Conosciuto anche col nome di frassino minore o di frassino da manna, l’orniello è un albero di media altezza dalla corteccia liscia e argentata. Oltre ad essere una splendida pianta ornamentale, e ad avere un alto potere calorifico, l’orniello presenta virtù officinali di cui parleremo a breve, cercando di fare un’ampia panoramica sulle sue caratteristiche.
Il termine scientifico con cui è classificato l’orniello è Fraxinus Ornus, mentre per quanto riguarda in generale le sue caratteristiche fisiche, esso non supera di norma i 10 metri d’altezza e, per quanto concerne invece la sua longevità, esso può raggiunge al massimo i 150 anni di età.
Oltre ad essere una pianta con proprietà fitoterapiche, l’orniello è anche un albero ornamentale molto vistoso: infatti i suoi fiori, raggruppati in ciuffi bianchi, sono molto belli da vedere, e hanno un profumo molto delicato.
Per ciò che riguarda il terreno e il clima ideale in cui coltivare l’orniello, quest’ultimo in genere si adatta bene ai luoghi caldi e assolati, reggendo bene alle esposizioni luminose, e soprattutto a terreni calcarei e poveri a livello idrico. In Italia l’orniello lo si trova diffuso da nord a sud, dalle pianure alle zone montuose, adattandosi sia alla vita con altre specie di vegetazione, sia a quella solitaria.
Oltre allo scopo ornamentale, l’orniello viene coltivato anche per ottenerne un ottimo legname, che grazie ad un potere calorifico molto elevato, viene destinato al consumo per riscaldamento, ottenendone tagli adatti sia per stufe che per camini. Essendo tuttavia una pianta che ha una crescita lenta, i tagli vanno effettuati con attenzione, e soprattutto in maniera regolare.
In più dopo gli 8-10 anni, l’orniello presenta caratteristiche del fusto non adatte per il suo sviluppo in altezza; per questo motivo il suo turno minimo di taglio non può scendere al di sotto di tale età. Oltre ad essere impegnato come combustibile, il legno di orniello si presta anche alla realizzazione di utensili o parti di mobili in genere, oppure come pali di sostegno per i filari di vite.
Come detto in apertura, una caratteristica di questa specie arborea è quella di presentare virtù benefiche e officinali per l’organismo: infatti dalla corteccia dell’orniello si ottiene una resina di colore biancastro che si definisce manna, da cui appunto deriva l’altro nome della pianta.
Tale sostanza di norma si raccoglie in estate, mediante alcune incisioni sul fusto. Dopo aver effettuato tali tagli, la sostanza stilla fuori dalla corteccia dell’orniello e immediatamente si rapprende a contatto con l’aria, formando una specie di resina opaca.
In Italia, la lavorazione della manna di frassino è molto diffusa in Sicilia e Sardegna, dove nel bel mezzo della stagione estiva si vanno ad incidere i rami più giovani delle piante, facendo fuoriuscire la manna, la quale si solidifica in stalattiti a contatto con l’aria.
Solitamente il periodo migliore per procedere all’incisione dell’orniello è nella seconda o nella terza decade di Luglio: infatti il clima torrido mette in condizioni di stress la pianta, favorendo la secrezione della manna.
Le proprietà curative della manna di orniello sono molteplici: dall’impiego come decotto per favorire l’espulsione del catarro dai bronchi, alla sua azione lassativa, particolarmente indicata per i bambini grazie alla presenza del mannitolo, passando per il suo utilizzo come cicatrizzante ed emolliente a livello della cute, oltre che per favorire la scomparsa dei sintomi della litiasi biliare, ossia dei calcoli presenti all’interno della cistifellea, e per la cura di alcune patologie a carico del fegato.
Altre proprietà della resina di frassino riguardano la purificazione gastrointestinale: infatti essa riesca a ripulire l’intestino da tossine e fermentazioni residue di cibo, le quali spesso sono causate o da una cattiva alimentazione, o da abitudini sregolate.
La manna inoltre è anche impiegata a fini cosmetici, oltre che come sedativo naturale della tosse, con effetti benefici su tutto l’apparato respiratorio.
Un’altra virtù benefica di questa resina è costituita dal suo essere un dolcificante a basso contenuto di glucosio: infatti spesso viene impiegata al posto dello zucchero da parte dell’industria dolciaria nella realizzazione di prodotti da forno, e la scarsa presenza di fruttosio e glucidi la rende utilizzabile al posto del comune zucchero anche da parte dei soggetti che soffrono di diabete. Infine la manna può essere utilizzata per la cura delle congestioni a carico degli occhi, al posto di colliri che possono causare reazioni allergiche indesiderate.
Sempre rimanendo nell’ambito delle proprietà curative dell’orniello, anche le foglie, oltre che essere molto belle a vedersi, hanno un utilizzo officinale: infatti una volta essiccate e tritate, la loro polvere, messa in infusione in acqua bollente, diviene un’ottima tisana per la cura dei calcoli biliari.
Alcune persone invece mettono le foglie del frassino da manna a macerare con acqua e zucchero, ottenendo una base per la preparazione di bevande alcoliche.