Deve essere impiegato chiaramente per via orale e si può considerare anche un ottimo coadiuvante per quanto riguarda tutti i vari processi di riepitelizzazione.
Questo sciroppo fa parte dei farmaci antireflusso ed è in grado di rendere meno intensi i sintomi collegati al reflusso gastrointestinale. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di trattare la tosse, la pirosi, rigurgiti, ma anche flogosi rinofaringee, disfonia ed esofagite.
Inoltre, può essere utilizzato praticamente in tutti quei sintomi che presentano una diretta correlazione con il reflusso gastrico. Chiaramente riesce a garantire una buona efficacia anche nei confronti di quelle problematiche che abbiano come concausa il reflusso gastrico.
Prima di usarlo, è necessario agitare in modo energetico la confezione. Ad ogni modo, si consiglia il un dosaggio diverso per i neonati fino a 5 chilogrammi di peso, per i bambini fino a 3 anni e per i bambini da 3 a 12 anni. Per quanto riguarda il primo gruppo di neonati si consiglia un dosaggio pari a 2,5-3 ml.
La somministrazione dello sciroppo deve avvenire circa 5-10 minuti una volta che è terminata la poppata, oppure in base ai consigli che vengono dispensati dal pediatra. Nel caso in cui il neonato soffra di rigurgito, in seguito alla somministrazione, allora si suggerisce spesso di aumentare il dosaggio di 1 ml.
Per quanto concerne i bambini fino ai 3 anni, il dosaggio consigliato è pari 5 ml in seguito ai pasti o prima di andare a dormire, seguendo sempre quanto viene indicato dal pediatra. Infine, nei bambini che hanno tra 3 e 12 anni, si consiglia un dosaggio pari a 10-20 ml in seguito ai pasti oppure prima di andare a dormire, sempre seguendo quanto disposto dal pediatra.
È fondamentale evitare di assumere un dosaggio superiore a quello che viene suggerito, a meno che non sia il pediatra stesso a indicarlo. Nel caso in cui si dovessero verificare delle reazioni allergiche o collaterali, si consiglia di bloccare immediatamente l’impiego di tale sciroppo e rivolgersi al pediatra. Inoltre, questo farmaco deve essere conservato il più possibile lontano dalla portata dei bambini.
È importante, inoltre, che questo sciroppo venga conservato sempre in un ambiente ben chiuso e che non sia vicino a delle fonti di calore. Si consiglia sempre di evitare di utilizzare tale prodotto una volta superata la data di scadenza che è riportata sulla confezione.
La data di scadenza va a indicare il prodotto quando è integro e conservato alla perfezione. In alcuni casi questo sciroppo può avere una consistenza più o meno viscosa, con anche leggere variazioni nella colorazione, ma ciò non sta a significare che sia di una qualità inferiore. Si suggerisce sempre di prestare la massima attenzione alla chiusura del flacone dopo aver usato lo sciroppo.
Si sconsiglia l’utilizzo di questo sciroppo in tutti quei bambini che soffrono di reazioni allergiche o di un’ipersensiblità accertata verso il principio attivo oppure uno degli altri eccipienti che si trovano in questo sciroppo.
All’interno di questo medicinale troviamo simeticone, fruttosio, d-pantenolo, sodio bicarbonato, aromi naturali, acqua depurata, sodio idrossido, magnesio alginato, gomma xanthan, p-ossibenzoato di propile, p-ossibenzoato di metile.
Gastrotuss Baby, questo sciroppo antireflusso si può trovare in commercio anche nella forma delle bustine. In questo casi può impiegare per la cura di tutta una serie di sintomi, come ad esempio esofagite, flogosi rinofaringee, disepitelizzazione, rigurgiti, disfonia, ma anche delle sensazioni di globo ipofaringeo.
Per quanto riguarda la modalità d’uso, si consiglia di impiegare le bustine per gli adulti in questo modo: per gli adulti e i bambini che hanno almeno 12 anni si suggerisce l’assunzione di una bustina da 20 ml per due o tre volte al giorno, sempre dopo i pasti e prima di andare a dormire.
Per quanto riguarda il dosaggio per i bambini che hanno meno di 12 anni, si suggerisce mezza o una bustina da 20 ml due o tre volte al giorno, in seguito ai pasti e prima di andare a dormire.
Obesità: un problema da combattere e curare sin dall’infanzia
L’obesità è un problema che affligge diverse persone in tutto il mondo. In totale le persone interessate sarebbero ben 650 milioni con un costo per le cure pari a 2 mila miliardi di dollari. Questa è una vera e propria epidemia, una malattia che ogni anno porta a ben 5 milioni di decessi. Anche l’Italia non è esente dai dati negativi sull’obesità. Secondo i dati dell’Istat le persone adulte obese sono ben 5 milioni. Quindi 1 persona su 10 in Italia soffre di obesità.
L’obesità però colpisce anche i più piccoli, secondo l’indagine Istat, in Italia il 25,2% dei bambini e dei ragazzi è clinicamente obeso, quindi la patologia colpisce un bambino su quattro.
Il problema secondo medici e pediatri dovrebbe essere contrastato sin dall’infanzia. Il pediatra che segue il piccolo dalla nascita sino ai sei anni, deve consigliare il genitore al fine di evitare e prevenire l’obesità del bambino. Secondo la Professoressa Valerio della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, e secondo l’elaborato redatto: bisogna prestare attenzione anche nei bambini all’apporto del surplus calorico, ossia di ciò che mangiano fuori pasto.
Bisogna verificare le proteine e i carboidrati che assumono. In quanto anche un succo di frutta in più o un biberon in più ogni giorno possono condurre il bambino all’obesità.