Le piante per crescere forti e rigogliose hanno bisogno di alcune sostanze nutritive importanti. Con il tempo tuttavia queste vengono consumate, di conseguenza per far sì che continuino ad avere i nutrienti si cui hanno bisogno senza sottoporre le piante al trauma di un trapianto, è bene curarsi di aggiungere concime alla terra dove crescono. I concimi sono sostanze che si vanno ad aggiungere al terreno in modo tale da renderlo ricco e fertile come, o più, di quanto lo era all’inizio. Il solfato di ammonio è una queste sostanze concimanti e fertilizzanti.
Questo prodotto è nato secoli fa, quando unendo acido solforico e ammoniaca ci si rende conto che si è creato un prodotto in grado di migliorare le colture. In seguito la produzione di questa sostanza è diventata massiva e industriale, perché effettivamente funzionante e comunque sana. L’apice della produzione è stato raggiunto nel XIX secolo e ancora oggi questa sostanza è ancora fra le più utilizzate.
Funzionamento e contenuto del solfato di ammonio
Il solfato di ammonio, o solfato ammonico, è un concime che serve per rendere la terra fertile e che di solito viene usato per concimare la terra cosiddetta di fondo, ovvero quella dove si andranno poi a coltivare prodotti alimentari, come ortaggi e frutta. Questa sostanza che sostanzialmente è una forma di azoto derivante dall’ammoniaca, è un prodotto che è solubile in acqua e che riesce ad essere ben trattenuto dalla terra. Anche se si insedia con facilità nel terreno, questa sostanza non viene assorbita dalle piante.
Una volta distribuito il prodotto intorno alle piante, bagnandosi con le annaffiature, esso diventa nitrato e quindi può essere assorbito dalle piante. Il processo però in questo modo è lento e graduale, per questo si tratta di un concime nella categoria a lenta cessione. Il prodotto, oltre ad essere usato come fertilizzante, è anche usato per il suo potere insetticida, erbicida e funghicida. Esso infatti fa da sostanza che determina il legame fra i cationi di ferro e quelli di calcio, presenti nell’acqua e nelle cellule vegetali. Dato che il prodotto si attiva con l’acqua, per un risultato graduale è bene annaffiare il terreno solamente dopo aver distribuito i granuli, mai prima.
Il solfato di ammonio è un concime costituito da azoto, in forma di ammoniaca, e zolfo, due importanti sostanze nutritive. L’azoto ammoniacale garantisce un rilascio graduale e progressivo, quindi una nutrizione duratura e costante, senza che vi sia eccesso di sostanza o perdite per dilavamento. Alle piante giova un tipo di alimento di questo tipo, poiché la gradualità e la costanza permette uno sviluppo migliore: le foglie e i frutti hanno colori più intensi, sono più grandi, i fiori sono qualitativamente e quantitativamente aumentati in generale e la pianta è più resistente e robusta.
La presenza di zolfo migliora inoltre il sapore degli ortaggi e li rende più lungamente conservabili. Il solfato di ammonio ha anche un’altra fondamentale importanza: ha un’azione acidificante del terreno, per questo motivo è consigliato in particolare per terre calcaree e alcaline, nonché per nutrire piante acidofile e i classici tappeti erbosi. Il solfato di ammonio ha l’importante vantaggio di avere una capacità lenta d’azione rispetto ad altri concimi, ma accelera con il potenziale acidificante la capacità di decomposizione delle sostanze organiche nella terra, che vanno poi a costituire l’humus, quindi altra nutrizione.
I vantaggi
Riassumendo quindi i vantaggi di usare il solfato di ammonio sono:
- Azione nutritiva e fertilizzante a lenta cessione, quindi duraturo nutrimento per le piante
- Azione antiparassitaria
- Azione acidificante, migliora la terra e favorisce la formazione di humus.
La concimazione con il solfato di ammonio ha un’influenza positiva sulle piante e questo va inteso sia in senso qualitativo che quantitativo: infatti questo fertilizzante assume un’importanza paragonabile ad altri importanti fattori, quali la luce, la temperature e altre sostanze nutritive, nonché all’importanza del ritmo di assorbimento, del terreno, della disponibilità di altri elementi nella terra.
Osservando da vicino il solfato di ammonio
Il solfato di ammonio viene commercializzato in cristalli, in granuli o liquido (perfetto quindi per la ferti-irrigazione, quindi per la distribuzione con impianti appositi) e dovrebbe essere utilizzato proporzionalmente all’area che si va a coltivare. Ogni 100 metri quadri di terreno richiedono circa 5 chili di prodotto, che deve essere distribuito solamente durante la crescita vegetativa. Il colore della sostanza è bianco –trasparente ed essa è inodore. Il solfato di ammonio viene prodotto a livello industriale a partire da un composto fatto di acido solforico e ammoniaca fatto scaldare. Con il riscaldamento l’ammoniaca viene eliminata e il composto si evolve in idrogeno solfato di ammonio, con sale doppio e pirosolfato, chimicamente (NH4)2 SO4. In sostanza acquosa si decompone poi dalle sostanze ossidanti. Il solfato di ammonio contiene azoto per il 21% circa.
Il solfato di ammonio: istruzioni per l’uso
Il solfato di ammonio va usato nel periodo vegetativo delle piante spargendolo sul terreno nei pressi del fusto, ma almeno a una decina di centimetri di distanza da esso, per non rischiare di bruciare le radici. Il concime contiene azoto in forma di ammoniaca, quindi un fondamentale nutritivo delle piante. Dopo aver annaffiato la terra, e solo dopo, perché altrimenti è quasi sicuro che si bruceranno le radici, il prodotto va distribuito grossolanamente sul bagnato, grazie al quale inizierà la sua azione lenta e graduale. Per diverso tempo avrete la garanzia di una pianta nutrita.
Il solfato di ammonio deve essere quindi distribuito dal coltivatore in primavera e deve essere poi gradualmente ridotto come quantitativo mano a mano che la stagione si fa calda per evitare la creazione di marciumi o di mancate fioriture. Il momento giusto per la pianta è poco prima della semina, ma è anche uso comune quello di distribuirlo prima di coprire le colture per metterle a riposo in inverno.
Dose
Il dosaggio del concime dipende da differenti fattori: tra cui il tipo di concime e dalle esigenze nutritive della terra. Il solfato di ammonio è un concime solido, di conseguenza permette diverse tecniche di spargimento. Ecco quali:
- localizzato superficiale: viene fatto quando la pianta è già cresciuta, la pianta in questo modo grazie all’umidità della terra trarrà beneficio dalla nutrizione solamente dopo aver superato da sola la fase iniziale di adattamento e di esposizione ai parassiti;
- interramento del concime: la concimazione avviene mescolando il prodotto alla terra, si tratta della cosiddetta concimazione a tutto campo, perfetta per fertilizzare il fondo e viene fatta prima della semina delle piante, che crescono già in condizioni ottimali. È ovvio che si tratta di un procedimento impegnativo e che richiede fatica o strumentazione professionale;
- distribuzione generalizzata, ma senza interramento.
Il solfato di ammonio per 100 mq di terra è 5-6 chili, se è in formato liquido vanno diluiti 20 ml per ogni litro di acqua. La versione in cristalli o granuli va bene sia in preparazione alla semina, sia in fase vegetativa, durante la crescita degli ortaggi. Nella versione liquida è un po’pericoloso usarlo in quest’ultima fase, perché è necessario prestare la massima attenzione a non colpire con schizzi i frutti.