli ioni attraverso le membrane cellulari: i tessuti fibrosi tendinei si allungano più facilmente quando sottoposti a calore. In questo modo, si offre sollievo a chi soffre di rigidità articolatoria e si promuove il rilassamento dei muscoli, diminuendone gli spasmi.
Si utilizzano due piastre condensatori che vengono posizionate su entrambi i lati della parte del corpo trattata. Un altro metodo è l’utilizzo di bobine da induzione flessibili che possono essere modellati per adattarsi alla parte del corpo sotto trattamento.
Come l’alta frequenza viaggia attraverso il corpo, i tessuti tra i condensatori e le bobine vengono convertiti in calore il cui grado e la profondità di penetrazione dipendono in parte dalle proprietà di resistenza e assorbenza dei tessuti che le incontrano.
La diatermocoagulazione di solito viene prescritta per trattare problemi ai muscoli e alle articolazioni, condizioni che hanno bisogno di un intervento diretto e in profondità. In particolare, la diatermocoagulazione viene usata sull’anca. In alcuni casi, la tecnica può essere applicata per localizzare profonde processi infiammatori nella regione pelvica.
L’apparecchio genera un’alta frequenza a corrente alternata che viene poi convertita in vibrazioni acustiche. La macchina viene spostata lentamente attraverso la superficie della zona trattata. La diatermocoagulazione è una tecnica molto efficace ma deve essere utilizzata soltanto da un operatore pienamente consapevole anche dei suoi potenziali pericoli e controindicazioni d’utilizzo. La maggior parte, se non tutti, degli effetti terapeutici sono legati alla conversione dell’energia in calore e si basano sulla sua distribuzione verso i tessuti del corpo.
Questa modalità è la più semplice da utilizzare ma di contro si ha una scarsa profondità di penetrazione e non può essere usata su tessuti edematosi e fresche medicazioni per evitare ustioni. Infatti, come tutte le forme di applicazioni di calore, il trattamento deve essere valutato al fine di scongiurare eventuali scottature durante la diatermocoagulazione. In particolare, è necessario prestare molta attenzione in quelle persone con poca sensibilità al calore e al freddo.